“Con il passaggio da Facoltà a Dipartimento abbiamo razionalizzato l’offerta formativa. Da quest’anno oltre alla Laurea quinquennale in Giurisprudenza, sarà attivato un solo Corso di Laurea Triennale: Scienze dell’Amministrazione e dell’Organizzazione. Cambia l’impostazione, ma la sostanza resta la stessa”, spiega il Direttore di Dipartimento Federico Alvino. Le matricole potranno quindi scegliere, “seguendo la loro vocazione, a quale Corso afferire: Giurisprudenza orienta verso le professioni legali, la Triennale ha più a che fare con la Pubblica Amministrazione”.
29 gli esami da superare a Giurisprudenza, più qualche idoneità a scelta, “Corso che alla Parthenope si differenzia molto da altri presenti sul territorio in quanto ha una forte connotazione economica, indirizza la formazione verso le esigenze delle imprese”. Nel piano di studi, “materie di bilancio, tematiche economiche e discipline internazionalistiche: il giusto mix per formare il giurista d’impresa. Basti pensare che da quest’anno, a Napoli, opera una sezione del Tribunale specializzata sulle dinamiche d’impresa. Su queste specificità ci battiamo da sempre. Diamo ai nostri studenti non concetti astratti, ma profili calati nella realtà lavorativa”. 18 gli esami a Scienze dell’Amministrazione, “una laurea che è sempre stata presente nel nostro ordinamento. Un percorso che permette di affrontare numerosi concorsi pubblici essendo, allo stesso tempo, proiettato alle dinamiche amministrative e alla gestione delle risorse umane. Chi consegue questo titolo può afferire alla categoria del consulente del lavoro”.
Due Corsi ben delineati e strutturati: “Cerchiamo di connotare il percorso di studi nei minimi dettagli. In questo modo vorremmo tenere il passo con le richieste provenienti dal mondo del lavoro”. Nessun test selettivo per potersi iscrivere – solo una prova di autovalutazione on-line facoltativa che, in genere, i docenti consigliano di svolgere per comprendere il proprio punto di partenza – anche se il numero di iscrizioni deve necessariamente rientrare nell’utenza sostenibile (400 immatricolazioni per Giurisprudenza, 230 per la Laurea Triennale). “Sono numeri nati dal rapporto numerico docenti-studenti. Per 40 professori presenti in Dipartimento, possiamo garantire uno standard di qualità a 400 matricole. Con questi numeri, siamo tranquilli di poter assicurare la vivibilità delle strutture a tutti”.
Le attività sono concentrate nella sede napoletana di Palazzo Pacanowsky (edificio al Monte di Dio). “La didattica e la ricerca hanno luogo in un unico plesso. In questo modo – assicura Alvino – i ragazzi potranno seguire le lezioni, studiare in aula studio, andare a ricevimento dai professori, senza peregrinare da una struttura all’altra”. Mentre a Nola, vecchia sede della Facoltà, “stiamo cercando di recuperare l’offerta formativa sul territorio. Anni fa avevamo più di mille studenti in quelle zone, numeri che non abbiamo potuto preservare nelle strutture odierne”. Tuttavia: “sul territorio nolano è presente un corso di ‘Introduzione alle scienze giuridiche’ rivolto a tutti i diplomati che cercano ispirazione. Inoltre, dovrebbe essere pronta per settembre la Scuola di Specializzazione per le professioni legali. Manca ormai solo la firma del Ministero dell’Università, poi sarà cosa fatta. Mi auguro che con l’avvio del Dipartimento vi sia anche la nascita della Scuola”.
Le lezioni avranno inizio il 30 settembre, dopo le due settimane dedicate ai precorsi (di Matematica, Economia Aziendale, Etica della Cittadinanza e Laboratorio di scrittura critico-argomentativa, al fine di colmare le lacune in ingresso e rendere omogenea la preparazione dei ragazzi), con frequenza trisettimanale. “Al primo anno si sopravvive seguendo le lezioni con la stessa costanza delle scuole superiori. Chi ha tenacia, entra in aula ed acquisisce un metodo di studio, respira aria di cultura, avrà di sicuro un percorso costellato dal successo”, assicura il prof. Alvino. La scarsa attenzione è il nemico: “A lezione sale la curiosità e quindi si è maggiormente attenti. Si ha poi la possibilità di lavorare in gruppo, cosa molto favorevole. L’Università, infatti, è associazionismo, è frequenza e partecipazione attiva”. Perché una scelta di vita: “la si deve fare fino in fondo, rendendola unica ed accattivante”.
29 gli esami da superare a Giurisprudenza, più qualche idoneità a scelta, “Corso che alla Parthenope si differenzia molto da altri presenti sul territorio in quanto ha una forte connotazione economica, indirizza la formazione verso le esigenze delle imprese”. Nel piano di studi, “materie di bilancio, tematiche economiche e discipline internazionalistiche: il giusto mix per formare il giurista d’impresa. Basti pensare che da quest’anno, a Napoli, opera una sezione del Tribunale specializzata sulle dinamiche d’impresa. Su queste specificità ci battiamo da sempre. Diamo ai nostri studenti non concetti astratti, ma profili calati nella realtà lavorativa”. 18 gli esami a Scienze dell’Amministrazione, “una laurea che è sempre stata presente nel nostro ordinamento. Un percorso che permette di affrontare numerosi concorsi pubblici essendo, allo stesso tempo, proiettato alle dinamiche amministrative e alla gestione delle risorse umane. Chi consegue questo titolo può afferire alla categoria del consulente del lavoro”.
Due Corsi ben delineati e strutturati: “Cerchiamo di connotare il percorso di studi nei minimi dettagli. In questo modo vorremmo tenere il passo con le richieste provenienti dal mondo del lavoro”. Nessun test selettivo per potersi iscrivere – solo una prova di autovalutazione on-line facoltativa che, in genere, i docenti consigliano di svolgere per comprendere il proprio punto di partenza – anche se il numero di iscrizioni deve necessariamente rientrare nell’utenza sostenibile (400 immatricolazioni per Giurisprudenza, 230 per la Laurea Triennale). “Sono numeri nati dal rapporto numerico docenti-studenti. Per 40 professori presenti in Dipartimento, possiamo garantire uno standard di qualità a 400 matricole. Con questi numeri, siamo tranquilli di poter assicurare la vivibilità delle strutture a tutti”.
Le attività sono concentrate nella sede napoletana di Palazzo Pacanowsky (edificio al Monte di Dio). “La didattica e la ricerca hanno luogo in un unico plesso. In questo modo – assicura Alvino – i ragazzi potranno seguire le lezioni, studiare in aula studio, andare a ricevimento dai professori, senza peregrinare da una struttura all’altra”. Mentre a Nola, vecchia sede della Facoltà, “stiamo cercando di recuperare l’offerta formativa sul territorio. Anni fa avevamo più di mille studenti in quelle zone, numeri che non abbiamo potuto preservare nelle strutture odierne”. Tuttavia: “sul territorio nolano è presente un corso di ‘Introduzione alle scienze giuridiche’ rivolto a tutti i diplomati che cercano ispirazione. Inoltre, dovrebbe essere pronta per settembre la Scuola di Specializzazione per le professioni legali. Manca ormai solo la firma del Ministero dell’Università, poi sarà cosa fatta. Mi auguro che con l’avvio del Dipartimento vi sia anche la nascita della Scuola”.
Le lezioni avranno inizio il 30 settembre, dopo le due settimane dedicate ai precorsi (di Matematica, Economia Aziendale, Etica della Cittadinanza e Laboratorio di scrittura critico-argomentativa, al fine di colmare le lacune in ingresso e rendere omogenea la preparazione dei ragazzi), con frequenza trisettimanale. “Al primo anno si sopravvive seguendo le lezioni con la stessa costanza delle scuole superiori. Chi ha tenacia, entra in aula ed acquisisce un metodo di studio, respira aria di cultura, avrà di sicuro un percorso costellato dal successo”, assicura il prof. Alvino. La scarsa attenzione è il nemico: “A lezione sale la curiosità e quindi si è maggiormente attenti. Si ha poi la possibilità di lavorare in gruppo, cosa molto favorevole. L’Università, infatti, è associazionismo, è frequenza e partecipazione attiva”. Perché una scelta di vita: “la si deve fare fino in fondo, rendendola unica ed accattivante”.
Giurisprudenza è a cura di
Susy Lubrano
Susy Lubrano