Hybike, la bici veloce ed ecologica progettata alla Parthenope

Un progetto che rispetta l’ambiente e non fa tardare agli appuntamenti. È Hybike, la bicicletta elettrica a pedalata
assistita alimentata ad idrogeno: “la bici, sviluppata grazie al progetto FC LAB, aggregazione di imprese di cui fa parte la Parthenope insieme ad Atena, società consortile, permette una pedalata che consente di percorrere 150 km con sei ore di autonomia alla massima potenza, tramite un generatore che produce energia alimentata ad idrogeno. Prestazioni così spinte non sono irrealizzabili con una batteria tradizionale, che ha al massimo 40 km di autonomia”, spiega il prof. Elio Jannelli, ordinario di sistemi per l’energia e l’ambiente al Dipartimento di Ingegneria, che presiede il Comitato Tecnico Scientifico del progetto. “Lo stoccaggio dell’idrogeno è assicurato da idruri metallici, capaci di assorbirlo e fissarlo nella struttura cristallina, garantendo standard di sicurezza superiori a qualsiasi altro sistema. Questo sistema di accumulo prevede 1000 cicli di ricarica, corrispondenti a percorrenze di 150 mila km (cinque-sei anni), mentre le batterie tradizionali devono essere sostituite dopo 300 cicli di ricarica, corrispondenti a 12 mila km (un anno)”. La produzione di idrogeno può essere ottenuta con un piccolo elettrolizzatore abbinato ad un modulo fotovoltaico: “rendendo la filiera sostenibile dal punto di vista
energetico e ambientale. La cella combustibile, infatti, converte energia chimica ed idrogeno in energia elettrica. sarà possibile ricaricare le batterie addirittura in casa, tramite un pannellino fotovoltaico da applicare sul balcone e una cartuccia che si carica ogni settimana”. Le attività di ricerca di FCLAB sono orientate allo sviluppo di sistemi ad
alta tecnologia che rappresentano frontiere avanzate nel campo del risparmio energetico: “non ci fermiamo qui. presenteremo anche un progetto europeo di bike sharing, realizzato con cartucce intercambiabili”. Ad aiutare il professore nel progetto, uno studente della Triennale il quale, con la sua tesi di laurea, ha contribuito alla realizzazione della bici. Si tratta di Michele de Angelis, ora iscritto alla Magistrale in Ingegneria Gestionale: “il mio
obiettivo in tesi era quello di realizzare, tramite un software 3D, un restyling del prototipo urbano presente nei laboratori della Parthenope, rendendo la bici un po’ più sportiva. Il nostro scopo principale era appunto permettere elevata autonomia a basso costo e basso impatto ambientale. Le celle a combustibile, infatti, fanno reagire idrogeno e aria per produrre energia elettrica”. il progetto gli è particolarmente piaciuto: “innanzitutto mi ha consentito di utilizzare il software di Disegno Assistito al Calcolatore, che mi piace da morire. Ora la sfida è produrre la bici a basso costo, in modo da permettere un vasto utilizzo”. Non cambierebbe nulla del suo percorso universitario, caratterizzato da spostamenti: “sono un fuorisede, abito a Cosenza. Ho iniziato Ingegneria Gestionale lì, ma per mancanza di stimoli mi sono poi trasferito a Napoli, alla Parthenope. Il mio obiettivo nell’immediato è laurearmi il prima possibile, poiché ho un po’ tardato, visto che ho 32 anni. Dopodiché sono pronto ad andare laddove c’è richiesta di lavoro, soprattutto nel campo della ricerca”.
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