Gli studenti: al primo anno c’è da penare per Diritto Pubblico

Giovane, ricca di stimoli e molto tecnologica: Giurisprudenza piace ai suoi studenti. “Il numero limitato di iscritti – dice Gianmarco Scioscia, rappresentante degli studenti – fa di questo Corso di Laurea una piccola cittadina. Le strutture sono nuove, capienti e comode. Da noi è difficile trovare ragazzi seduti per terra nell’intento di seguire le lezioni. Inoltre l’ambiente è protetto e sicuro. Gli uscieri controllano gli ingressi, diventa impossibile entrare in questi luoghi senza essere riconosciuto”. Sul piano didattico: “I professori sono eccellenti, tutti giovani ed ottimi giuristi. Siamo in pochi, quindi si è seguiti personalmente. Si ha un rapporto umano e di dialogo con tutti”. Clima familiare che però non deve trarre in inganno. “Il piano di studi – spiega lo studente – è molto articolato. Vi sono esami di Economia tosti per i quali la mole di studio è davvero imbarazzante. Oltre al diritto, chi si iscrive da noi, deve sapere che c’è una forte componente economica”. Poi: “L’esame di lingua inglese non è una semplice idoneità. Stiamo parlando di una disciplina da 9 crediti, che attribuisce anche un voto”. Nota dolente: i parcheggi dell’Università. “Purtroppo non sono ancora pronti e in zona trovare un posto auto è davvero difficile. Per chi arriva a Napoli con la macchina, ogni volta è davvero un’odissea parcheggiare”. Gli esami: “al primo anno, Diritto Pubblico è piuttosto ostico. Non sempre si riesce a superare l’orale al primo colpo. La materia è propedeutica, dunque, se non si sostiene l’esame, al secondo anno sono bloccati ben 4 insegnamenti. Praticamente una parte di percorso dipende dall’esito di questa disciplina”. Lo studente, che ha vissuto le varie fasi della ex Facoltà – era prima a Nola, poi si è dovuto trasferire a Napoli – raccomanda la scelta: “a chi è veramente motivato e ha una predilezione per le materie economico-giuridiche. Se tornassi indietro rifarei le stesse scelte. Qui ho trovato una famiglia allargata, che mi ha supportato anche nei momenti difficili che capitano ad ogni studente”. Esperienza positiva anche per Nicola D’Ambrosio: “La scelta della Parthenope è avvenuta quasi d’istinto – racconta lo studente al IV anno – Avevo voglia di restare sul territorio, in una realtà tranquilla, dove non occorre scalpitare per farsi notare”. Punti di forza: “L’aggregazione del corpo studentesco, ci conosciamo un po’ tutti e questo ci aiuta”. Esame più tosto? “Al primo anno Diritto Pubblico, lungo, difficile e, soprattutto, propedeutico. La disciplina che però personalmente mi ha sfiancato di più è stata Diritto Commerciale. La commissione d’esame era molto attenta ed esigente. Per non parlare del programma chilometrico…”. A distanza di quattro anni: “Confermerei la scelta. Questo percorso mi ha regalato nuove emozioni e tante amicizie. Il rapporto diretto con i docenti mi ha permesso di conoscere persone preparate e giuste”. Per Luigi Spinosa, il primo anno si affronta: “Facendo amicizia. Per ambientarsi in un luogo che non si conosce, un ambiente comunque estraneo, c’è bisogno di qualcuno di cui fidarsi. Debbo dire, però, che l’accoglienza ricevuta alla Parthenope è stata superiore alle mie aspettative. Ho trovato ospitalità e gentilezza, non solo nei colleghi più grandi, ma anche nel corpo docente”. Lo studente, al secondo anno, ha scelto quest’Ateneo: “per le strutture nuove e per il luogo, per il personale docente giovane, per il profilo economico-giuridico caratterizzante”. Luigi consiglia l’iscrizione: “a chi non ha paura di affrontare un percorso giuridico con spiccate caratteristiche economiche”. Per Giusy Mafelli, studentessa al primo anno, è importante: “seguire i precorsi. A settembre il percorso preparatorio è stato molto utile. Ho affrontato argomenti (soprattutto economici) di cui ignoravo l’esistenza”. Inoltre: “i precorsi aiutano nell’autovalutazione, si riesce a capire il punto di partenza, indirizzando gli sforzi iniziali. Quello di Economia aziendale, ad esempio, mi ha aiutato tantissimo nell’impostazione del successivo esame”. Al primo anno: “è sconsigliabile studiare senza una guida. Per questo consiglio di seguire i corsi, inserirsi in un gruppo di studio. Oltre a studiare è importante anche sapersi ambientare”. 
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