Hanno seguito un ciclo seminariale (dodici incontri) e svolto diverse visite in cantiere (dalle stazioni della Linea 1 della Metropolitana di Piazza Garibaldi e di Piazza Municipio, al complesso di via Brin 69, da Scampia al Rione Terra a Pozzuoli, dal porto turistico di Vigliena alla Chiesa di S. Aniello a Caponapoli). Il corso ‘Dall’idea alla costruzione’, iniziativa nata dall’accordo del 2011 tra l’Associazione Costruttori Edili della Provincia di Napoli (Acen), l’Associazione per la Formazione Manageriale Edilizia e la Federico II, ha rappresentato per 80 studenti dei Corsi di Studio in Ingegneria Edile-Architettura, Ingegneria Edile ed Architettura, un’importante occasione per dare una sbirciatina a quella che è la realtà dell’edilizia nel territorio campano.
Grazie all’intervento in aula di progettisti, direttori dei lavori e imprese esecutrici, si sono affrontati i problemi pratici legati alla messa in opera di cantieri, con l’accompagnamento dei tutor, i professori Fabrizio Leccisi e Andrea Prota di Ingegneria e Antonella Di Luggo e Renata Picone di Architettura. Il percorso si è chiuso lo scorso maggio ma a dicembre è arrivata una gradita sorpresa per quattro studenti: un premio dall’Acen e dall’Ateneo, del valore di 500 euro, per l’assiduità e la qualità del lavoro svolto. “È stato davvero un bel regalo di Natale”, commenta Rosa Morosini, studentessa di Ingegneria Edile, nella rosa dei premiati con Letizia Nazarena di Ingegneria Edile-Architettura e due gruppi di studio di Architettura, composti, rispettivamente, da Concetta Maisto, Rosa Massimino e Gerardo Policano e da Roberta Cerbone, Valerio Flavio De Stefano e Gabriella Di Dato. “Quando ho deciso di partecipare a questo seminario – racconta Morosini – devo dire che non me l’aspettavo fosse strutturato così. Ero soprattutto interessata ai 3 crediti per le attività di tirocinio, e non pensavo si rivelasse un’esperienza così stimolante. Sono ormai alla fine del mio percorso di studio – mancano solo pochi giorni al conseguimento della Laurea Magistrale – e nei miei cinque anni di università non mi è mai capitato di trovare nulla di simile”. Sono state affrontate diverse problematiche legate al concepire, sviluppare e mettere in pratica un’idea, tenendo conto delle specificità del nostro territorio. “Il mio elaborato finale riguardava le gare d’appalto e i problemi legati alla loro aggiudicazione in Campania – spiega la giovane laureanda – Ma questa è solo una delle tematiche legate alle realizzazione di un cantiere che abbiamo affrontato. Ad esempio, tra i vari seminari e visite guidate, quello che mi ha colpito particolarmente è stato sulla Metropolitana di Napoli, sui problemi legati ai ritrovamenti nel sottosuolo. Un cantiere, tra l’altro, che non avrei mai sognato di poter visitare!”. L’assidua presenza, senza mai mancare agli appuntamenti, è stata, quindi, il frutto del grande entusiasmo che ha suscitato l’iniziativa: “organizzata molto bene. Anche se gli incontri potevano durare 4 o 5 ore non ci si annoiava. Le lezioni sono sempre state molto vivaci e tutti abbiamo sempre posto domande. Inoltre, il materiale usato in aula dal relatore ci veniva poi consegnato per ripetere, cosicché non dovevamo prendere appunti e potevamo seguire con più partecipazione”. La ciliegina sulla torta è arrivata con la comunicazione della premiazione, che si è tenuta il 20 dicembre durante la cerimonia degli auguri di Natale dell’Acen: “Noi non sapevamo assolutamente di questo premio! La cosa mi è stata comunicata solo pochi giorni prima. Sapevo di un attestato di frequenza, che sarebbe stato consegnato a tutti, ed era molto utile per arricchire il curriculum, ma non immaginavo di un premio in denaro e di un riconoscimento consegnato durante una così bella cerimonia! Partecipare alla festa di Natale organizzata dall’Acen, una vera serata di gala, è stato bellissimo, ed è stata anche un’ulteriore occasione per poter incontrare le aziende”. L’augurio di Morosini è che l’esperienza possa replicarsi per altri studenti “perché, soprattutto per chi frequenta gli ultimi anni di corso, può essere un momento di arricchimento che va oltre la didattica in aula e proietta in quello che potrà essere il futuro lavorativo”.
Valentina Orellana
Grazie all’intervento in aula di progettisti, direttori dei lavori e imprese esecutrici, si sono affrontati i problemi pratici legati alla messa in opera di cantieri, con l’accompagnamento dei tutor, i professori Fabrizio Leccisi e Andrea Prota di Ingegneria e Antonella Di Luggo e Renata Picone di Architettura. Il percorso si è chiuso lo scorso maggio ma a dicembre è arrivata una gradita sorpresa per quattro studenti: un premio dall’Acen e dall’Ateneo, del valore di 500 euro, per l’assiduità e la qualità del lavoro svolto. “È stato davvero un bel regalo di Natale”, commenta Rosa Morosini, studentessa di Ingegneria Edile, nella rosa dei premiati con Letizia Nazarena di Ingegneria Edile-Architettura e due gruppi di studio di Architettura, composti, rispettivamente, da Concetta Maisto, Rosa Massimino e Gerardo Policano e da Roberta Cerbone, Valerio Flavio De Stefano e Gabriella Di Dato. “Quando ho deciso di partecipare a questo seminario – racconta Morosini – devo dire che non me l’aspettavo fosse strutturato così. Ero soprattutto interessata ai 3 crediti per le attività di tirocinio, e non pensavo si rivelasse un’esperienza così stimolante. Sono ormai alla fine del mio percorso di studio – mancano solo pochi giorni al conseguimento della Laurea Magistrale – e nei miei cinque anni di università non mi è mai capitato di trovare nulla di simile”. Sono state affrontate diverse problematiche legate al concepire, sviluppare e mettere in pratica un’idea, tenendo conto delle specificità del nostro territorio. “Il mio elaborato finale riguardava le gare d’appalto e i problemi legati alla loro aggiudicazione in Campania – spiega la giovane laureanda – Ma questa è solo una delle tematiche legate alle realizzazione di un cantiere che abbiamo affrontato. Ad esempio, tra i vari seminari e visite guidate, quello che mi ha colpito particolarmente è stato sulla Metropolitana di Napoli, sui problemi legati ai ritrovamenti nel sottosuolo. Un cantiere, tra l’altro, che non avrei mai sognato di poter visitare!”. L’assidua presenza, senza mai mancare agli appuntamenti, è stata, quindi, il frutto del grande entusiasmo che ha suscitato l’iniziativa: “organizzata molto bene. Anche se gli incontri potevano durare 4 o 5 ore non ci si annoiava. Le lezioni sono sempre state molto vivaci e tutti abbiamo sempre posto domande. Inoltre, il materiale usato in aula dal relatore ci veniva poi consegnato per ripetere, cosicché non dovevamo prendere appunti e potevamo seguire con più partecipazione”. La ciliegina sulla torta è arrivata con la comunicazione della premiazione, che si è tenuta il 20 dicembre durante la cerimonia degli auguri di Natale dell’Acen: “Noi non sapevamo assolutamente di questo premio! La cosa mi è stata comunicata solo pochi giorni prima. Sapevo di un attestato di frequenza, che sarebbe stato consegnato a tutti, ed era molto utile per arricchire il curriculum, ma non immaginavo di un premio in denaro e di un riconoscimento consegnato durante una così bella cerimonia! Partecipare alla festa di Natale organizzata dall’Acen, una vera serata di gala, è stato bellissimo, ed è stata anche un’ulteriore occasione per poter incontrare le aziende”. L’augurio di Morosini è che l’esperienza possa replicarsi per altri studenti “perché, soprattutto per chi frequenta gli ultimi anni di corso, può essere un momento di arricchimento che va oltre la didattica in aula e proietta in quello che potrà essere il futuro lavorativo”.
Valentina Orellana