A 15 mesi dalla scomparsa del prof. Ludovico Sorrentino, Farmacia il 3 maggio gli ha intitolato l’Aula Magna. Farmacologi, colleghi e studenti sono accorsi numerosi per commemorare uno dei padri fondatori della Facoltà. “Sorrentino è stato uno dei pilastri dell’Ateneo – afferma il Rettore Massimo Marrelli – L’affissione di una targa è un omaggio minimo per chi ha dato onore a questa Istituzione”. “Dare il nome di un grande docente all’Aula Magna ha un forte valore simbolico perché rinsalda lo spirito di appartenenza e permette di perpetuare la memoria di una persona illustre”, commenta il Presidente del Polo delle Scienze della Vita Luciano Mayol.
Ordinario di Farmacologia e Farmacognosia dal 1971, Sorrentino è stato una delle figure di primo piano prima dell’Istituto di Farmacologia della Facoltà di Medicina, poi del Dipartimento di Farmacologia Sperimentale. Al suo impegno si deve la progettazione e la costruzione della attuale sede della Facoltà. E’ stato Preside dal ‘93 al ‘96, Prorettore, più volte Direttore di Dipartimento e Presidente del Consiglio del Corso di Laurea in Farmacia. Ha ricevuto, inoltre, dal Presidente della Repubblica la medaglia d’oro ai Benemeriti della Scuola, della Cultura e dell’Arte. “Ha avuto il merito di circondarsi di persone di altissimo valore e ha fatto in modo che la Facoltà potesse crescere – afferma Mayol – Aveva capacità logico-matematiche fantastiche. In ogni occasione ci sorprendeva con giochetti matematici riuscendo a mantenere un clima particolarmente allegro”.
Ci hanno tenuto ad essere presenti due ex-Rettori che l’hanno conosciuto bene: Fulvio Tessitore e Guido Trombetti. “Era un uomo saggio ed equilibrato. Ha avuto un ruolo essenziale come Consulente alla Didattica quando ero Rettore – afferma Tessitore – Sono più volte stato suo ospite ad Ischia dove ho assaporato il suo mitico ragù di coniglio, di cui si vantava di più delle sue pubblicazioni scientifiche”. “Oltre ad essere un grande scienziato era un uomo di governo – sottolinea Trombetti – Aveva una personalità poliedrica. Ognuno di noi ricorda un episodio spiritoso ed intelligente che lo vede protagonista”.
Il Presidente della Società Italiana di Farmacologia Carlo Riccardi sottolinea che “la presenza di tanti importanti colleghi dà la misura del valore del professore e della stima che tutti nutrono per lui”. Sorrentino ha incentrato la sua ricerca soprattutto sui mediatori chimici coinvolti nell’infiammazione e sui meccanismi molecolari della attività anti-nocicettiva degli oppioidi pubblicando numerosi lavori su riviste internazionali. Tra questi va menzionato un articolo sull’azione vascolare dell’acteina pubblicato su Nature. “Sorrentino ha creato una Scuola rilevante per impegno scientifico e serietà di indirizzo”, afferma Paolo Preziosi, professore Emerito di Farmacologia della Cattolica di Roma che l’ha conosciuto nel 1956 quando entrambi frequentavano la Scuola di Farmacologia che sorgeva a S. Andrea delle Dame. Il Presidente del Ceinge Franco Salvatore è stato amico di Sorrentino sin dall’infanzia: “Ci frequentavamo perché i nostri padri erano entrambi medici. Poi ci siamo iscritti a Medicina insieme”. Ricorda commosso il suo Maestro il Preside Giuseppe Cirino: “E’ stato un professore a tutto tondo. Era amatissimo dai suoi allievi, era molto presente nelle loro vite”. Il Preside racconta che Sorrentino aveva una grande inventiva, non solo nella ricerca farmacologica: “E’ rimasto famoso il suo tubo di plexiglas per i rotoli della carta igienica. Era un collezionista, un amante della pittura napoletana, un produttore di compilation musicali, un cineamatore, un fotografo”.
“La Facoltà era la sua casa – conclude il figlio, il prof. Mario Sorrentino – Con gli allievi accademici per me è come se facessimo tutti parte di una famiglia allargata”.
Manuela Pitterà
Ordinario di Farmacologia e Farmacognosia dal 1971, Sorrentino è stato una delle figure di primo piano prima dell’Istituto di Farmacologia della Facoltà di Medicina, poi del Dipartimento di Farmacologia Sperimentale. Al suo impegno si deve la progettazione e la costruzione della attuale sede della Facoltà. E’ stato Preside dal ‘93 al ‘96, Prorettore, più volte Direttore di Dipartimento e Presidente del Consiglio del Corso di Laurea in Farmacia. Ha ricevuto, inoltre, dal Presidente della Repubblica la medaglia d’oro ai Benemeriti della Scuola, della Cultura e dell’Arte. “Ha avuto il merito di circondarsi di persone di altissimo valore e ha fatto in modo che la Facoltà potesse crescere – afferma Mayol – Aveva capacità logico-matematiche fantastiche. In ogni occasione ci sorprendeva con giochetti matematici riuscendo a mantenere un clima particolarmente allegro”.
Ci hanno tenuto ad essere presenti due ex-Rettori che l’hanno conosciuto bene: Fulvio Tessitore e Guido Trombetti. “Era un uomo saggio ed equilibrato. Ha avuto un ruolo essenziale come Consulente alla Didattica quando ero Rettore – afferma Tessitore – Sono più volte stato suo ospite ad Ischia dove ho assaporato il suo mitico ragù di coniglio, di cui si vantava di più delle sue pubblicazioni scientifiche”. “Oltre ad essere un grande scienziato era un uomo di governo – sottolinea Trombetti – Aveva una personalità poliedrica. Ognuno di noi ricorda un episodio spiritoso ed intelligente che lo vede protagonista”.
Il Presidente della Società Italiana di Farmacologia Carlo Riccardi sottolinea che “la presenza di tanti importanti colleghi dà la misura del valore del professore e della stima che tutti nutrono per lui”. Sorrentino ha incentrato la sua ricerca soprattutto sui mediatori chimici coinvolti nell’infiammazione e sui meccanismi molecolari della attività anti-nocicettiva degli oppioidi pubblicando numerosi lavori su riviste internazionali. Tra questi va menzionato un articolo sull’azione vascolare dell’acteina pubblicato su Nature. “Sorrentino ha creato una Scuola rilevante per impegno scientifico e serietà di indirizzo”, afferma Paolo Preziosi, professore Emerito di Farmacologia della Cattolica di Roma che l’ha conosciuto nel 1956 quando entrambi frequentavano la Scuola di Farmacologia che sorgeva a S. Andrea delle Dame. Il Presidente del Ceinge Franco Salvatore è stato amico di Sorrentino sin dall’infanzia: “Ci frequentavamo perché i nostri padri erano entrambi medici. Poi ci siamo iscritti a Medicina insieme”. Ricorda commosso il suo Maestro il Preside Giuseppe Cirino: “E’ stato un professore a tutto tondo. Era amatissimo dai suoi allievi, era molto presente nelle loro vite”. Il Preside racconta che Sorrentino aveva una grande inventiva, non solo nella ricerca farmacologica: “E’ rimasto famoso il suo tubo di plexiglas per i rotoli della carta igienica. Era un collezionista, un amante della pittura napoletana, un produttore di compilation musicali, un cineamatore, un fotografo”.
“La Facoltà era la sua casa – conclude il figlio, il prof. Mario Sorrentino – Con gli allievi accademici per me è come se facessimo tutti parte di una famiglia allargata”.
Manuela Pitterà