Gli studi classici e la società dell’informazione

Lettere Classiche è lontana anni luce dall’informatizzazione? Non c’è niente di più falso. Lo dimostra il progetto didattico ‘Gli studi classici e la società dell’informazione’, che ha come scopo l’incontro con le nuove tecnologie informatiche e la loro applicazione ai testi greci e latini, nella prospettiva di formare classicisti capaci di operare criticamente su di un testo e nell’ambito della Filologia digitalizzata. “Il progetto nasce grazie al programma ‘Messaggeri della Conoscenza’, finalizzato alla promozione d’iniziative sperimentali di didattica integrativa, con il contributo del MIUR (Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca)”, spiega la prof.ssa Marisa Squillante, Coordinatrice del Corso di Laurea in Lettere Classiche. “I 25 fortunati (numero di posti prefissato dal bando) appartengono ai Corsi Triennale in Lettere Classiche e Magistrale in Letterature e Civiltà del Mondo Antico. Questi dal 7 ottobre seguiranno un corso di 45 ore nell’aula multimediale e avranno anche l’opportunità di acquisire 12 crediti in sostituzione di un esame a scelta”. La docente fa presente che gli umanisti della Federico II sono all’avanguardia: “l’eccellenza dei filologi classici presenti in area meridionale è indiscussa, in particolare nel nostro Ateneo. Io stessa ho vinto un Progetto di Ricerca PRIN ‘Biblioteca digitale dei commentari latini’ finanziato con più di 270 mila euro, ciò vuol dire che si fa molta attenzione all’informatizzazione nel nostro Corso di Laurea”. Ma qual è l’utilità di lettura di un testo classico digitalizzato? “La possibilità di divulgazione del canone letterario che contiene, a differenza del cartaceo che viene letto solo dallo specialista”, sottolinea la docente. Opportunità di un soggiorno all’estero per quattro selezionati che mostreranno interesse e attitudine per la materia studiata: “i nostri rapporti con l’estero sono all’ordine del giorno, purtroppo però non abbiamo fondi sufficienti per inviare i nostri studenti fuori. Il progetto in questo caso ci agevola, dato che i migliori studenti (tra i 25 del corso) verranno selezionati per un soggiorno di 4 mesi a Lione a spese dell’Università, dove parteciperanno a seminari e workshop coordinati dal prof. Christian Nicolas presso l’Université de Lyon Jean Moulin”. Durante il soggiorno non saranno abbandonati a se stessi: “li seguiremo attentamente per tutta la durata dell’esperienza estera e non gli faremo mancare niente, visto che abbiamo 20 mila euro da spendere per le loro esigenze. Mi auguro che questa possibilità venga data a due studenti della Triennale e due della Magistrale, per non trascurare nessun Corso di Studi. Al loro ritorno terranno una lezione per i colleghi del corso su ciò che hanno imparato a Lione”.
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