Festa grande per l’ex Preside Naso

Tra i 250 e i 300 tra docenti, ricercatori, dottori di ricerca e studenti, giovedì 27 ottobre hanno lungamente applaudito e festeggiato il Preside che li ha guidati per 6 anni, due mandati: il prof. Vincenzo Naso, serissimo, “sempre presente”, come hanno ricordato alcuni. Presente per l’occasione anche il Rettore del Federico II, prof. Guido Trombetti, “per amicizia e per stima nei confronti della Facoltà di Ingegneria”. Conferma lo stesso sentimento il Preside di Scienze, prof. Alberto Di Donato. C’erano anche il Direttore Amministrativo, dott.ssa Luigia Liguori e il vicesindaco prof. Rocco Papa, l’ex Preside Gennaro Volpicelli, il nuovo Edoardo Cosenza.
Ha aperto una poesiola in rima del prof. Giorgio Franceschetti: “siamo nella Corte del Granducato di Piazzale Tecchio……si conclude una gestione che ha fatto un successone”, etc. Quindi il saluto “corale e affettuoso” della Facoltà affidato al decano dei fisici-tecnici, il prof. Vittorio Betta: “questa Facoltà ha sempre espresso Presidi di qualità. Ognuno ha caratterizzato la Presidenza in un certo modo”. La presidenza di Naso si è contraddistinta per   “una partecipazione assidua, come non si era mai vista, se aggiungiamo  anche gli impegni di Naso al CUN. Una vita – insomma –  totalmente spesa per la Facoltà. In un momento delicato perché ha dovuto gestire l’attuazione della riforma”. “Ha aperto la Facoltà a tutti, docenti e studenti”. “Con una sintonia perfetta degli uffici della Presidenza, che hanno garantito un’efficienza di tipo sovietico. Con la prof.ssa Rita Mastrullo assurta ad un ruolo istituzionale di altissimo livello oltre che di parafulmine di molte arrabbiature del Preside. In questo momento, oggi,  ognuno di noi si sente parte della Facoltà” ed anche questo “sentirsi parte” va a merito del Preside uscente.
Il Rettore Trombetti, chiamato a sorpresa a fare un saluto, non ha mancato di pizzicare le corde che tutti avrebbero voluto sentire: “Sono qui in qualità di amico. Se c’è una persona, che in ateneo mi ha aiutato tanto in un momento difficilissimo – 4 anni di tagli economici – è stato il Preside Naso. Ha sempre sostenuto le mie azioni con un senso dell’istituzione eccezionale”. “4 anni di frequentazioni, mi hanno dimostrato che non è un caso se  Ingegneria è fra le più prestigiose Facoltà in Europa”. Chiusura con due battute: “Sarà certamente faticoso immaginare  un Senato Accademico senza Naso; ma soprattutto con Edoardo Cosenza”. Applausi. Poi un’aggiunta: ”Vista la presenza in aula di Ateneapoli, preciso che sarei andato anche nelle altre Facoltà, se mi avessero invitato”. Del resto sono già iniziate le ‘visite pastorali’ che condurranno alle elezioni del rettore del 2006.  A Medicina alla festa per Rubino pare, invece, sia arrivato in ritardo, proveniva da Roma.  
Poi Betta consegna tre regali, frutto di una colletta fra tutti i docenti: “Uno regalo è aerodinamico: un libretto sulle mongolfiere”. Ma attenzione, avverte Betta: “non significa che sei un pallone gonfiato”, ad evitare equivoci.
Ha dunque preso la parola il prof. Naso. “Dire che sono commosso è poco. Sono onorato”. Nuovo applauso. “Fare il Preside di questa Facoltà è cosa facile e così anche candidarsi”. Ricorda “l’amicizia leggendaria con il prof. Vanoli”. Ringrazia tutti per la collaborazione: “i docenti, l’ufficio di Presidenza, la guardiania, gli studenti. Tutto ciò aiuta”. “Avevo l’esperienza del Cun, è vero, ma molto ho trovato qui”. Dunque un particolare riconoscimento, quasi una medaglia: “i Presidi passano, l’ufficio di Presidenza rimane”. “Governare senza soldi non è più facile. Eppure anche sulle questioni delicate, del budget, la Facoltà si è  mossa con grande sintonia. Sempre”.
“Grazie al Direttore Amministrativo per la sua presenza. In altri periodi la presenza del Direttore non sarebbe stata immaginabile”. Stoccata al passato!  “Un grazie anche al Decano, prof. Renato Fiorenza, che ci ha onorato di essere qui stasera”. Conclude: “la mia esperienza è stata esaltante”. Dunque cita l’ex Preside Ferdinando Gasparini: “il Preside successivo è sempre migliore”. Un augurio ed un informale passaggio del testimone al neo Preside Edoardo Cosenza, anch’egli emozionato. Spumante, pasticcini, mozzarelline e dolci a volontà hanno chiuso i festeggiamenti.
Paolo Iannotti
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