Economia accorpa gli esami

Nel prossimo Senato Accademico del 24 gennaio si discuterà di alcuni cambiamenti per la Facoltà di Ingegneria. Pur non facendo alcuna anticipazione in proposito, il Preside prof. Alberto Carotenuto, afferma: “abbiamo diverse proposte da deliberare, in particolare vogliamo valutare se è il caso o meno di attivare un corso di laurea anche in provincia”. Dove per provincia si intende l’area del nolano. “In quella zona si avverte decisamente l’esigenza di un riferimento della Facoltà. Per questa, come per le altre proposte che abbiamo in mente, il problema sono le risorse”. Il Preside non dice altro, poiché “per parlare di qualsiasi novità si deve aspettare il Senato Accademico del 24 gennaio”, come conferma anche il vice preside, prof. Vito Pascazio, che ricorda: “c’è stato un cambio legislativo significativo che ci costringerà a  delle variazioni che sono materia di dibattito degli organi accademici proprio in questi giorni”. Nessuna nuova per i ragazzi attualmente in corso, adesso super-impegnati con gli esami. Il Preside sostiene che le cose stanno andando abbastanza bene: “stiamo notando un trend positivo, ma per un bilancio bisognerà attendere la fine di febbraio”.
Anche per gli studenti di Scienze Motorie attualmente in corso nessuna nuova all’orizzonte. Le lezioni si continuano a tenere tra l’Auditorium Quadrifoglio ad Agnano, in prossimità del Cus, per il biennio, e a Villa Doria D’Angri per il triennio. Secondo il Preside, prof. Giuseppe Vito, i ragazzi non hanno particolari difficoltà nel frequentare presso queste due sedi. “Le attività pratiche si svolgono tranquillamente al Cus, qualche sofferenza in più si può immaginare per chi deve recarsi a Villa Doria. Le trattative per il reperimento di nuove strutture sono in corso, però si tratta di progetti a lunga scadenza. Penso a Bagnoli Futura, penso anche all’accordo con la Prefettura e la Provincia di Napoli per il riutilizzo dei beni confiscati alla camorra. A noi dovrebbe essere assegnata una struttura che si trova a Giugliano, ma è ancora tutto da definire. Certo è che il nostro obiettivo è quello di riuscire ad ottenere più dislocazioni sul territorio, in maniera tale da venire incontro alle esigenze di studenti che sono costretti a muoversi anche da molto lontano per seguire le lezioni”.
Il futuro della Facoltà di Economia invece vede una novità rilevante, di cui ci parla il Preside, prof. Claudio Quintano: “abbiamo deciso di accorpare gli esami, in modo da ridurne il numero. Per gli iscritti del prossimo anno accademico diventeranno 19, per la maggior parte da 9 e da 6 crediti”. Un’innovazione che consentirà di snellire il percorso di studi. Di nuovi corsi di laurea non si parla, per il Preside la priorità è quella di “rafforzarci aumentando il numero dei professori sui corsi di laurea già esistenti”. Tra i Corsi già attivi ce n’è uno che ha un indirizzo sperimentale di cui il prof. Quintano si dice molto soddisfatto, l’indirizzo in Business Management nell’ambito del corso di primo livello EGPMI (Economia e gestione delle piccole e medie imprese). Partito quest’anno, è a numero programmato per un massimo di 80 studenti, e si caratterizza per la presenza anche di insegnamenti in lingua inglese o francese da docenti dell’ateneo o di altre università europee. “In genere io mi mantengo un po’ pessimista per stare con i piedi per terra e lavorare di più – dice il Preside- ma devo ammettere che questo indirizzo sta andando davvero bene, ne sono contento. I ragazzi, che hanno affrontato una prova selettiva per potersi iscrivere, sono molto preparati e soprattutto motivati. Stanno svolgendo diverse attività interessanti, ad esempio già utilizzano il centro di calcolo. Approfondiscono molto la matematica, che da loro viene fatta in maniera più articolata per poter lavorare subito con le applicazioni aziendali ed economiche, e voglio segnalare anche che hanno svolto un ottimo corso di Economia Aziendale tenuto dal prof. D’Amore. La frequenza è obbligatoria, si raccolgono le firme, e presto cominceranno le lezioni in lingua, oltre ai seminari che si terranno il sabato”. Gli iscritti sono 35 in tutto, ma  una quindicina di ragazzi interessati si sono rivolti al Preside a selezione ormai avvenuta e addirittura a corsi già iniziati. “Non ho potuto accontentarli – spiega il Preside- Non è possibile accedere a questo indirizzo adesso proprio perché si tratta di un percorso sperimentale, è fatto apposta per provare una nuova strada e non possiamo accettare la richiesta di chi non ha affrontato la selezione come previsto. E’ lo stesso motivo per il quale non si potrà effettuare il passaggio neppure al secondo anno”. Dunque chi è arrivato tardi può solo tenere gli occhi bene aperti per l’anno prossimo, quando si ripartirà con un nuovo primo anno. “Visto che l’esperimento sta andando bene, inizieremo senz’altro un altro ciclo”, dice il prof. Quintano.
Sara Pepe
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