Entusiasmo e partecipazione, il segreto di Claudio, miglior laureato dell’anno

Anche quest’anno Agraria ha premiato le sue eccellenze. Durante la cerimonia per la consegna dei diplomi di laurea, svoltasi il 9 ottobre presso Parco Gussone, con il patrocinio del Comune di Portici e dell’Assessorato Turismo e Sviluppo, sono stati consegnati i premi ai migliori studenti dei diversi Corsi di Laurea (iscritti al primo e secondo anno con il superamento di tutti gli esami previsti dal piano di studi e media compresa tra il 28 ed il 30) e al miglior laureato dell’anno, ambìto riconoscimento che è andato a Claudio Cropano. “Avevo già vinto il primo e il secondo anno di corso ma questa volta è stato diverso. Il premio ha significato un riconoscimento per tutti i sacrifici e l’impegno che ho profuso in questi anni di studi. È stato come mettere un punto alla prima parte della mia vita accademica”, racconta il neo laureato in Tecnologie Agrarie, che sta proseguendo gli studi con la corrispondente Magistrale. Poi sottolinea: la chiave del successo non sta nell’avere una tecnica particolare o nell’imporsi metodi astrusi di apprendimento, ma “nel fare le cose con passione”. Con la maturità classica in tasca, racconta Claudio, era alla ricerca di un percorso che potesse stimolare la sua curiosità scientifica: “Venni ad Agraria durante una giornata di orientamento. Non avevo idea di cosa si studiasse. Mi colpirono subito la struttura, la sede e la disponibilità dei docenti e di tutto il personale. Così cercai di capire se poteva interessarmi. Devo dire che qui ho trovato proprio quello che stavo cercando! Una realtà che permette di studiare materie interessanti, anche con risvolti pratici”.
Studiare fin dal primo giorno è un ‘must’ per gli studenti di Agraria, così come per tutti: “È fondamentale la costanza, seguire i corsi quotidianamente e ripetere a casa gli appunti”. Ma c’è di più: “bisogna anche partecipare attivamente alla vita universitaria. Qui si ha possibilità di partecipare ad incontri, convegni, seminari, premi, iniziative varie che coinvolgono gli studenti. Il Dipartimento, per me, in questi anni, è stato come una seconda casa: è qui che ho trascorso la maggior parte del mio tempo. Sono stato rappresentante degli studenti, ho partecipato a diverse attività extracurriculari. Solo così si può dare un sprint in più ai propri studi”.
Uno studente così attento ed attivo certo non si è fatto scappare l’occasione di partecipare al Progetto Erasmus: “Sono stato in Portogallo e questa è stata una grande opportunità, non solo di divertimento e di crescita personale, ma anche di comparazione tra i diversi metodi di studio. Lì si svolgono molte prove intercorso, quindi ho preso ancora di più l’abitudine a non tralasciare gli studi ma prepararmi come se avessi un esame ogni giorno. In Portogallo si fa molta pratica, cosa che mi ha aiutato a capire meglio anche quello che avevo studiato qui a Napoli”.
Nonostante le difficoltà che si possono incontrare come in ogni percorso di studi – “per me le bestie nere sono state gli esami di Estimo rurale e Entomologia agraria” – la sfida va affrontata con “curiosità, quello stimolo che spinge a fare sempre uno step in più, e con entusiasmo”.
Valentina Orellana
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