Architettura della Federico II propone alle matricole tre Corsi di Laurea – Scienze dell’Architettura (triennale), Architettura (quinquennale), Urbanistica (triennale) – e due differenti test d’ingresso. 150, 250 e 70: i posti, rispettivamente, disponibili. “La prova per accedere ad Architettura ed a Scienze dell’Architettura – dice la prof.ssa Daniela Lepore, che ha la delega all’orientamento e presiede il Corso di Laurea in Urbanistica – è la stessa e si svolge in contemporanea, il 6 settembre (domanda di partecipazione al concorso entro il 23 agosto sul sito www.unina.it). E’ nazionale, nel senso che tutti i candidati, in tutte le Facoltà italiane di Architettura, affrontano il medesimo test, preparato dal Ministero. Sono 80 quiz a risposta multipla. Ad ogni quesito corrispondono cinque risposte, tra le quali quella giusta. Le domande vertono su Matematica, Storia dell’Architettura, Logica, Cultura generale, disegno e rappresentazione. Il test di Urbanistica, invece, è un compito preparato localmente, dalla Facoltà. Dunque, chi lo affronta a Napoli dovrà rispondere a domande differenti da quelle, poniamo, di un suo collega di Milano. Rispetto alla prova di Architettura, quella per accedere ad Urbanistica ha meno matematica, non c’è la Storia dell’arte. In compenso, si propongono domande che definirei di educazione civica, per verificare se il candidato ha una qualche idea di come funzioni il mondo”.
Come prepararsi ai quiz? “Interrogativo che mi pongono frequentemente gli studenti, durante gli incontri in cui presento l’offerta didattica della Facoltà”, premette la prof.ssa Lepore. “Ebbene – prosegue – il corso del Softel, quello che propone la Federico II e che ha costi abbordabili, permette di esercitarsi soprattutto in relazione alle domande di Logica e di Matematica. Insomma, può servire. Utile anche esercitarsi sui quiz degli anni passati, facilmente reperibili in rete, e sui libri di test in commercio. E’ fondamentale mantenersi aggiornati sull’attualità, leggendo i quotidiani, seguendo i notiziari. Tra i quiz di cultura generale può capitare, per esempio, che si chieda chi sia il segretario della Cgil o il ministro del Lavoro e se uno risponde Sabina Guzzanti non è che ci faccia una gran figura”.
Ulteriore avvertimento a chi si prepara ai test: in caso di dubbi è meglio passare oltre, piuttosto che mettere una ics alla cieca, confidando nella buona sorte. “Le risposte errate comportano una penalizzazione. Ad Urbanistica meno 0,50 per ogni errore. Qualcosa in meno per il test di Architettura”.
Altro tema: la differenza tra gli architetti e gli urbanisti. “Questi ultimi – dice la docente – sono coloro i quali lavorano alla realizzazione dei piani, alla pianificazione. Se in possesso del titolo di cinque anni, dunque se proseguono col biennio dopo il triennio, sono abilitati a firmare un piano. Se triennalisti, possono collaborare alla redazione dello stesso. Un urbanista non può firmare un progetto. L’architetto, invece, è colui che progetta, su piccola scala, se si ferma alla triennale, anche su scala più vasta se in possesso del titolo quinquennale”.
Sbocchi lavorativi per gli urbanisti? “I laureati alla Federico II sono un centinaio e direi che ne incontro un certo numero che lavorano esattamente nel campo per il quale si sono formati. Dunque, nell’ambito della pianificazione. Proprio recentemente ho avuto contatti con una laureata assunta a tempo indeterminato nell’Ufficio di Piano della Provincia di Salerno. I più hanno invece contratti a termine oppure incarichi come esterni. Fondamentale lo stage pre laurea, che si svolge in amministrazioni pubbliche, per esempio nei Comuni. Se uno ha ben meritato ed ha fortuna, magari un contratto, sia pure a termine, salta fuori”.
Quanto agli architetti, sottolinea: “Non è facile neppure per loro. Una strategia intelligente è costituire studi multidisciplinari, con professionisti dotati di varie competenze: dall’ingegnere all’architetto, al geologo. Anche per questo dico sempre agli studenti che è importante abituarsi a lavorare insieme”.
I servizi di Architettura
sono a cura di
Fabrizio Geremicca
Come prepararsi ai quiz? “Interrogativo che mi pongono frequentemente gli studenti, durante gli incontri in cui presento l’offerta didattica della Facoltà”, premette la prof.ssa Lepore. “Ebbene – prosegue – il corso del Softel, quello che propone la Federico II e che ha costi abbordabili, permette di esercitarsi soprattutto in relazione alle domande di Logica e di Matematica. Insomma, può servire. Utile anche esercitarsi sui quiz degli anni passati, facilmente reperibili in rete, e sui libri di test in commercio. E’ fondamentale mantenersi aggiornati sull’attualità, leggendo i quotidiani, seguendo i notiziari. Tra i quiz di cultura generale può capitare, per esempio, che si chieda chi sia il segretario della Cgil o il ministro del Lavoro e se uno risponde Sabina Guzzanti non è che ci faccia una gran figura”.
Ulteriore avvertimento a chi si prepara ai test: in caso di dubbi è meglio passare oltre, piuttosto che mettere una ics alla cieca, confidando nella buona sorte. “Le risposte errate comportano una penalizzazione. Ad Urbanistica meno 0,50 per ogni errore. Qualcosa in meno per il test di Architettura”.
Altro tema: la differenza tra gli architetti e gli urbanisti. “Questi ultimi – dice la docente – sono coloro i quali lavorano alla realizzazione dei piani, alla pianificazione. Se in possesso del titolo di cinque anni, dunque se proseguono col biennio dopo il triennio, sono abilitati a firmare un piano. Se triennalisti, possono collaborare alla redazione dello stesso. Un urbanista non può firmare un progetto. L’architetto, invece, è colui che progetta, su piccola scala, se si ferma alla triennale, anche su scala più vasta se in possesso del titolo quinquennale”.
Sbocchi lavorativi per gli urbanisti? “I laureati alla Federico II sono un centinaio e direi che ne incontro un certo numero che lavorano esattamente nel campo per il quale si sono formati. Dunque, nell’ambito della pianificazione. Proprio recentemente ho avuto contatti con una laureata assunta a tempo indeterminato nell’Ufficio di Piano della Provincia di Salerno. I più hanno invece contratti a termine oppure incarichi come esterni. Fondamentale lo stage pre laurea, che si svolge in amministrazioni pubbliche, per esempio nei Comuni. Se uno ha ben meritato ed ha fortuna, magari un contratto, sia pure a termine, salta fuori”.
Quanto agli architetti, sottolinea: “Non è facile neppure per loro. Una strategia intelligente è costituire studi multidisciplinari, con professionisti dotati di varie competenze: dall’ingegnere all’architetto, al geologo. Anche per questo dico sempre agli studenti che è importante abituarsi a lavorare insieme”.
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Fabrizio Geremicca