A Scienze dell’Architettura il 2014 è iniziato con una novità: un tirocinio formativo intra moenia (si svolge all’università e non in enti od aziende esterne) finalizzato a sperimentare l’approfondimento in ambito tecnico e giuridico degli aspetti sui quali i laureati opereranno dopo la formazione universitaria: richieste di autorizzazioni, sicurezza nei cantieri, gare di appalto. “Partiamo da un progetto approvato e, a ritroso, con l’assistenza di ingegneri ed architetti che collaborano, esaminiamo tutto quello che sta dietro il progetto stesso”, sottolinea la professoressa Carmen Cioffi. “Dunque”, prosegue la docente di Pianificazione territoriale, la quale è anche responsabile della formazione nel Centro di ricerca di Ateneo Lupt, “le autorizzazioni, i bandi, le pratiche. Con questa simulazione puntiamo a mettere gli studenti a contatto con attività e problematiche che al momento non sono presenti nel normale percorso curriculare”. Il tirocinio formativo intra moenia comincerà ad inizio febbraio ed è riservato agli studenti del terzo anno del Corso di Laurea. Dice la professoressa Cioffi: “I tirocinanti che vanno in strutture esterne – Soprintendenza, enti pubblici, studi privati – affrontano vari aspetti dell’iter di un progetto, sotto il profilo amministrativo. Li affrontano, però, in maniera spesso frammentaria. Ci siamo posti il problema di consentire loro di guardare alla complessità, all’intero svolgimento delle procedure. In maniera non teorica, o almeno non solo teorica, ma attraverso lo studio di casi concreti e l’assistenza di professionisti concretamente impegnati nell’attività lavorativa”.
Il tirocinio è riservato ad un numero massimo di trenta studenti e garantisce tre crediti formativi. Settantacinque le ore previste dal 3 febbraio al 6 marzo. Si svolge nei giorni dispari, per 15 ore settimanali, in un’aula di laboratorio della sede dello Spirito Santo.
“I tirocinanti”, prosegue la professoressa Cioffi, “si confronteranno, per esempio, con le gare di appalto e con la richiesta di permesso a costruire. Sperimenteranno nella pratica quale differenza corra tra una dichiarazione di inizio attività ed una Segnalazione certificata di inizio attività (Scia)”. Alcune delle ore di tirocinio saranno destinate ad approfondire tutto quel che concerne la sicurezza sul lavoro, per esempio come si fa un piano operativo di sicurezza.
“Ci si occuperà”, anticipa la docente, “anche degli appalti nelle opere pubbliche. Dunque, attraverso la pratica e le testimonianze dei professionisti che abbiamo coinvolto nel tirocinio, ragazze e ragazzi simuleranno le diverse fasi: il bando, la nomina del responsabile unico del procedimento, l’aggiudicazione della gara, solo per citare alcuni esempi”. Parte del tirocinio sarà dedicato alle visite in cantiere. “L’iniziativa che abbiamo adottato”, conclude la professoressa Cioffi, “nasce anche dall’esigenza di rispondere ad un importante cambiamento normativo. La nuova legge sui tirocini formativi prevede che negli studi privati i tirocinanti debbano ricevere un compenso, per quanto minimo. Normativa giusta, in linea di principio, ma che, specie in questi tempi di crisi, rischia di azzerare, o quasi, la disponibilità da parte degli studi privati ad ospitare i ragazzi in formazione all’università. Il tirocinio intra moenia, ci auguriamo, possa ovviare anche a questo problema. È una sperimentazione che confidiamo possa andare a buon fine. In prospettiva, contiamo di ripeterla e di arricchirla, per esempio con una parte dedicata alle procedure per accedere ai finanziamenti previsti per le opere pubbliche”.
Fa. Ge.
Il tirocinio è riservato ad un numero massimo di trenta studenti e garantisce tre crediti formativi. Settantacinque le ore previste dal 3 febbraio al 6 marzo. Si svolge nei giorni dispari, per 15 ore settimanali, in un’aula di laboratorio della sede dello Spirito Santo.
“I tirocinanti”, prosegue la professoressa Cioffi, “si confronteranno, per esempio, con le gare di appalto e con la richiesta di permesso a costruire. Sperimenteranno nella pratica quale differenza corra tra una dichiarazione di inizio attività ed una Segnalazione certificata di inizio attività (Scia)”. Alcune delle ore di tirocinio saranno destinate ad approfondire tutto quel che concerne la sicurezza sul lavoro, per esempio come si fa un piano operativo di sicurezza.
“Ci si occuperà”, anticipa la docente, “anche degli appalti nelle opere pubbliche. Dunque, attraverso la pratica e le testimonianze dei professionisti che abbiamo coinvolto nel tirocinio, ragazze e ragazzi simuleranno le diverse fasi: il bando, la nomina del responsabile unico del procedimento, l’aggiudicazione della gara, solo per citare alcuni esempi”. Parte del tirocinio sarà dedicato alle visite in cantiere. “L’iniziativa che abbiamo adottato”, conclude la professoressa Cioffi, “nasce anche dall’esigenza di rispondere ad un importante cambiamento normativo. La nuova legge sui tirocini formativi prevede che negli studi privati i tirocinanti debbano ricevere un compenso, per quanto minimo. Normativa giusta, in linea di principio, ma che, specie in questi tempi di crisi, rischia di azzerare, o quasi, la disponibilità da parte degli studi privati ad ospitare i ragazzi in formazione all’università. Il tirocinio intra moenia, ci auguriamo, possa ovviare anche a questo problema. È una sperimentazione che confidiamo possa andare a buon fine. In prospettiva, contiamo di ripeterla e di arricchirla, per esempio con una parte dedicata alle procedure per accedere ai finanziamenti previsti per le opere pubbliche”.
Fa. Ge.