Elezioni studenti, una lista candidata

Il 16 e il 17 marzo i circa 10mila iscritti a L’Orientale sono chiamati a votare per i loro rappresentanti in Consiglio di Amministrazione e nei Consigli di Facoltà; sono state indette, inoltre, le suppletive per l’elezione di un membro integrativo della Facoltà di Lingue in seno al Consiglio degli Studenti di Ateneo.
Unica lista che ha presentato candidature è Open, la neo formazione politica, nata dall’unione tra ‘Orientale 05’, ‘Asterisko’ e ‘Eureka’. La lotta per i seggi sarà tutta interna, dunque. Neanche per questa unica lista, però, è tutto filato liscio perché si sono verificati problemi al momento della verifica di regolarità all’Ufficio Elettorale. Non sono state accettate, infatti, le candidature presentate per i seggi nei Consigli di Facoltà di Lettere e di Lingue, né quelle per la poltrona vacante nel Consiglio degli Studenti. “Purtroppo è emerso che alcuni degli studenti che avevano firmato per sostenere la presentazione della lista non erano in regola con il pagamento delle tasse, e quindi – spiega Alex Poma, presidente di Orientale 05 – la loro firma non poteva essere accettata. Si è trattato di un errore di cui non si può incolpare nessuno. Chiederemo, naturalmente, che vengano subito indette delle elezioni suppletive, magari da accorpare con il voto per il Consiglio Universitario Nazionale  che si svolgerà a maggio”.
I nomi dei candidati. Al Consiglio di Amministrazione (CdiA): Roberto Grimaldi, consigliere uscente, Marco Altuore, Elena Giaimi e Pietro Esposito; al Consiglio di Facoltà di Scienze Politiche: Andrea Della Monica, Chiara De Capitali, Eliana De Leo, Ferdinando Cananzi e Maria Magda; in Consiglio di Facoltà a Studi Arabo Islamici: Dario De Stefano e Fatima Ouarzi, consigliere uscente.
Una sede a 
S. Giorgio 
a Cremano?
Tanti nomi nuovi tra i candidati, ma tante sono anche le vecchie problematiche da portare avanti, come spiega Roberto Grimaldi, candidato per un secondo mandato in CdA ed iscritto alla Facoltà di Scienze Politiche: “Bisogna riprendere le vecchie battaglie. In questi anni è stato fatto parecchio, dalle piccole cose che riguardano esigenze quotidiane, come il wi fi, fino alle grandi lotte, come quella per la residenza. La mia candidatura nasce dalla volontà di proseguire sulla stessa strada per portare avanti le istanze degli studenti.  La questione residenze sembra essere arrivata ad una svolta con la nuova struttura di via Brin, ma adesso stiamo concentrando la nostra attenzione sulla possibilità di avere una sede nella quale trasferire alcune attività di Ateneo a San Giorgio a Cremano. L’Ateneo negli scorsi mesi ha preso contatti con il Comune per l’assegnazione di uno stabile, da destinare a diverse attività. Noi seguiremo con molta attenzione l’evolversi di questa questione perché abbiamo paura che lo spostare alcune attività didattiche possa creare dei disagi agli studenti”. Ma i dubbi non mancano neanche sulla nuova residenza, che già sta iniziando a far nascere discussioni proprio tra i fuori sede. Racconta Pietro Esposito, consigliere uscente del CdF di Lingue e candidato al CdA: “Tra i ragazzi ho potuto riscontrare un po’ di malcontento per la location della residenza. Alcuni temono che la zona non si possa riqualificare e che non sia sicura per accogliere studenti che vengono da fuori città. Io, invece, ritengo che avere finalmente una residenza sia, a prescindere, un risultato positivo e che la zona di via Brin, se c’è l’appoggio delle istituzioni, possa rinascere e offrire molto”. “Comunque – aggiunge Grimaldi – siamo forti di un buon dialogo con le istituzioni, con il Rettore e con i Pro-rettori che in questi anni abbiamo potuto valutare come persone molto pratiche, aperte al confronto e che ‘pensano come studenti’”.
A Studi Islamici
disagi per 
l’accorpamento 
con Lettere
Spazi e cambiamenti introdotti dalla riforma, le questioni da affrontare nei Consigli di Facoltà. Per Andrea Della Monica, candidato per Scienze Politiche, due sono le priorità. Innanzitutto l’informazione: “dobbiamo aiutare gli studenti a capire come funziona l’Università, come adeguarsi ai cambiamenti introdotti nella didattica, e soprattutto informarli sul ruolo delle rappresentanze e sul fatto che possiamo essere un valido tramite tra loro e le istituzioni accademiche anche nella risoluzione dei problemi quotidiani”. Poi gli spazi: “problema difficile da risolvere ma i disagi possono essere alleviati con un po’ di organizzazione. Nell’ultimo anno molti docenti sono stati trasferiti dai loro uffici in Dipartimenti di aree diverse, e questo ci ha creato non poche difficoltà, perché spesso non riuscivamo a trovarli. Inoltre, alcuni esami si svolgono nelle aule studio, un assurdo perché si toglie ai ragazzi quei pochi spazi per socializzare”. 
Riconquistare il Corso di Laurea Triennale, adesso Interfacoltà con Lettere: la battaglia da portare avanti per Fatima Ouarzi a Studi Arabo Islamici. “L’accorpamento con Lettere ci ha creato tantissimi disagi. I corsi sono stracolmi e c’è sempre caos. Noi eravamo abituati a seguire massimo in 10–15 studenti e a stringere rapporti diretti con i docenti. Adesso, invece, ci ritroviamo  a seguire in piedi in aule sovraffollate da 60 persone. Per i nostri studi, invece, è importante poter seguire con calma, discutere con il docente, confrontarsi durante la lezione. Il nostro Corso di Laurea è molto specifico ed è assurdo inglobarci ad altri. La nostra sarà una battaglia dura e probabilmente senza speranza, perché sappiamo che le decisioni prese in Ateneo sono dovute a vincoli imposti dalla riforma 270. Però, ci batteremo ugualmente per ribadire il nostro diritto allo studio e cercare una soluzione in accordo con i docenti”.
Valentina Orellana
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