Emozionati e soddisfatti i membri della squadra che ha conquistato il primo posto

Selezionati dapprima sulla base dei requisiti relativi al curriculum accademico e ai crediti acquisiti e poi successivamente istruiti dai docenti, i cinque studenti commentano emozionati il risultato. “Il primo passo per la vittoria è stato credere nelle nostre capacità”, dice Giovanna Guarino. Che continua: “Abbiamo optato per una strategia chiara e coerente, ma allo stesso tempo flessibile sin dall’inizio, perché non sapevamo ciò che sarebbe successo nei vari round e dovevamo essere pronti a soddisfare tutte le richieste possibili”. Come si sono svolti? Lo racconta Elvira Polliere: “Nella simulazione la banca virtuale doveva investire su tre mercati diversi: TLC, Automotive e Biotech. Nel primo round, è stata scelta un’azienda su cinque per ciascun settore, avendo a disposizione i trend delle aziende (prezzo, clienti, soddisfazione dei clienti, qualità del prodotto e indici di redditività) e dei tre mercati di riferimento. Dopodiché dovevamo procedere con gli investimenti annuali da adottare per ogni area, per poi scegliere l’amministratore delegato, la linea di produzione dell’azienda, il numero di dipendenti da assumere e il loro grado di qualifica, il marketing, la pubblicità e l’assistenza post-vendita. Nell’ultimo round si passava di nuovo alla scelta degli investimenti annuali, potendo selezionare in più anche un marketing manager”. Il tutto in funzione dell’obiettivo del Business Game, “ovvero massimizzare il profitto. Nonostante i tempi stretti, abbiamo deciso di prendere tutte le decisioni insieme e non suddividerci i compiti. È stato importantissimo condividere le idee, combinarle e scegliere, possiamo dirlo, quella vincente”, riprende Giovanna. Ma anche “partecipare è stata un’emozione sorprendente, sia per il clima agonistico che invadeva l’ambiente sia per l’imprevedibilità dei nostri avversari. Per noi è stata una grandissima soddisfazione perché la vittoria è frutto di un lavoro collettivo grazie al quale abbiamo compreso che collaborando nel modo giusto è possibile raggiungere grandi risultati”, continua Luigi Positano. Quanto al dialogo con manager e imprenditori del settore, “abbiamo avuto l’opportunità di parlare direttamente con i rappresentanti delle aziende, che durante gli intervalli si sono presentati singolarmente esponendo la loro mission, il loro prestigio e le posizioni aperte, stimolando notevolmente la curiosità e l’interesse dei partecipanti”, racconta Giorgio Liguori. “Un’esperienza per tutti altamente formativa, poiché ci ha reso consapevoli del fatto che in Italia c’è un gran bisogno di persone nuove e qualificate e ci sono aziende che le cercano e investono tanto per formarle”. Ed è bello sapere che ognuno abbia collaborato “per il raggiungimento dello stesso obiettivo con curiosità, voglia di mettersi in gioco, riflessione e tanta ansia. Momenti importanti sono stati quelli di condivisione a pranzo e a cena con gli avversari, durante i quali ci siamo conosciuti e confrontati. Un’interazione proficua che ci ha permesso di cogliere i punti di forza che caratterizzano il nostro percorso universitario, ma anche i punti più deboli da consolidare. Questo traguardo rappresenta un trampolino di lancio per intraprendere una carriera ricca di soddisfazioni!”, chiosa Viviana Romano.
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