È nato una decina di anni fa il progetto Erasmus Basic JPMES (Joint Program for European Medical Students). Consente di trascorrere un semestre di studio in un’università europea aderente al consorzio. Purtroppo sono pochi gli studenti dell’Università della Campania Luigi Vanvitelli ad aver approfittato di questa opportunità. “L’adesione a questo progetto è nata in maniera, potremmo dire, casuale, dal mio incontro con una collega gastroenterologa di Nantes, la quale mi informò che ad Angers avevano intenzione di istituire un semestre di scambi internazionali per indirizzare gli studenti di Medicina alla ricerca – racconta il prof. Marco Romano, docente di Gastroenterologia – Fu attivato, quindi, questo consorzio al quale aderirono le due università francesi di Angers e di Nantes, quelle di Amsterdam, di Kruger e Timisoara della Romania, di Szeged in Ungheria e noi come unico
Ateneo italiano. Purtroppo gli altri sono partiti subito con gli scambi, mentre noi abbiamo avuto delle difficoltà. Ad Angers ho appurato che ci sono uffici dedicati agli aspetti amministrativi, ad accogliere gli studenti, a reclutare adesioni, mentre da noi è difficile anche trovare studenti che abbiano superato gli esami necessari. Ad esempio, lo scorso anno una ragazza voleva andare ad Amsterdam, ma è stata bocciata in Anatomia e non ha potuto partecipare”. La partecipazione al progetto, riservato ai ragazzi del secondo anno di Medicina, richiede il superamento degli esami di Anatomia, Fisiologia e Biochimica. Quest’anno il semestre si svolgerà nell’università francese di Angers, dove gli studenti seguiranno i corsi di Microbiologia, Immunologia/ Immunopatologia, Patologia
(Fisiopatologia), Genetica medica, Informatica e Statistica. Durante il soggiorno all’estero i giovani non solo daranno questi esami, ma soprattutto saranno indirizzati verso attività di ricerca in laboratorio o, su richiesta, di pratica con i pazienti. “Si tratta di un’esperienza molto interessante. I ragazzi sono in aula per una parte della giornata, dopodiché svolgono attività laboratoriale. Gli ultimi 50 giorni sono dedicati ad un progetto di ricerca: scrivono una piccola tesi e fanno anche una presentazione in Power Point del loro lavoro. Si tratta di un’opportunità unica”. Finora, purtroppo, sono partiti, fino ad adesso, solo tre studenti per problemi di ordine burocratico legati all’assegnazione delle borse, oltre alla difficoltà di rientrare nei parametri di esami, come anticipato dal prof. Romano. “Tutto il progetto rientra in Erasmus+, quindi i ragazzi devono presentare domanda
per Erasmus. Sappiamo che i punti vengono assegnati in base ai crediti, e gli studenti del secondo anno ne hanno certamente meno di quelli del quinto o del sesto perchè hanno meno esami, così i ragazzi di Erasmus basic non riescono mai ad entrare nella lista degli assegnatari di borse. Fino ad adesso chi è partito lo ha fatto a sue spese, anche se poi il prof. Minucci (delegato Erasmus di Ateneo) è riuscito comunque a trovare la modalità per assegnare le borse. Quest’anno spero di riuscire a far partire due ragazzi. Cercherò di chiedere ad Angers di
riservare, nell’ambito dei posti che mettono a disposizione per l’Erasmus, due per il progetto JPMES. Spero che questo faciliti le cose”. La partenza è prevista per il 4 settembre, il rientro il 18 dicembre. Per la presentazione delle domande bisogna attendere la pubblicazione del bando Erasmus.
Valentina Orellana
Ateneo italiano. Purtroppo gli altri sono partiti subito con gli scambi, mentre noi abbiamo avuto delle difficoltà. Ad Angers ho appurato che ci sono uffici dedicati agli aspetti amministrativi, ad accogliere gli studenti, a reclutare adesioni, mentre da noi è difficile anche trovare studenti che abbiano superato gli esami necessari. Ad esempio, lo scorso anno una ragazza voleva andare ad Amsterdam, ma è stata bocciata in Anatomia e non ha potuto partecipare”. La partecipazione al progetto, riservato ai ragazzi del secondo anno di Medicina, richiede il superamento degli esami di Anatomia, Fisiologia e Biochimica. Quest’anno il semestre si svolgerà nell’università francese di Angers, dove gli studenti seguiranno i corsi di Microbiologia, Immunologia/ Immunopatologia, Patologia
(Fisiopatologia), Genetica medica, Informatica e Statistica. Durante il soggiorno all’estero i giovani non solo daranno questi esami, ma soprattutto saranno indirizzati verso attività di ricerca in laboratorio o, su richiesta, di pratica con i pazienti. “Si tratta di un’esperienza molto interessante. I ragazzi sono in aula per una parte della giornata, dopodiché svolgono attività laboratoriale. Gli ultimi 50 giorni sono dedicati ad un progetto di ricerca: scrivono una piccola tesi e fanno anche una presentazione in Power Point del loro lavoro. Si tratta di un’opportunità unica”. Finora, purtroppo, sono partiti, fino ad adesso, solo tre studenti per problemi di ordine burocratico legati all’assegnazione delle borse, oltre alla difficoltà di rientrare nei parametri di esami, come anticipato dal prof. Romano. “Tutto il progetto rientra in Erasmus+, quindi i ragazzi devono presentare domanda
per Erasmus. Sappiamo che i punti vengono assegnati in base ai crediti, e gli studenti del secondo anno ne hanno certamente meno di quelli del quinto o del sesto perchè hanno meno esami, così i ragazzi di Erasmus basic non riescono mai ad entrare nella lista degli assegnatari di borse. Fino ad adesso chi è partito lo ha fatto a sue spese, anche se poi il prof. Minucci (delegato Erasmus di Ateneo) è riuscito comunque a trovare la modalità per assegnare le borse. Quest’anno spero di riuscire a far partire due ragazzi. Cercherò di chiedere ad Angers di
riservare, nell’ambito dei posti che mettono a disposizione per l’Erasmus, due per il progetto JPMES. Spero che questo faciliti le cose”. La partenza è prevista per il 4 settembre, il rientro il 18 dicembre. Per la presentazione delle domande bisogna attendere la pubblicazione del bando Erasmus.
Valentina Orellana