Come trovare lavoro attraverso il web

Autenticità, differenziazione e visibilità: nella baraonda dei social network questi sono gli elementi per distinguere il proprio profilo professionale. Cambiati gli scenari lavorativi, le domande e le offerte di lavoro si avvalgono della rete internet, imparare ad usare questi nuovi strumenti di ricerca potrebbe rendere più agevole trovare un impiego. Il Servizio di Job Placement del Suor Orsola Benincasa il 20 marzo ha affrontato il tema nell’incontro “Personal Branding con LinkedIn. Come sviluppare contatti professionali per il Job Placement”. LinkedIn oggi si configura come il principale servizio web di rete sociale, gratuito, impiegato per lo sviluppo di contatti professionali. La Sala Villani che ha ospitato l’evento era gremita: studenti, laureati e professionisti di vari settori hanno presenziato all’incontro. “È la prima volta che un esponente di un social così importante tiene una lezione a Napoli – dice la prof.ssa Lucilla Gatt, Responsabile Job Placement – Occorre avvalersi dello strumento web con consapevolezza, i ragazzi non possono più usare i social solo per divertimento, ma devono concretizzare queste conoscenze. LinkedIn è un servizio utile, capace di immettere laureati e non in una serie di contatti lavorativi valevoli per l’immediato futuro”. Secondo la prof.ssa Gatt: “Le cose non piovono dal cielo, se si resta a casa ad aspettare la chiamata di lavoro, si rischia di restare immobili. Per questo occorre attivarsi e sviluppare le capacità di ricerca attinenti al network”. Il Placement, che da sempre si occupa di indirizzare i laureati ed i laureandi presso stage e tirocini, sta attualmente affrontando la nuova frontiera della ricerca del lavoro utilizzando il web. “Ci preoccupiamo di sviluppare la cultura della ricerca attiva, e non solo di proporre opportunità già schematizzate, con aziende nostre partner. Quest’incontro si propone di insegnare ai singoli individui come costruire il proprio personal brand, attraverso varie fasi. Il web marketing, il network sono le nuove tecnologie che dobbiamo insegnare a gestire”. E a tal proposito: “Vi saranno ulteriori appuntamenti maggiormente mirati. Ogni incontro, infatti, analizzerà punto per punto la creazione del profilo web. Realizzare un curriculum accattivante in poche parole schematizzate non è semplice. I ragazzi hanno bisogno di una guida, è nostro compito aiutarli. L’incontro di oggi – conclude la docente –  ha fornito input generali. La rete per costruire il tutto si svilupperà nei prossimi appuntamenti, da definire in calendario”. Relatore della lezione, Fabio Rezzoagli, napoletano di nascita, milanese d’adozione. “Sono felice di essere ritornato nella mia città – afferma il Senior Enterprise Account Executive LinkedIn – Oggi spiegherò a cosa serve e come utilizzare il network per il lavoro. I social sono in continua crescita. Attualmente LinkedIn conta 347 milioni di iscritti, professionisti di tutto il mondo si affidano al web per rendere il loro lavoro maggiormente produttivo su scala globale”. L’idea alla base del social è quella di raggruppare in rete tutti i lavoratori al mondo, per scambiare informazioni in modo rapido. “LinkedIn non è un luogo dove si conoscono amici – spiega il manager – Con l’iscrizione si creano profili di identità professionale personalizzabili, in questo modo con un semplice click si è subito raggiungibile, condividendo le  informazioni con chi ne ha interesse”. In Italia sono circa 8 milioni gli iscritti, ma il numero è costantemente in crescita. “La famiglia italiana si allarga a vista d’occhio – commenta Rezzoagli – Questo è il posto dove le aziende cercano per il lavoro, è il luogo in cui farsi trovare. Visionare il profilo su LinkedIn abbrevia il processo di selezione, permette di essere attivi nella ricerca ricevendo notifiche di aziende a cui si è interessati, consente di realizzare il lavoro dei propri sogni mentre magari durante la selezione si è già trovato un altro impiego”. In poche parole: “La digitalizzazione del mercato del lavoro all’interno di un social network è il primo passo verso un futuro spedito, in cui le possibilità vengono visionate rapidamente. Spendete un po’ di tempo per realizzare il profilo, fatelo con cognizione di causa utilizzando le parole giuste, non escludete nessuna esperienza pregressa. Di social perditempo ce ne sono tanti, oggi invece – conclude il manager – siete chiamati ad investire sul vostro futuro concretamente”. 
Susy Lubrano
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