Esami di maturità e test d’accesso all’Università

“Che valore ha oggi l’esame di maturità? E quale i quiz d’accesso  all’università?”: è per rispondere a queste due domande che è stata organizzata la prima ‘Mattinata di studi su Esami di Stato e Test Universitari’, idea nata dal Soft-Tel della Federico II in collaborazione con la Direzione Scolastica Regionale e Ateneapoli. L’iniziativa, ospitata presso la Facoltà di Giurisprudenza della Federico II, il 10 dicembre vedrà confrontarsi sul tema esperti del mondo accademico e della scuola. I saluti introduttivi saranno dei professori Luigi Verolino, direttore Sof-Tel, Massimo Marrelli, Rettore dell’Ateneo federiciano, e Pietro Esposito, Dirigente dell’Ufficio Scolastico Regionale. Sono, inoltre, previsti gli interventi del prof. Luciano De Menna, Presidente Sof-Tel, dei rappresentanti del Ministero Emilio Ambrisi e Luciano Flavini (Coordinatore della struttura tecnica esami di Stato), dei Presidi Lucio De Giovanni (Giurisprudenza), Piero Salatino (Ingegneria) e Giovanni Persico (Medicina).
“Si prenderanno in esame tre diverse fattispecie di test – spiega il prof. Verolino – Quelli per le Facoltà a numero chiuso come Medicina, quelli di Ingegneria che se non bloccano l’accesso pongono, però, delle condizioni a chi non li supera (Ofa), e quelli di Facoltà come Giurisprudenza, puramente autovalutativi. Inoltre, verranno valutate le modalità di svolgimento degli Esami di Stato e la loro effettiva efficacia”. La questione, infatti, che vuole essere posta è: “Che senso ha far svolgere un test a degli studenti che solo un mese e mezzo prima hanno superato le prove di maturità?”. Insomma, porta ad esempio Verolino, “se un ragazzo ha raggiunto un punteggio di 14 o 15 unità alla prova di matematica per la maturità scientifica, perché dopo sole poche settimane deve rifare lo stesso test per entrare ad Ingegneria? Cosa dovrebbe essere cambiato nella sua preparazione?”. In tempi di ristrettezze economiche, questo sembra essere davvero uno spreco illogico di risorse: “Noi spendiamo circa 35 mila euro ogni anno per i quiz ad Ingegneria – aggiunge il direttore del Soft-Tel, che ha fortemente voluto questa giornata – tantissime risorse vengono messe in campo per organizzare la Maturità. Allora, o si prendono come riferimento i risultati degli Esami di Stato, o si toglie importanza a questa prova conclusiva delle superiori, come già accade negli Stati Uniti, e si dà maggiore rilievo alle selezioni per l’accesso all’Università. Oggi ci troviamo in una situazione ibrida che non assegna la giusta importanza e il corretto svolgimento a nessuna delle due prove”.
Un appuntamento importante che mette il dito in una questione che ogni anno non cessa di far nascere nuove polemiche, e grazie al quale “anche se non si avranno risposte immediate, almeno si inizierà a far luce in questa zona d’ombra che investe sia il mondo universitario che quello scolastico”. 
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