Compie vent’anni il “Centro Musei delle Scienze Naturali e Fisiche” della Federico II. Il 22 ottobre ha festeggiato la ricorrenza nella spettacolare sala del Real Museo Mineralogico. Con un video informativo che illustra le bellezze del Centro, il Direttore Maria Rosaria Ghiara ha dato il via alla cerimonia alla quale hanno partecipato numerose autorità accademiche, politiche e della ricerca. “Da quando sono Rettore ho scoperto una straordinaria ricchezza intellettuale nel nostro Ateneo che spesso non è nota. Sono orgoglioso della nostra comunità universitaria e del suo patrimonio, di cui i Musei fanno parte. Responsabilità dell’Ateneo è quella di comunicare e far conoscere alla società questa immensa risorsa, dove si fonde la cultura umanistica con quella scientifica”, esordisce il Rettore Massimo Marrelli. Poi anticipa: “È cominciato il lavoro che porterà il Museo delle Scienze Agrarie ad essere integrato nel Centro. In più, il 16 novembre è prevista una riunione dei Centri Unesco italiani, in occasione della quale sarà prevista una visita ai musei”.
Interviene il Presidente della Regione Campania Stefano Caldoro: “Conosco la bellezza dei Musei in questione ed è necessario evidenziarla, inserita com’è in un contesto naturale, come può essere definita la nostra città storica, con una straordinaria comunicazione”. La Regione s’impegna a facilitare la mobilità interna della pubblica amministrazione con una normativa per l’utilizzo della forza lavoro laddove risulti necessaria. Ed è il caso, appunto, dei musei dove c’è carenza di personale. “Per i prossimi tre-quattro anni sono previsti investimenti, grazie ai fondi per la ricerca e l’innovazione nel Mezzogiorno. È un’occasione da non perdere che porterà risorse in tutti i settori della ricerca scientifica”, sottolinea il Presidente.
“In questa fase è un po’ inutile aspettare le risorse, perché noi abbiamo le capacità di raggiungere gli obiettivi, impegnandoci tutti insieme. Primo fra i quali, permettere che i luoghi in questione siano aperti tutta la settimana, obiettivo già raggiunto a costo zero con le chiese della comunità”, afferma convinto il Sindaco di Napoli Luigi De Magistris. La valorizzazione dei Musei, così come di tutti i beni culturali, rappresenta un investimento economico: “Con un miglior sistema di comunicazione di ciò che abbiamo e una maggiore organizzazione, tutto è possibile. I napoletani non si tirano indietro se vengono chiamati a stimolare l’attenzione alla ricchezza monumentale, anche attraverso il volontariato”.
Un breve omaggio al passato accompagna la considerazione del Presidente del Consiglio Nazionale delle Ricerche Luigi Nicolais: “Questa sala ha accolto i più grandi scienziati del mondo, ed è impossibile scindere la tradizione dall’innovazione, di cui tanto si parla”. La scienza è centrale per lo sviluppo e il cambiamento della nostra città: “Dobbiamo conoscere per raccontare, e la conoscenza diventa cultura soltanto quando la si racconta, perciò è fondamentale che questo centro museale sia, quanto più è possibile, aperto ai cittadini”.
Sulla stessa linea l’intervento dell’Assessore regionale all’Università e alla Ricerca Guido Trombetti: “La stessa struttura in cui ci troviamo è una gemma, una sala piena di storia e di arte, basta osservarne le preziose maioliche. Non sono importanti solo le opere quindi, ma anche i luoghi in cui vengono custodite e questi non si conservano da sé, ma solo se adibiti a funzioni vive, con un utilizzo appropriato”. Si sofferma sul problema della divulgazione scientifica: “L’informazione è utile al cittadino per consentirgli di scegliere con consapevolezza. Molte decisioni, inerenti al campo scientifico, vengono assunte dalla politica su base referendaria. Un’adeguata divulgazione permette di fare la scelta giusta”.
A coronamento della prima fase della giornata, l’intervento dell’Assessore regionale all’Istruzione e alla Promozione Culturale Musei e Biblioteche Caterina Miraglia, che annuncia: “bisogna rafforzare la sinergia tra le istituzioni per creare sviluppo e visibilità alla nostra città. Significativo passo in questa direzione è la mostra allestita al British Museum, dedicata a Pompei ed Ercolano”.
Il ventennale si è concluso con una tavola rotonda, presieduta dal Professore Emerito Fulvio Tessitore, sul tema dei musei universitari, da luogo d’élite a patrimonio pubblico, seguita da una visita guidata finale al patrimonio del Centro.
Allegra Taglialatela
Interviene il Presidente della Regione Campania Stefano Caldoro: “Conosco la bellezza dei Musei in questione ed è necessario evidenziarla, inserita com’è in un contesto naturale, come può essere definita la nostra città storica, con una straordinaria comunicazione”. La Regione s’impegna a facilitare la mobilità interna della pubblica amministrazione con una normativa per l’utilizzo della forza lavoro laddove risulti necessaria. Ed è il caso, appunto, dei musei dove c’è carenza di personale. “Per i prossimi tre-quattro anni sono previsti investimenti, grazie ai fondi per la ricerca e l’innovazione nel Mezzogiorno. È un’occasione da non perdere che porterà risorse in tutti i settori della ricerca scientifica”, sottolinea il Presidente.
“In questa fase è un po’ inutile aspettare le risorse, perché noi abbiamo le capacità di raggiungere gli obiettivi, impegnandoci tutti insieme. Primo fra i quali, permettere che i luoghi in questione siano aperti tutta la settimana, obiettivo già raggiunto a costo zero con le chiese della comunità”, afferma convinto il Sindaco di Napoli Luigi De Magistris. La valorizzazione dei Musei, così come di tutti i beni culturali, rappresenta un investimento economico: “Con un miglior sistema di comunicazione di ciò che abbiamo e una maggiore organizzazione, tutto è possibile. I napoletani non si tirano indietro se vengono chiamati a stimolare l’attenzione alla ricchezza monumentale, anche attraverso il volontariato”.
Un breve omaggio al passato accompagna la considerazione del Presidente del Consiglio Nazionale delle Ricerche Luigi Nicolais: “Questa sala ha accolto i più grandi scienziati del mondo, ed è impossibile scindere la tradizione dall’innovazione, di cui tanto si parla”. La scienza è centrale per lo sviluppo e il cambiamento della nostra città: “Dobbiamo conoscere per raccontare, e la conoscenza diventa cultura soltanto quando la si racconta, perciò è fondamentale che questo centro museale sia, quanto più è possibile, aperto ai cittadini”.
Sulla stessa linea l’intervento dell’Assessore regionale all’Università e alla Ricerca Guido Trombetti: “La stessa struttura in cui ci troviamo è una gemma, una sala piena di storia e di arte, basta osservarne le preziose maioliche. Non sono importanti solo le opere quindi, ma anche i luoghi in cui vengono custodite e questi non si conservano da sé, ma solo se adibiti a funzioni vive, con un utilizzo appropriato”. Si sofferma sul problema della divulgazione scientifica: “L’informazione è utile al cittadino per consentirgli di scegliere con consapevolezza. Molte decisioni, inerenti al campo scientifico, vengono assunte dalla politica su base referendaria. Un’adeguata divulgazione permette di fare la scelta giusta”.
A coronamento della prima fase della giornata, l’intervento dell’Assessore regionale all’Istruzione e alla Promozione Culturale Musei e Biblioteche Caterina Miraglia, che annuncia: “bisogna rafforzare la sinergia tra le istituzioni per creare sviluppo e visibilità alla nostra città. Significativo passo in questa direzione è la mostra allestita al British Museum, dedicata a Pompei ed Ercolano”.
Il ventennale si è concluso con una tavola rotonda, presieduta dal Professore Emerito Fulvio Tessitore, sul tema dei musei universitari, da luogo d’élite a patrimonio pubblico, seguita da una visita guidata finale al patrimonio del Centro.
Allegra Taglialatela