De Vivo a Studi Umanistici

Tutti compatti nel dire sì al prof. Arturo De Vivo, eletto con 181 voti alla carica di Direttore del Dipartimento degli Studi Umanistici. Preside della Facoltà di Lettere e Filosofia per un solo mandato e docente ordinario di Letteratura latina, si mostra soddisfatto dell’ottimo risultato elettorale raggiunto. “Innanzitutto sento di dover ringraziare i docenti e il personale T.A. per il riconoscimento del mio operato di Preside, dimostrato attraverso la conferma a Direttore. Ora sento una grande responsabilità derivante dalla fiducia riposta in me dai colleghi”. Le due cariche hanno però specificità totalmente differenti: “l’esperienza da Preside di certo conta, ma il complesso momento di transizione che attende il passaggio al Dipartimento comporterà scelte importanti per la didattica e la ricerca, e la mia figura ora assommerà in sé le funzioni della vecchia carica, più quelle di Direttore. Farò in modo di corrispondere alle aspettative del largo consenso ricevuto”. Il Dipartimento degli Studi Umanistici sembra essere il più corposo, con 260 afferenti, tra docenti, studenti e personale T.A. “Di sicuro si è andati incontro ad una semplificazione, da 13 Facoltà con i relativi 70 Dipartimenti, siamo passati a 26 in totale”. De Vivo non approva la sua gestione, ma si dice fiducioso nelle possibilità offerte dal cambiamento: “la riforma poteva essere condotta in termini diversi, ma ora dobbiamo guardare avanti, e alla semplificazione operata deve corrispondere un miglioramento di qualità della vita studentesca, della didattica e ricerca”. La candidatura a Direttore non comporta solo una riconferma dell’ordinario: “se mi fossi candidato solo con lo spirito di riproporre la passata esperienza, avrei sbagliato. Alla nuova carica si chiede di garantire l’ordinario ed impegnarsi a disegnare una struttura migliore di quella lasciata in precedenza”. Prima cosa da fare: rendere il Dipartimento funzionante. “Il 2 gennaio deve avere un Consiglio, una Giunta e deve essere in grado di assolvere il suo compito. Non possiamo permetterci vacanze”. Il Consiglio sarà composto esclusivamente da ricercatori ed ovviamente dal personale T.A. e rappresentanze studentesche. La Giunta comprenderà sei docenti ordinari, sei associati e sei ricercatori. “Questa è l’idea che ho di cooperazione tra tutte le rappresentanze universitarie”.
Allegra Taglialatela
- Advertisement -




Articoli Correlati