“Ad ottobre ci lanceremo in una nuova avventura – afferma il prof. Gaetano Irace, Direttore del Dipartimento di Biochimica, Biofisica e Patologia generale – Cambia tutto perché i nuovi Dipartimenti dovranno avere un ruolo più attivo nella programmazione didattica e nelle richieste di reclutamento dei ricercatori”. Irace, ordinario di Fisiologia, già direttore del Dipartimento di Biochimica e Biofisica, è il decano dei Direttori dei neo-Dipartimenti, è stato Presidente della Società Italiana di Biofisica. “Il nuovo Dipartimento rappresenta l’area scientifica più produttiva nelle materie pre-cliniche, in grado di attirare consistenti risorse economiche e di essere valutato bene all’interno dell’Ateneo. Dunque, continueremo la strada fin qui intrapresa”. Cambia anche la politica dei finanziamenti, anche se “non temiamo il nuovo sistema di valutazione della produzione scientifica. Finora, abbiamo lavorato bene grazie al contributo di progetti europei, regionali e dell’Airc (Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro). Adesso, immagino che dovremo escogitare qualcosa di nuovo attraverso le attività conto terzi”. Secondo il docente, ad oggi “nessuno dei Dipartimenti ha le potenzialità per far fronte agli insegnamenti di tutti i Corsi di Laurea. Dunque, si avverte la necessità di attivare una Scuola di Medicina per raccordare le attività didattiche e quelle assistenziali”. Due le principali incognite della nuova avventura: la mancanza di fondi destinati alla ricerca e l’assoluta incertezza per i giovani laureati che avrebbero intenzione di lavorare in ambito accademico. “Purtroppo le risorse per la ricerca si assottigliano sempre più, basti pensare che la Regione non ha ancora finanziato nessuno dei progetti del 2007. E’ una problematica che non può essere sottovalutata – conclude il docente – L’altro nodo riguarda i nostri laureati. A differenza della Federico II, la Sun non ha ancora avviato alcun processo di reclutamento per i ricercatori a tempo determinato né per professori associati”.
