E’ il 15 settembre la data di inizio delle lezioni a Economia. I corsi vengono tenuti a blocchi, con tre lezioni di due ore ciascuna a settimana. Con questa organizzazione è possibile svolgere attività didattica per 3 crediti al mese, e siccome molti degli insegnamenti previsti valgono 6 crediti, in due mesi circa si riesce a completare un corso. Appena il corso è terminato, si può sostenere il relativo esame. Gli studenti hanno una chance a sessione per sostenere gli esami, se non li si supera o si rifiuta il voto non ci si può ripresentare il mese dopo, ma bisogna attendere la sessione successiva. E’ questo il problema dei cosiddetti “appelli alternati”, di cui gli studenti si lamentano molto. Ritengono infatti che questo sistema comporti un’eccessiva perdita di tempo soprattutto per chi ha già una preparazione discreta e aspira semplicemente a ottenere un voto più alto. Nonostante le lamentele, di abolire questa regola non si parla. Vi sono ammesse solo due eccezioni, una in relazione alla scadenza ultima di pagamento delle tasse, quando si dà la possibilità di ripetere esami tra marzo e aprile per consentire agli studenti che stanno completando il percorso di non pagare altre tasse inutilmente, l’altra quando intercorre una notevole distanza temporale tra un appello e un altro. In quest’ultimo caso la sostanza non cambia: si vuole che passi un congruo periodo di tempo tra le prove d’esame, per fare in modo che le volte successive si vada più preparati.