Eugenio Mazzarella è il nuovo Preside di Lettere

È Eugenio Mazzarella il nuovo Preside di Lettere. Dopo la fumata nera dell’11 maggio, 134 preferenze (su 168 votanti) hanno condotto – lo scorso 17 maggio –  il prof. Eugenio Mazzarella dritto alla guida della Facoltà per il prossimo triennio. In totale, l’80% dei suffragi (ne bastavano appena 85), 27 schede bianche, 4 nulle e 3 preferenze ad Arturo De Vivo. Una larga maggioranza, dunque, che fuga ogni dubbio di spaccatura interna alla Facoltà. “È questa una giornata di grande unità per la nostra Facoltà – dichiara il neoeletto Preside– Ringrazio il prof. De Vivo per la sensibilità istituzionale dimostrata, propria dello stile di questa Facoltà”. “Come promesso agli studenti – prosegue – m’impegnerò sin da subito nella riorganizzazione dei Corsi di studio e, come auspicato dai colleghi, nell’apertura della Facoltà alla città”.
Un’elezione, inizialmente, dall’esito per nulla scontato, con l’altro candidato, il prof. Arturo De Vivo, che in prima tornata aveva ottenuto il 41% dei suffragi, con Mazzarella in vantaggio di  quattordici  preferenze. Poi il ritiro, così motivato: “dopo i risultati della votazione dell’11 maggio devo prendere atto che la Facoltà si è divisa in due, manifestando una preoccupante frattura. Sono sicuro di aver condotto una campagna elettorale corretta e leale; intendo perciò mantenere la linea che ho scelto fin dall’inizio e contribuire per la mia parte ad evitare ulteriori lacerazioni”. “Il rispetto dell’istituzione e dei colleghi – aggiunge il prof. De Vivo – mi induce a ritirare la mia candidatura. In coerenza con quanto ho sempre dichiarato, non aspiro a propormi alla guida di una Facoltà che si mostri profondamente divisa”.
Spaccatura che i fatti smentiscono nella tornata del 17. “Malgrado la dinamica della contrapposizione dei due candidati, c’è stata assoluta regolarità e tranquillità nelle operazioni di voto e di spoglio”, le parole del decano della Facoltà Alberto Varvaro. Il Preside uscente, Antonio Vincenzo Nazzaro: “lo svolgimento regolare della campagna elettorale, l’apprezzabile gesto del prof. De Vivo di ritirarsi dalla competizione nonostante il 41% dei suffragi nella prima convocazione, la figura accademica e professionale del prof. Mazzarella m’incoraggiano ad un’ottimistica previsione circa il futuro della nostra Facoltà. Insieme ai più sinceri rallegramenti per il felice risultato conseguito, formulo al Preside eletto i più fervidi voti augurali, perché possa governare, nel prossimo triennio, con saggezza ed equilibrio una Facoltà complessa e depositaria di una ricca tradizione culturale e scientifica quale quella di Lettere”.
 

Fumata nera alla prima votazione
181 votanti su 192 aventi diritto, per la prima votazione. Un centinaio i presenti allo spoglio. Tra gli altri il Preside Nazzaro, i professori Barbagallo, Acocella, Macry, Nunziante Cesaro, Cacciatore, Luongo, vari Presidenti di corso di laurea, gli studenti. Ha votato anche l’ex Rettore, nonché Preside a Lettere, oggi senatore della Repubblica Fulvio Tessitore con il dott. Belfiore (che porta i conti).  Prime battute dello scrutinio: si alternano le preferenze per i due candidati. Il quorum per l’elezione è 97 voti. La Commissione Elettorale coordinata dal decano prof. Alberto Varvaro, procede allo spoglio delle schede: 94 voti vanno a Mazzarella, 80 a De Vivo, 4 le bianche, 3 le nulle.
Commenti a caldo dei presenti. Il Preside Nazzaro:  “nessuna sorpresa, il testa a testa era previsto. Ed anche che il preside non sarebbe stato eletto al primo turno”. Il prof. Varvaro annuncia: “si torna al voto martedì 17”.  Qualcuno sussurra: “fumata bianca, facoltà spaccata”. Il prof. Acocella: “una buona situazione di Facoltà”. La prof.ssa Elena Scuotto, mette in agenda del futuro preside, una scottante questione: “1.400 studenti di Beni culturali attendono ancora la specialistica. È immorale non dar loro la possibilità di proseguire gli studi”. Otto su nove (uno era ammalato) gli studenti votanti. “Noi non obbediamo ad ordini superiori-politici. E’ falso. Strumentalizzazioni da ambo le parti”, “è stata una campagna molto tesa, negli ultimi giorni, che non ci è piaciuta. Brutta veramente. Peccato”, sostiene Paolo De Martino, Vice Presidente del Consiglio degli Studenti di Ateneo e studente di Lettere. “Siamo abbastanza soddisfatti del risultato. Entrambi i candidati hanno scelto di parlare prima con gli studenti”, afferma Vincenzo Capezzuto, Presidente del Consiglio degli Studenti di Facoltà. E aggiunge: “l’obiettivo prioritario: il passaggio degli esami da 4 a 6 crediti. Ed il mese di dicembre come seduta di laurea aggiuntiva”.
Il commento del candidato più votato: “è un grosso segno di partecipazione della facoltà. Al di là di come andrà”, dice Mazzarella. 
Appuntamento al 17 per la seconda tornata. E il 13 arriva la notizia: il ritiro del prof. De Vivo dalla competizione. Non c’erano più i numeri per proseguire. Determinante, nella consultazione la posizione degli storici della Facoltà, che sono andati al voto non compatti. Servizio Sociale invece ha fatto convergere i suoi voti su Mazzarella, tranne qualcuno.
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