Gli innesti, per ora, sono due. Forze fresche per ringiovanire la rosa, per ricompattarsi dopo gli ultimi risultati negativi, culminati nell’eliminazione ai preliminari per i Campionati Nazionali Universitari, per rimescolare le carte. Cercava e cerca ancora talenti la squadra di Calcio a 5 del Cus. Per qualche allenamento, aspiranti calciatori si sono esibiti palla al piede sotto gli occhi vigili dell’allenatore Marco Russo. Indosserà la casacca partenopea Giuseppe Carnovale, ventiduenne iscritto al quarto anno di Medicina e Chirurgia all’Università della Campania Luigi Vanvitelli: “il Mister è stato chiaro. Cerca un gruppo da cui ripartire con basi solide. Ci mette l’anima e pretende impegno e serietà”. Ha familiarità con via Campegna: “ho frequentato il CUS fin da piccolo grazie agli stage estivi. Quest’anno mi sono iscritto a nuoto per fare un po’ di attività fisica. Una sera mi sono ritrovato a vedere un allenamento
della squadra di Calcio a 5, scoprendo della possibilità delle selezioni e ho deciso di partecipare”. Il calcio “mi ha sempre affascinato
anche se non ho mai giocato a livello professionistico. È diverso dalla partitella tra amici”. Primi insegnamenti: “l’allenatore ci ha spiegato che bisogna sempre giocare per la squadra e tenere la posizione. Già lì ho capito di trovarmi in una squadra vera e propria. Gli allenamenti sono stati abbastanza duri. Devo entrare nell’ottica che il calcio è uno sport di ragionamento”. Ottanta chili distribuiti in un metro e ottantacinque di altezza. Fisico da corazziere, Giuseppe è pronto a difendere la propria porta: “mi reputo un difensore centrale ma non decido io. Credo di poter dare tecnicamente un contributo. Fisicamente, grazie al nuoto, sto bene”. Sui compagni: “sono divertentissimi e bravi”. Il suo preferito: “Giacalone. È fantastico. Controlla palla e comanda la difesa alla grande”. Programmare lo studio diventa fondamentale per rispettare il nuovo impegno: “voglio conciliare sport e studio”. Basta organizzarsi per mantenere i risultati conquistati finora: “ho la media del 27. Gli esami, finora, sono stati scorrevoli. Adesso ci sono i grandi scogli Anatomia Patologica e Farmacologia, ma si va avanti”. L’altro volto nuovo sul rettangolo verde risponde al nome di Bruno Milone, studente al secondo anno di Ingegneria
dell’automazione alla Federico II che al CUS si è dedicato al basket e al nuoto: “Il Mister mi è sembrato molto deciso. So che non vengono da un periodo fortunato, ma li ho visti determinati nel ripartire”. Aspirazioni personali: “migliorare tecnicamente. Il Mister mi ha detto che le qualità ci sono, così come i margini di miglioramento. Spero di crescere”. Non ancora chiara la posizione in campo: “in passato ho giocato prevalentemente in difesa, ma sono stato provato in attacco. Dobbiamo ancora decidere”. Sul doppio impegno che lo aspetta: “sono un po’ indietro con gli esami. Lo studio ad Ingegneria richiede molto tempo, ma gli allenamenti serali non dovrebbero creare problemi”.
della squadra di Calcio a 5, scoprendo della possibilità delle selezioni e ho deciso di partecipare”. Il calcio “mi ha sempre affascinato
anche se non ho mai giocato a livello professionistico. È diverso dalla partitella tra amici”. Primi insegnamenti: “l’allenatore ci ha spiegato che bisogna sempre giocare per la squadra e tenere la posizione. Già lì ho capito di trovarmi in una squadra vera e propria. Gli allenamenti sono stati abbastanza duri. Devo entrare nell’ottica che il calcio è uno sport di ragionamento”. Ottanta chili distribuiti in un metro e ottantacinque di altezza. Fisico da corazziere, Giuseppe è pronto a difendere la propria porta: “mi reputo un difensore centrale ma non decido io. Credo di poter dare tecnicamente un contributo. Fisicamente, grazie al nuoto, sto bene”. Sui compagni: “sono divertentissimi e bravi”. Il suo preferito: “Giacalone. È fantastico. Controlla palla e comanda la difesa alla grande”. Programmare lo studio diventa fondamentale per rispettare il nuovo impegno: “voglio conciliare sport e studio”. Basta organizzarsi per mantenere i risultati conquistati finora: “ho la media del 27. Gli esami, finora, sono stati scorrevoli. Adesso ci sono i grandi scogli Anatomia Patologica e Farmacologia, ma si va avanti”. L’altro volto nuovo sul rettangolo verde risponde al nome di Bruno Milone, studente al secondo anno di Ingegneria
dell’automazione alla Federico II che al CUS si è dedicato al basket e al nuoto: “Il Mister mi è sembrato molto deciso. So che non vengono da un periodo fortunato, ma li ho visti determinati nel ripartire”. Aspirazioni personali: “migliorare tecnicamente. Il Mister mi ha detto che le qualità ci sono, così come i margini di miglioramento. Spero di crescere”. Non ancora chiara la posizione in campo: “in passato ho giocato prevalentemente in difesa, ma sono stato provato in attacco. Dobbiamo ancora decidere”. Sul doppio impegno che lo aspetta: “sono un po’ indietro con gli esami. Lo studio ad Ingegneria richiede molto tempo, ma gli allenamenti serali non dovrebbero creare problemi”.