Energetica è accorpata a Fisica Tecnica

Iniziano il 3 dicembre le lezioni di Energetica per gli studenti di Scienze dell’Architettura, con una importante novità. “Per la prima volta”, riferisce il professore Arcangelo Cesarano, ex Preside ad Architettura e titolare dell’insegnamento, “la disciplina sarà accorpata a Fisica Tecnica. Ci sarà, in sostanza, un solo esame. Prima, invece, gli allievi frequentavano al secondo anno Fisica Tecnica, che valeva 4 crediti, ed al terzo Energetica, un insegnamento da 2 crediti. Dovevano quindi sostenere due esami diversi”. L’innovazione, prosegue il docente, è il frutto della necessità di evitare la parcellizzazione dei crediti. Molto spesso, infatti, gli allievi di Architettura lamentano proprio l’eccessivo numero di prove di esame che sono chiamati a sostenere. La nuova versione di Energetica – che diventa una sorta di parte speciale del più generale insegnamento di Fisica Tecnica – va inoltre nella direzione indicata dai decreti del Ministro Fabio Mussi, quelli che hanno posto un freno alla proliferazione dei moduli e degli esami nelle università italiane. La vecchia versione –Fisica Tecnica ed Energetica restano due diversi insegnamenti e due diversi esami – rimane in vigore per gli studenti che si sono iscritti ora al terzo anno. Potranno anche loro, naturalmente, seguire il corso che comincia il 3 dicembre. Non tutti lo sapevano, però, o comunque lo avevano capito. “Le lezioni di Energetica dovevano cominciare a settembre”, lamenta per esempio Alfonso Patricellia, ventiquattrenne iscritto al terzo anno di Scienze dell’Architettura, “ma evidentemente nessuno aveva avvertito il professore Cesarano. Fatto sta che adesso dobbiamo recuperare le ore di lezione con un tour de force a dicembre”. La replica dell’ex preside: “basta andare sul mio sito per verificare che ci sono tutte le informazioni. Ho inoltre spiegato agli studenti che hanno iniziato a frequentare Fisica Tecnica, mesi fa, come si sarebbe articolato Energetica. Sinceramente davvero mi pare strano che qualcuno non lo sapesse. E’ vero che ad Architettura impera la più totale disorganizzazione, ma gli studenti devono almeno leggere gli avvisi, quando ci sono”. Tra gli insegnamenti del terzo anno, quello del professor Cesarano è considerato tra i più ostici, dagli studenti. “Non certo per colpa mia”, precisa però il docente. “Energetica sconta la tradizionale e consolidata difficoltà che gran parte delle ragazze e dei ragazzi di Architettura incontrano quando si confrontano con le discipline di carattere scientifico in senso astratto. Eppure, è un insegnamento importante. Fornisce gli strumenti concettuali e tecnici per inserire le problematiche termiche di un edificio nell’ambito della progettazione dello stesso”. Il segreto per non lasciarsi scoraggiare dalla disciplina? “Seguire, ovviamente. Chiedere spiegazioni, se qualcosa non è chiaro. Fare uno sforzo di fantasia perchè consente di capire  che dietro i numeri e le formule ci sono sempre i problemi e le esigenze di persone che frequenteranno gli spazi che gli architetti progettano. Un buon architetto deve possedere anche i principi basilari dell’Energetica, insomma”. 
(Fa.Ge.)
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