Un percorso che piace e soddisfa gli studenti. Parliamo del Corso di Laurea triennale in Cultura e amministrazione dei beni culturali attivato dalla Facoltà di Lettere, che dal prossimo anno accademico completerà il suo iter di studi con la Specialistica in Organizzazione e gestione del patrimonio culturale e ambientale. “Abbiamo tutto pronto – fa sapere il presidente, la prof.ssa Giovanna Greco – nel senso che abbiamo già organizzato insegnamenti e crediti degli ultimi due anni”.
Un’attestazione di stima, quella degli studenti, confermata da una lettera giunta in redazione. “I docenti – scrive ad Ateneapoli un brillante laureato di primo livello – dovrebbero essere orgogliosi di aver messo in piedi un Corso di Laurea triennale valido e competente, sia dal punto di vista umanistico che economico”. E aggiunge: “Basti pensare ad alcuni miei colleghi che, nelle prove d’ammissione alle Specialistiche, sono riusciti a farsi strada nelle Facoltà di Economia delle Università di Bologna, Venezia e Milano (la Cattolica), gareggiano ad armi pari, o quasi, con laureati provenienti da studi economici o giuridici”.
La prof.ssa Greco gongola: “È vero, gli studenti stanno andando molto bene. Quel che più ci conforta è la partecipazione ai tirocini, da me fortemente voluti. Gli stage consentono ai ragazzi di avere un primo contatto col mondo del lavoro e, anche se ancora in forma precaria, cominciano a lavorare: abbiamo, infatti, studenti che operano come guide al museo di Capodimonte, altri che stanno muovendo i primi passi a Scampia”.
Unica nel panorama accademico italiano, eccezion fatta per gli atenei di Bologna e Venezia che hanno attivato percorsi simili, la Specialistica in Organizzazione e gestione del patrimonio culturale e ambientale – che partirà il prossimo anno accademico – dà poi valore aggiunto ad un Corso che già procede a gonfie vele.
Un neo, tuttavia, c’è, ed è il calo di immatricolazioni al CdL triennale registratosi quest’anno. Colpa, ammette la prof.ssa Greco, “del numero chiuso appena introdotto”. E, anche se non lo dice, parte di responsabilità è da attribuire alla mancata partenza del biennio di specializzazione. Dal 2006, comunque, i corsi di primo e secondo livello andranno a regime, il che fa ben sperare per il futuro.
Un’attestazione di stima, quella degli studenti, confermata da una lettera giunta in redazione. “I docenti – scrive ad Ateneapoli un brillante laureato di primo livello – dovrebbero essere orgogliosi di aver messo in piedi un Corso di Laurea triennale valido e competente, sia dal punto di vista umanistico che economico”. E aggiunge: “Basti pensare ad alcuni miei colleghi che, nelle prove d’ammissione alle Specialistiche, sono riusciti a farsi strada nelle Facoltà di Economia delle Università di Bologna, Venezia e Milano (la Cattolica), gareggiano ad armi pari, o quasi, con laureati provenienti da studi economici o giuridici”.
La prof.ssa Greco gongola: “È vero, gli studenti stanno andando molto bene. Quel che più ci conforta è la partecipazione ai tirocini, da me fortemente voluti. Gli stage consentono ai ragazzi di avere un primo contatto col mondo del lavoro e, anche se ancora in forma precaria, cominciano a lavorare: abbiamo, infatti, studenti che operano come guide al museo di Capodimonte, altri che stanno muovendo i primi passi a Scampia”.
Unica nel panorama accademico italiano, eccezion fatta per gli atenei di Bologna e Venezia che hanno attivato percorsi simili, la Specialistica in Organizzazione e gestione del patrimonio culturale e ambientale – che partirà il prossimo anno accademico – dà poi valore aggiunto ad un Corso che già procede a gonfie vele.
Un neo, tuttavia, c’è, ed è il calo di immatricolazioni al CdL triennale registratosi quest’anno. Colpa, ammette la prof.ssa Greco, “del numero chiuso appena introdotto”. E, anche se non lo dice, parte di responsabilità è da attribuire alla mancata partenza del biennio di specializzazione. Dal 2006, comunque, i corsi di primo e secondo livello andranno a regime, il che fa ben sperare per il futuro.