Giurisprudenza nell’ex Ospedale Militare

Il complesso conventuale della Santissima Trinità delle Monache, conosciuto dai più come ex Ospedale Militare, si prepara a diventare la nuova sede della Facoltà di Giurisprudenza dell’Università Suor Orsola. Lo scorso 23 marzo è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il bando per i lavori di ristrutturazione, che scadrà il 2 maggio. In due anni dovrà essere realizzato un vero e proprio campus universitario con aule, uffici, spazi comuni, bar, biblioteca. I 7.000 metri quadri di superficie del complesso conventuale destinati al Suor Orsola saranno sufficienti a ospitare strutture in grado di soddisfare le esigenze di una platea di studenti più numerosa di quella attuale. E’ previsto infatti un ampliamento del numero di posti disponibili al Corso di Laurea in Giurisprudenza, che da 150 potrebbe passare a 200 o a 250. Non di più, perché la politica culturale della Facoltà resterà la stessa, come sottolinea il  Preside, prof. Franco Fichera. “Avremo una elevata disponibilità di aule”, dice, “ma il numero degli studenti resterà contenuto, per consentirci di continuare ad avere un contatto diretto con loro attraverso la frequenza quotidiana. La nuova sede ci consentirà di sviluppare ancora meglio le attività didattiche e di realizzare pienamente il disegno avviato cinque anni fa. Ci saranno più elementi di vita in comune tra studenti e docenti, con la possibilità di restare all’università tutto il giorno anche per leggere e studiare, e di trascorrere del tempo nel grande parco verde del complesso”. 
Anche nella attuale sede di Santa Lucia al Monte, però, non è che i ragazzi se la passino male. Usufruiscono di strutture restaurate recentemente e godono di uno dei più bei panorami di Napoli. “Santa Lucia al Monte diventerà sede delle attività post-lauream. Presso la Santissima Trinità delle Monache, invece, si terranno le lezioni del corso di laurea quinquennale. Il cambiamento di sede, che abbiamo programmato per l’anno accademico 2011/2012, coinciderà con alcune innovazioni nella didattica. I primi tre anni del corso continueranno ad essere di base, mentre per gli ultimi due sarà introdotto un indirizzo dell’impresa, che si affiancherà all’indirizzo forense e a quello amministrativo”. La nuova sede avrà aule informatiche coperte da rete wireless e una grande biblioteca giuridica, attualmente situata nel complesso di Santa Caterina da Siena. “Tutta l’area giuridica della biblioteca di Santa Caterina passerà da noi”, spiega il prof. Fichera, “verrà collocata nella chiesa, che sarà restaurata secondo le direttive della Sovrintendenza ai Beni Culturali. Alla fine dell’800 il campanile crollò, e da allora la chiesa è abbandonata e esposta alle intemperie. La recupereremo e in parte custodirà il nostro patrimonio librario”. Si comprende bene che l’intera operazione rappresenta molto di più che un cambiamento di sede per la Facoltà di Giurisprudenza. Il restauro, il recupero e la valorizzazione dell’ex Ospedale Militare hanno un significato importante per la città. 
Fin dall’inizio il progetto della nuova Facoltà giuridica aveva tra i suoi obiettivi quello di arricchire l’orizzonte della formazione giuridica napoletana e di creare un percorso di qualità caratterizzato da momenti culturali rivolti non solo agli studenti, ma anche agli studiosi e alla cittadinanza, come i cicli di lezioni magistrali o gli incontri denominati Cinema Letteratura Diritto. Giurisprudenza Suor Orsola ha significato, parallelamente, il recupero di edifici di grande valore architettonico, come quello di Santa Lucia al Monte e, adesso, quello della Santissima Trinità delle Monache. “La sede nei Quartieri Spagnoli”, dice il Preside, “vuole contribuire anche alla riabilitazione del centro storico. La Facoltà si inserisce in questa area immettendovi un flusso di persone che dovrebbe caratterizzare un centro universitario. Interveniamo nella parte più delicata e disastrata della città con un progetto culturale molto forte, in cui le istituzioni credono. Il Comune di Napoli, la Regione e il Demanio ci hanno dato una grossa mano. Il Rettore, durante un incontro, ha constatato che il nostro interesse è assolutamente omogeneo rispetto a quello della Municipalità. La Facoltà non si chiuderà in se stessa, ma vivrà nel contesto del centro storico e proverà a trasformarlo positivamente”. 
Sara Pepe
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