Esami, comincia la sessione estiva

A pochi giorni dalla sessione estiva d’esami Giurisprudenza va veloce. Rush finale tra corsi e seminari, gli studenti si preparano a mettere in pratica ciò che si è appreso nei mesi precedenti. Due gli appelli disponibili per disciplina, a distanza di un mese l’uno dall’altro, le date sono talmente vicine da precludere ai ragazzi di ritornare laddove si dovesse verificare una bocciatura. La paura di sbagliare è tanta. Si avverte in aula studio, fra i gruppi di ragazzi intenti a ripetere, si scorge nei discorsi al bar tra una pausa e l’altra. Il mese di giugno è da sempre un punto interrogativo: si ritorna ad ottobre se le cose non vanno per il verso giusto. 
A dare il fischio d’inizio, il 1° giugno, le matricole con Istituzioni di Diritto Romano, cattedra del prof. Vincenzo Giuffrè; a seguire il 3 gli esami di Storia del Diritto medievale e moderno, cattedre del prof. Armando De Martino e del prof. Aldo Mazzacane. “Siamo un po’ spaventati – affermano Giulio e Filippo, studenti al primo anno – ad una settimana dalla fine del corso ci sono gli esami e il tempo per ripetere è molto poco. Inoltre, il mese di luglio incombe. Non resta che rimboccarci le maniche”. I timori sono comuni. “I ragazzi più esperti – continua Luca Guarino, matricola – ci hanno consigliato di sfruttare giugno per esami più semplici, in modo da avere tempo per sostenere a luglio Diritto privato. In realtà ci sono poco più di venti giorni di distanza tra queste discipline e non credo cambi molto. Mi dedicherò a Privato in modo da avere una maggiore certezza nell’esposizione”. Stessa scelta per Gabriele Baccini alle prese il 7 giugno con l’esame di Privato, cattedra del prof. Raffaele Caprioli. “Dopo tre mesi intensi di studio – dice lo studente – abbiamo solo una settimana di tempo per ripetere. Tanto più che lo stesso giorno sono fissati gli esami di Diritto Costituzionale, così, per chi come me è rimasto indietro, sarà impossibile recuperare. A luglio non va meglio, gli esami sono concentrati nella prima decade e quindi anche in questo caso occorre fare una scelta”. 
Mal comune anche per gli studenti che il 3 giugno dovranno affrontare la prova di Diritto Penale delle cattedre di Sergio Moccia e Antonio Cavaliere. “Anche se è un corso del primo semestre – racconta Lucia Esposito, studentessa al terzo anno – la data fissata ad inizio mese è penalizzante per tutti. Quando si è agli anni successivi la necessità che si presenta è quella di dover recuperare più esami possibili. Purtroppo i corsi finiranno quasi a cavallo degli esami e sarà difficile risistemare quello che si è appreso durante le lezioni e studiare”. Se poi gli esami di Diritto Internazionale, cattedre del prof. Massimo Iovane e Pasquale De Sena, sono fissati lo stesso giorno, le cose si complicano un po’. “Gli esami del terzo anno cadono nella stessa data  – commenta Claudia – In poche parole, è impossibile recuperare gli strascichi del primo semestre. Ogni anno ci sono sempre poche opportunità per chi ha voglia di fare, succede in tutte le cattedre, le date coincidono e bisogna cogliere solo un’occasione anziché due”. 
Lamentele anche per Procedura Penale. Ben tre cattedre su cinque, quelle di Paolo De Lalla, Guido Pierro e Dario Grosso, hanno fissato l’appello l’8 giugno. “Impensabile che con la fine dei corsi il 26 maggio si abbia così poco tempo per riordinare gli appunti e prepararsi al colloquio finale – esclama Gianluigi Mazzella, studente al quarto anno – Tanto più che i seminari integrativi vanno avanti anche la prima settimana di giugno. Come ogni anno ci sarà un grande affollamento a luglio e questo ci penalizza: le commissioni diventano più selettive e il numero di bocciati cresce”. 
“Vorremmo avere più tempo – ribatte Maria D’Agostino, al quinto anno – anche perché l’esame di Penale rischia di accavallarsi con quello di Diritto Amministrativo che, seppur previsto al primo semestre, risulta ancora un’incognita per molti di noi”. Gli esami di Diritto Amministrativo delle diverse cattedre si concludono tutti nei primi sette giorni del mese. “Proprio per questo motivo è impossibile in questa sessione preparare due esami difficili in contemporanea – spiega Elio Marotta – Le date finiscono con l’accavallarsi; inoltre tra gli appelli di giugno e luglio a volte intercorre meno di un mese. Per questo io consiglio sempre di affiancare ad un solo esame tosto altri più semplici o addirittura dei complementari”. 
C’è chi rimpiange
 l’appello di maggio
Gli studenti del vecchio ordinamento (laurea quadriennale) ricordano quando, qualche anno fa, si svolgevano esami anche a maggio. “I corsi erano annuali – dice Davide, studente fuori corso – e la sessione estiva comprendeva anche maggio. Mi piacerebbe che l’opzione maggio fosse reintegrata per chi come me è un po’ indietro con gli studi. Sono uno studente lavoratore, non seguo i corsi e una data in più mi permetterebbe di sostenere tre esami nella sessione estiva”. Una opportunità che farebbe gola a tanti. “Alcune cattedre, come quelle di Storia del diritto, prevedono un pre-appello a maggio – conferma Valentina, al terzo anno – Sarebbe interessante se questa possibilità fosse estesa ad altre cattedre in modo da poter beneficiare di un maggiore spazio temporale tra un appello e l’altro”. Opportunità valutata anche dagli studenti della II cattedra di Diritto Ecclesiastico, prof. Flavia Hubler Petroncelli. “Abbiamo gli esami a sei giorni dalla fine del corso – lamentano Deborah e Cristina – Non sarà facile fare una ripetizione degli argomenti in un tempo così limitato. La cattedra poi è molto esigente ed occorre una preparazione adeguata per essere promossi. Intanto ci accingiamo a studiare, tra un mese abbiamo l’esame di Processuale Amministrativo e, nonostante abbiamo seguito il corso, siamo ancora a zero”. Esami a cinque giorni di distanza anche per gli insegnamenti di Diritto Finanziario e Diritto Commerciale. La situazione, comune a tutte le cattedre, crea scompiglio tra gli studenti che si ritrovano con date ravvicinate sia a giugno che a luglio. “Un esame come Commerciale impegna una sessione intera – sottolinea Maria Lamberti – e quindi, pur seguendo i corsi di altre discipline, quasi ci si rassegna a non poter dare un altro esame. Se, però, le date fossero organizzate in modo diverso, magari con una distanza di dieci giorni tra i vari insegnamenti dello stesso semestre, dopo aver sostenuto Commerciale si potrebbe provare un’altra disciplina di cui si è seguito il corso”. Di parere concorde Mina Illiano: “Sosterrò Commerciale il 14 giugno con la cattedra del prof. Massimo Miola. Finanziario è a soli 4 giorni di distanza. Quindi il primo mese vola via solo per Commerciale. Se, invece, l’esame fosse stato fissato una decina di giorni dopo, avrei potuto sostenerlo senza problemi e nel mese di luglio mi sarei dedicata ad altro, recuperando discipline degli anni precedenti”.
Difficoltà anche 
per le lingue 
Qualche difficoltà anche per le idoneità delle Lingue Straniere. Partiti a fine marzo, i corsi di inglese, spagnolo, tedesco e francese offrono uno scenario pieno di insidie. “I corsi sono iniziati in ritardo – afferma Gabriella, studentessa al quarto anno – e, vista la preparazione richiesta in sede d’esame, non ci aspettavamo che gli appelli fossero fissati tutti nella prima decade del mese. Considerata la mole di bocciati dell’ultima sessione, ci aspettavamo più indulgenza”. Parere condiviso anche da chi ha dovuto rinviare la laurea a causa dell’idoneità. “A differenza di ciò che si crede – dice Lucio – l’esame di Lingua è molto difficile e i docenti tutt’altro che indulgenti. Sono stato bocciato a Spagnolo a febbraio e dopo la delusione iniziale mi sono ripromesso di seguire i corsi. Le lezioni, partite in ritardo, non hanno coperto l’intero programma e quindi c’era bisogno di più tempo per andare in Dipartimento a chiedere spiegazioni. Ho l’esame il 3 giugno. Spero di farcela visto che conto di laurearmi a breve”. 
“Giugno è da sempre la sessione più dispersiva – commenta Pietro, studente al quinto anno – Si perde tempo proprio perché le date sono ravvicinate e gli esami fattibili si riducono notevolmente”. Prossimo alla laurea a soli 23 anni, Pietro consiglia “di concentrarsi solo su due materie, una per mese, in modo da essere sicuri che in venti giorni si porti almeno questo risultato a casa. Nella sessione estiva non contano i grandi numeri, superare due esami può risultare un’impresa vera e propria. Consiglio di lasciare i grandi progetti per ottobre. Adesso bisogna focalizzare l’attenzione solo sui corsi che sono stati seguiti”. 
Susy Lubrano
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