Francesca: da Caserta a Napoli per studio e karate

Da Marcianise all’area nord di Napoli, passando per il centro storico partenopeo. Ha una geografia  ampia ed estenuante la quotidianità di Francesca Mangiacapra. Nata e cresciuta in provincia di Caserta, da studentessa universitaria si sposta ogni giorno a Napoli per seguire i corsi di Scienze Motorie
all’Università Parthenope. Il tardo pomeriggio, poi, parte in direzione Piscinola, sede dell’Universal center, palestra dove indossa i panni da karateka. Francesca, venti anni, è uno dei volti nuovi del Centro Universitario Sportivo napoletano. È stata scelta per partecipare ai Campionati Nazionali Universitari 2017 (CNU), manifestazione alla quale arriva da detentrice dell’oro conquistato l’anno scorso a Modena quando militava tra le fila del CUS Caserta perché: “ero iscritta a Scienze biologiche alla Seconda Università (oggi Università della Campania Luigi Vanvitelli). Poi ho deciso di cambiare perché non mi sentivo totalmente soddisfatta. La mia vera passione è lo sport, che si avvicina tanto alle mie ambizioni future. Mi piacerebbe diventare
istruttrice per bambini”. Al CUS casertano “mi sono trovata molto bene, sentendomi a casa. Ma anche la prima esperienza con Napoli è stata positiva”. Proprio a Modena, agli scorsi CNU, il primo incontro con il Maestro di karate del CUS Napoli Salvatore Tamburro: “ci siamo presentati e lui mi ha fatto i complimenti”. Ai suoi ordini, adesso, si allena spesso con “esercizi di interazione, ovvero scambi di tecniche tra due persone con attacco e risposta”. Appartiene alla categoria seniores Kumité -55 kg: “bisogna essere agili e reattivi. Ogni giorno per un’oretta mi alleno per questo con la scaletta, che aiuta a far crescere la rapidità di gambe e piedi”. In vita indossa la cintura nera, approdo di un lungo percorso: “la mia prima palestra è stata la Dinamyc Club di Marcianise, dove abito. Poi, dopo qualche anno, sono passata alla Universal Center di Piscinola, a Napoli”. Tra impegni e spostamenti, le ventiquattro ore rischiano di non bastare: “lo sport praticato a livello agonistico toglie tanto tempo per amicizie e uscite. Sono in palestra tutti i pomeriggi e il fine settimana
è dedicato alle gare. Per me non è un problema, perché amo ciò che faccio”. Non a caso ha alle spalle quasi dieci anni di esperienza: “ho iniziato questo sport a dodici anni per seguire mio cugino. Poi, come spesso accade, lui ha lasciato per dedicarsi al calcio e io ho proseguito, coinvolgendo anche mia sorella più piccola”. Per la “gioia” della famiglia: “mamma era poco contenta, aveva paura ci si potesse far male. Col tempo lei e papà si sono appassionati e ci seguono nelle trasferte”. Lo sport le ha dato “sicurezza. Lo stare insieme agli altri e le tante trasferte in gruppo mi hanno dato la possibilità di aprirmi e di combattere la timidezza. Inoltre, il karate insegna la disciplina, il rispetto delle regole e degli altri”. All’estero una soddisfazione che ricorda con piacere: “l’anno scorso venivo da un periodo difficile per motivi familiari. Decisi di partecipare agli Open d’Austria nonostante non fossi riuscita ad allenarmi nella maniera giusta”. Risultato? “Sono arrivata seconda, un bel risultato visto che era la mia prima gara fuori dall’Italia. Ringrazio il mio attuale Maestro Ciro Di Francesco. È grazie a lui che sono riuscita ad arrivare a questo livello e sono convinta di poter migliorare ancora”.
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