Una scommessa vinta anche questa volta, quella della Notte Bianca della Salute organizzata presso il Policlinico dell’Università Vanvitelli. Il 30 settembre, a due anni dal primo evento, Ateneo e Azienda Ospedaliera hanno incontrato, nel centro storico, la cittadinanza per fare prevenzione, informazione
e anche far festa durante una serata dedicata alla salute. Tra Piazza Miraglia e le sedi del Policlinico, dalle 19.00 in poi, sono stati aperti stand medici suddivisi per branche e patologie, stand gastronomici, un baby parking per i più piccoli, e ancora i concerti di Gigi Finizio, il pianista Danise, Maria
Nazionale e il dibattito, ospitato a Sant’Andrea delle Dame, con Enzo Avitabile e Don Tonino Palmese sul tema ‘Il corpo e lo spirito’. “La partecipazione è stata oltre le aspettative – commenta il Presidente della Scuola di Medicina, prof. Silvestro Canonico – Abbiamo avuto oltre 1500 richieste solo per quanto riguarda le prenotazioni, senza contare tutte le altre persone che sono andate direttamente agli stand e quelli che hanno seguito il dibattito o i concerti”. Agli stand hanno collaborato anche giovani specializzandi: “sono stati coinvolti in questa iniziativa in maniera volontaria e sono stati molto numerosi”, afferma Canonico. La parte seminariale è stata “molto interessante, con un Enzo Avitabile che ha affrontato in maniera egregia il tema della responsabilità nei nostri comportamenti quotidiani, che vale in tutti gli ambiti. Così come gli spettacoli sono stati apprezzati dalla cittadinanza. Devo dire – confessa il Presidente – che da cittadino del centro storico ero un po’ titubante a svolgere un’iniziativa del genere nelle ore serali, invece è stata un grande successo”. L’università è uscita dalle sue sedi istituzionali e ha incontrato la gente comune, lo scopo dell’iniziativa era proprio rompere i muri che spesso separano queste realtà. “Si è trattato di una nuova forma di avvicinamento alla popolazione, un modo per far conoscere il nostro impegno alla popolazione, che spesso ci considera dei ‘baroni’ chiusi fra le quattro mura delle università. I docenti universitari sono professionisti che si dedicano anima e corpo alla loro professione e, in un mondo dove la comunicazione è ormai 4.0, eventi come questo servono per creare una nuova forma di dialogo e di conoscenza. Anche per far capire al pubblico quelli che sono i problemi che noi medici affrontiamo quotidianamente”. Non solo un momento di prevenzione e la possibilità di consulenze gratuite, ma soprattutto educazione: questo è il succo dell’iniziativa. “Noi educhiamo gli studenti a fare i medici, gli specializzandi
a fare gli specialisti e i pazienti a stare bene, cioè a fare prevenzione, seguire uno stile di vita sano, e a non farsi guidare da fake news e dalla medicina ‘fai da te’ che si trova in rete, per avere non solo una vita più lunga, ma anche migliore”.
e anche far festa durante una serata dedicata alla salute. Tra Piazza Miraglia e le sedi del Policlinico, dalle 19.00 in poi, sono stati aperti stand medici suddivisi per branche e patologie, stand gastronomici, un baby parking per i più piccoli, e ancora i concerti di Gigi Finizio, il pianista Danise, Maria
Nazionale e il dibattito, ospitato a Sant’Andrea delle Dame, con Enzo Avitabile e Don Tonino Palmese sul tema ‘Il corpo e lo spirito’. “La partecipazione è stata oltre le aspettative – commenta il Presidente della Scuola di Medicina, prof. Silvestro Canonico – Abbiamo avuto oltre 1500 richieste solo per quanto riguarda le prenotazioni, senza contare tutte le altre persone che sono andate direttamente agli stand e quelli che hanno seguito il dibattito o i concerti”. Agli stand hanno collaborato anche giovani specializzandi: “sono stati coinvolti in questa iniziativa in maniera volontaria e sono stati molto numerosi”, afferma Canonico. La parte seminariale è stata “molto interessante, con un Enzo Avitabile che ha affrontato in maniera egregia il tema della responsabilità nei nostri comportamenti quotidiani, che vale in tutti gli ambiti. Così come gli spettacoli sono stati apprezzati dalla cittadinanza. Devo dire – confessa il Presidente – che da cittadino del centro storico ero un po’ titubante a svolgere un’iniziativa del genere nelle ore serali, invece è stata un grande successo”. L’università è uscita dalle sue sedi istituzionali e ha incontrato la gente comune, lo scopo dell’iniziativa era proprio rompere i muri che spesso separano queste realtà. “Si è trattato di una nuova forma di avvicinamento alla popolazione, un modo per far conoscere il nostro impegno alla popolazione, che spesso ci considera dei ‘baroni’ chiusi fra le quattro mura delle università. I docenti universitari sono professionisti che si dedicano anima e corpo alla loro professione e, in un mondo dove la comunicazione è ormai 4.0, eventi come questo servono per creare una nuova forma di dialogo e di conoscenza. Anche per far capire al pubblico quelli che sono i problemi che noi medici affrontiamo quotidianamente”. Non solo un momento di prevenzione e la possibilità di consulenze gratuite, ma soprattutto educazione: questo è il succo dell’iniziativa. “Noi educhiamo gli studenti a fare i medici, gli specializzandi
a fare gli specialisti e i pazienti a stare bene, cioè a fare prevenzione, seguire uno stile di vita sano, e a non farsi guidare da fake news e dalla medicina ‘fai da te’ che si trova in rete, per avere non solo una vita più lunga, ma anche migliore”.