Festa d’inizio anno a Psicologia

Festa d’inizio anno accademico, un’occasione per risolvere dubbi dell’ultimo momento e accogliere gli studenti iscritti al Corso di Laurea Triennale in Scienze e Tecniche Psicologiche: queste le prerogative dell’incontro che si è svolto il 14 ottobre presso il Polo Scientifico di via Vivaldi. A fare da cornice all’evento, un’Aula Magna gremita di matricole e un corpo docente al completo, data anche la sospensione delle lezioni. “Mi complimento innanzitutto per la vostra scelta, perché la Psicologia è una delle discipline più affascinanti e non potrebbe essere altrimenti avendo come soggetto di studio la mente umana. Mi complimento anche per aver scelto il nostro Ateneo, perché dai banchi in cui sedete voi in questo momento sono venute fuori persone che hanno avuto grandi successi”, esordisce il Direttore di Dipartimento prof. Dario Grossi, che ha poi analizzato la difficile situazione in cui si trovano le nuove generazioni suggerendo una soluzione al problema: “voi giovani dovete portare la vostra rigorosa rivoluzione sociale studiando, seguendo i corsi e perseguendo degli obiettivi. L’importante è esserci sempre, comunque e dovunque”. Dopo questo preambolo, spazio alle informazioni più concrete: ad illustrare nel dettaglio l’offerta formativa il prof. Augusto Gnisci, Presidente del Corso di Laurea. Orario dei corsi e piani di studio alla mano, risulta un dato evidente: il percorso inizia subito in salita con esami quali Psicologia Generale, Psicometria, Pedagogia generale e Psicologia dello sviluppo previsti al primo anno. La prof.ssa Giovanna Nigro, Decano del Dipartimento, ha invece sdrammatizzato sulla difficile scelta operata dai presenti: “il Direttore dice che avete fatto una buona scelta, facciamo una media con quello che pensano i vostri genitori e vi iscriverete ad Economia e Commercio”. Qualche battuta finale sul regime AVA, introdotto dalla riforma Gelmini per garantire una formazione di qualità, e poi a prendere parola sono gli altri docenti presenti, ciascuno dei quali ha quindi pronunciato qualche parola sulle Magistrali previste nell’offerta didattica. Il prof. Alessandro Lo Presti, docente di Psicologia delle organizzazioni e laboratorio e di Psicologia del lavoro, descrive con questi termini la Magistrale in Psicologia dei Processi Cognitivi: “si tratta di un Corso che apre un futuro nella ricerca e permette di studiare i processi conoscitivi in maniera approfondita”. Spende qualche parola sulla Magistrale in Psicologia Applicata ai contesti istituzionali il prof. Andrea Millefiori, docente di Sociologia: “è un percorso che permette di spiegare i comportamenti rispetto alle circostanze esterne. Bisogna imparare a considerare l’individuo non prescindendo dal contesto”. La prof.ssa Carmela Guerriera, docente di Psicologia dinamica, descrive la Magistrale in Psicologia clinica come il percorso “adatto per chi intenda effettuare esercizi di diagnosi e consulenza psicologica sul paziente”, mentre al prof. Luigi Traiano spetta il compito di ricordare la possibilità di un percorso dottorale al termine di una Laurea Magistrale. Conclude l’incontro il prof. Grossi con una massima quanto mai significativa: “chi vive in prospettiva guadagna in speranza”. 
Pieni di entusiasmo, ma inevitabilmente spaventati anche per il proprio futuro, gli studenti presenti: “studiare Psicologia è il mio sogno da quando ero bambina – spiega Claudia, che ha ultimato da poco la maturità scientifica- Mi affascinano le dinamiche della psiche umana e vorrei approfondire l’aspetto clinico della questione”. Alberto non ha ancora le idee molto chiare: “sono indubbiamente interessato alla disciplina, ma mi pongo mille domande sul dopo, sul cosa possa aspettarmi da un percorso di questo tipo. Mi consola il fatto che ormai in nessun caso si possano avere delle certezze”. Dello stesso avviso la sua amica Chiara: “la mia è una scelta fatta per passione e credo che studiare qualcosa perché si nutre un reale interesse possa essere una carta in più molto importante. Dopo l’incontro di oggi ho avuto una buona impressione anche del corpo docente”. Infine Marianna, ex studentessa di liceo pedagogico: “ero indecisa tra Psicologia e Giurisprudenza, alla fine ha prevalso la passione sulla ragione. Vedremo tra qualche anno se avrò fatto la scelta giusta”.
Anna Verrillo
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