Un panorama formativo ricco e articolato, che vede affiancati Corsi di Laurea dell’area economica, aziendale e statistica. “Nel marketing si direbbe che abbiamo una vasta gamma di prodotti”, dice il Preside della Facoltà di Economia del Parthenope prof. Claudio Quintano, docente di Statistica economica. “Abbiamo una richiesta così elevata, l’anno scorso ben 2000 immatricolati, proprio per la varietà dell’offerta didattica. Frequentemente gli studenti, soprattutto quando hanno già avuto un precedente contatto con le materie economiche, vogliono collocarsi da subito in un segmento che sia maggiormente vicino alle loro abilità”.
Una battuta sui singoli Corsi di Laurea, partendo da quello classico, Economia e commercio. “E’ quello tradizionale, il più antico e polivalente, secondo alcuni il più prestigioso”. Oggi si trova ancora lavoro con questa laurea?. Il Preside non ha tentennamenti, il suo ‘sì’ è deciso. “Si trova lavoro perché i laureati si possono candidare a operare in molte attività produttive. In tutti i settori della produzione c’è sempre una parte gestionale di cui si potrà occupare il dottore in Economia e commercio”. Economia aziendale: un Corso che fornisce una preparazione più applicativa per le imprese e per la Pubblica Amministrazione, una preparazione di grande valore sul mercato del lavoro. Dell’area aziendale fanno parte anche altri interessanti Corsi di Laurea. Amministrazione e controllo: “crea una figura chiamata a svolgere un ruolo intermedio e dirigenziale legato all’esecuzione delle attività di carattere gestionale. Prevede uno studio che affonda le radici in una forte competenza di tipo ragionieristico, e si sofferma in particolare sulle materie tecniche, giuridiche e tributarie. Mentre il laureato in Economia aziendale acquisisce delle abilità di analisi e pianificazione aziendale, il laureato in Amministrazione e controllo ha delle capacità principalmente tecnico-applicative”. Management delle imprese internazionali è la versione post-riforma del vecchio e gettonato Economia del commercio internazionale e dei mercati valutari, uno dei Corsi: “che ci fece decollare -puntualizza il Preside- Ebbe da subito un forte impatto sui giovani. Il corrispondente corso triennale ne ha mantenuto in vita le caratteristiche, adeguandosi anche a nuovi contenuti. La globalizzazione, ad esempio, è entrata da subito nei nostri programmi”. Un corso per poliglotti? “Gli studenti possono scegliere tra quattro lingue, ne studiano due”. Dopo la laurea cosa si fa? “Si lavora soprattutto nel terziario, nella grande distribuzione, nell’import-export. Senza dimenticare che i laureati in Management delle imprese internazionali, come tutti quelli dell’area economica e aziendale, possono sostenere l’esame per iscriversi all’albo dei dottori commercialisti ed esercitare la libera professione”. Anche Management delle imprese turistiche ha prodotto risultati brillanti. “Ha un buon numero di iscritti e, cosa fondamentale, consente di trovare presto lavoro. Abbiamo attivato numerosi stage, che hanno avuto un successo superiore alle nostre aspettative. Pensavamo che avremmo suscitato interesse solo presso piccole agenzie di viaggio, e invece abbiamo stipulato convenzioni anche con imprese medio-grandi. E in genere i nostri laureati dopo lo stage vengono assunti”. Logistica e trasporti approfondisce una tematica di grande importanza per l’economia moderna, quella della movimentazione umana e delle merci. “Ci sono docenti che si occupano specificamente di queste tematiche, tutt’altro che minori. Si dà ai ragazzi l’occasione di apprendere l’organizzazione dei flussi dei trasporti e delle persone, oggi standardizzata”. Dulcis in fundo, Statistica e informatica per la gestione delle imprese. “Un Corso che ha pochi studenti a livello nazionale. Pochi, ma tutti si piazzano sul mercato del lavoro, addirittura prima di conseguire il titolo. E’ una laurea di cui c’è bisogno, tant’è che negli ultimi due anni coloro che si sono iscritti al relativo corso hanno avuto di diritto il rimborso delle tasse. Il ministero lo ha considerato, assieme ad altri corsi scientifici, di importanza strategica per lo sviluppo”. Perché servono statistici informatici? “E’ aumentata la massa delle informazioni da gestire, che va veicolata in una serie di rivoli grazie alle tecniche statistiche e informatiche. Si pensi che oggi non solo le imprese private, ma anche gli enti pubblici necessitano di figure che sappiano applicare queste tecniche. Accanto ai burocrati ci sono ricercatori di statistica e informatici”. Tra questi percorsi, i più gettonati, oltre ai classici Economia e commercio ed Economia aziendale, sono Management delle imprese internazionali e Management delle imprese turistiche. Logistica e trasporti è un po’ il fanalino di coda, mentre Statistica e informatica, come sottolinea il Preside, soffre di una carenza di immatricolati un po’ dappertutto, nonostante le ottime prospettive occupazionali.
“Il successo della nostra facoltà – specifica il prof. Quintano- deriva senz’altro dal fatto che lo studente si incammina da subito lungo un percorso specifico, ma va sottolineato che almeno 60-70 crediti iniziali sono comuni a tutti i Corsi. Il primo anno di ciascun corso è caratterizzato da esami di base come Matematica, Economia aziendale, Diritto pubblico, Diritto privato, Statistica, Ragioneria. Sarà dunque possibile per lo studente che a un certo punto voglia tornare sui suoi passi, cambiare Corso di Laurea al secondo anno senza subire grossi traumi. E’ sicuramente molto più agevole cambiare restando nell’ambito dello stesso ateneo che iscrivendosi altrove. Penso che siamo riusciti a creare un buon connubio tra la curiosità nella scelta e la possibilità di spostarsi verso altre direzioni”.
La forza della Facoltà guidata dal prof. Quintano non sta solo nell’offerta formativa: c’è un corpo docente che fa la differenza, e sono gli studenti stessi a dirlo. “Rispetto alle altre università che sono nell’area metropolitana di Napoli, il nostro ateneo ha un’elevata presenza di docenti che vengono da fuori – spiega il prof. Quintano- Ad Economia abbiamo sei professori di ruolo provenienti dalla Bocconi di Milano, moltissimi dall’Università di Pisa, che ha una scuola aziendale molto forte, tre da Firenze. Questo è sicuramente un nostro punto di forza perché così si favorisce la presenza di una varietà di scuole e di approcci relativi alla didattica e alla ricerca”. Infine, qualche utile consiglio alle aspiranti matricole. E’ necessario “avere delle abilità potenziali atte a sopperire all’apprendimento di materie che appartengono a settori differenti”. Le materie giuridiche, economiche, aziendali, quantitative, matematiche e statistiche: “sono tutte importanti. Un nostro laureato colloquierà con l’avvocato, con l’informatico e lo statistico, con altri economisti. Conoscerà le lingue per poter comunicare la propria attività anche all’estero. C’è una molteplicità di campi di interesse, ma i ragazzi non devono spaventarsi. Glielo dico sempre: siete delle spugne e assorbite sempre, anche quando non ve ne accorgete. A volte, nella didattica, sono io che mi sento in difetto di fronte a voi”.
Sara Pepe
Una battuta sui singoli Corsi di Laurea, partendo da quello classico, Economia e commercio. “E’ quello tradizionale, il più antico e polivalente, secondo alcuni il più prestigioso”. Oggi si trova ancora lavoro con questa laurea?. Il Preside non ha tentennamenti, il suo ‘sì’ è deciso. “Si trova lavoro perché i laureati si possono candidare a operare in molte attività produttive. In tutti i settori della produzione c’è sempre una parte gestionale di cui si potrà occupare il dottore in Economia e commercio”. Economia aziendale: un Corso che fornisce una preparazione più applicativa per le imprese e per la Pubblica Amministrazione, una preparazione di grande valore sul mercato del lavoro. Dell’area aziendale fanno parte anche altri interessanti Corsi di Laurea. Amministrazione e controllo: “crea una figura chiamata a svolgere un ruolo intermedio e dirigenziale legato all’esecuzione delle attività di carattere gestionale. Prevede uno studio che affonda le radici in una forte competenza di tipo ragionieristico, e si sofferma in particolare sulle materie tecniche, giuridiche e tributarie. Mentre il laureato in Economia aziendale acquisisce delle abilità di analisi e pianificazione aziendale, il laureato in Amministrazione e controllo ha delle capacità principalmente tecnico-applicative”. Management delle imprese internazionali è la versione post-riforma del vecchio e gettonato Economia del commercio internazionale e dei mercati valutari, uno dei Corsi: “che ci fece decollare -puntualizza il Preside- Ebbe da subito un forte impatto sui giovani. Il corrispondente corso triennale ne ha mantenuto in vita le caratteristiche, adeguandosi anche a nuovi contenuti. La globalizzazione, ad esempio, è entrata da subito nei nostri programmi”. Un corso per poliglotti? “Gli studenti possono scegliere tra quattro lingue, ne studiano due”. Dopo la laurea cosa si fa? “Si lavora soprattutto nel terziario, nella grande distribuzione, nell’import-export. Senza dimenticare che i laureati in Management delle imprese internazionali, come tutti quelli dell’area economica e aziendale, possono sostenere l’esame per iscriversi all’albo dei dottori commercialisti ed esercitare la libera professione”. Anche Management delle imprese turistiche ha prodotto risultati brillanti. “Ha un buon numero di iscritti e, cosa fondamentale, consente di trovare presto lavoro. Abbiamo attivato numerosi stage, che hanno avuto un successo superiore alle nostre aspettative. Pensavamo che avremmo suscitato interesse solo presso piccole agenzie di viaggio, e invece abbiamo stipulato convenzioni anche con imprese medio-grandi. E in genere i nostri laureati dopo lo stage vengono assunti”. Logistica e trasporti approfondisce una tematica di grande importanza per l’economia moderna, quella della movimentazione umana e delle merci. “Ci sono docenti che si occupano specificamente di queste tematiche, tutt’altro che minori. Si dà ai ragazzi l’occasione di apprendere l’organizzazione dei flussi dei trasporti e delle persone, oggi standardizzata”. Dulcis in fundo, Statistica e informatica per la gestione delle imprese. “Un Corso che ha pochi studenti a livello nazionale. Pochi, ma tutti si piazzano sul mercato del lavoro, addirittura prima di conseguire il titolo. E’ una laurea di cui c’è bisogno, tant’è che negli ultimi due anni coloro che si sono iscritti al relativo corso hanno avuto di diritto il rimborso delle tasse. Il ministero lo ha considerato, assieme ad altri corsi scientifici, di importanza strategica per lo sviluppo”. Perché servono statistici informatici? “E’ aumentata la massa delle informazioni da gestire, che va veicolata in una serie di rivoli grazie alle tecniche statistiche e informatiche. Si pensi che oggi non solo le imprese private, ma anche gli enti pubblici necessitano di figure che sappiano applicare queste tecniche. Accanto ai burocrati ci sono ricercatori di statistica e informatici”. Tra questi percorsi, i più gettonati, oltre ai classici Economia e commercio ed Economia aziendale, sono Management delle imprese internazionali e Management delle imprese turistiche. Logistica e trasporti è un po’ il fanalino di coda, mentre Statistica e informatica, come sottolinea il Preside, soffre di una carenza di immatricolati un po’ dappertutto, nonostante le ottime prospettive occupazionali.
“Il successo della nostra facoltà – specifica il prof. Quintano- deriva senz’altro dal fatto che lo studente si incammina da subito lungo un percorso specifico, ma va sottolineato che almeno 60-70 crediti iniziali sono comuni a tutti i Corsi. Il primo anno di ciascun corso è caratterizzato da esami di base come Matematica, Economia aziendale, Diritto pubblico, Diritto privato, Statistica, Ragioneria. Sarà dunque possibile per lo studente che a un certo punto voglia tornare sui suoi passi, cambiare Corso di Laurea al secondo anno senza subire grossi traumi. E’ sicuramente molto più agevole cambiare restando nell’ambito dello stesso ateneo che iscrivendosi altrove. Penso che siamo riusciti a creare un buon connubio tra la curiosità nella scelta e la possibilità di spostarsi verso altre direzioni”.
La forza della Facoltà guidata dal prof. Quintano non sta solo nell’offerta formativa: c’è un corpo docente che fa la differenza, e sono gli studenti stessi a dirlo. “Rispetto alle altre università che sono nell’area metropolitana di Napoli, il nostro ateneo ha un’elevata presenza di docenti che vengono da fuori – spiega il prof. Quintano- Ad Economia abbiamo sei professori di ruolo provenienti dalla Bocconi di Milano, moltissimi dall’Università di Pisa, che ha una scuola aziendale molto forte, tre da Firenze. Questo è sicuramente un nostro punto di forza perché così si favorisce la presenza di una varietà di scuole e di approcci relativi alla didattica e alla ricerca”. Infine, qualche utile consiglio alle aspiranti matricole. E’ necessario “avere delle abilità potenziali atte a sopperire all’apprendimento di materie che appartengono a settori differenti”. Le materie giuridiche, economiche, aziendali, quantitative, matematiche e statistiche: “sono tutte importanti. Un nostro laureato colloquierà con l’avvocato, con l’informatico e lo statistico, con altri economisti. Conoscerà le lingue per poter comunicare la propria attività anche all’estero. C’è una molteplicità di campi di interesse, ma i ragazzi non devono spaventarsi. Glielo dico sempre: siete delle spugne e assorbite sempre, anche quando non ve ne accorgete. A volte, nella didattica, sono io che mi sento in difetto di fronte a voi”.
Sara Pepe