I manuali adottati

‘Diritto Privato Romano’, del prof. Guarino, è il libro di testo che gli studenti preferiscono adottare. Considerato semplice, schematico ed esaustivo, è anche quello che la maggior parte delle cattedre consiglia. “E’ da sempre icona di quest’esame – spiega Giulio Natoli, studente al quarto anno – Il manuale ha formato intere generazioni di giuristi. Il testo è scritto in modo semplice, i termini in latino sono tradotti e le note spiegano in modo soddisfacente gli argomenti più ostici”. A contenderne il primato arriva il nuovo manuale del prof. Guarino: il ‘Ragguaglio’. “Molto più breve, il testo è usato ufficialmente solo dalla cattedra del prof. Palma, che integra questo libro con una parte speciale alquanto complicata”, racconta Roberto Iavarone, studente al secondo anno. In realtà, seppur considerata una scelta ‘non ufficiale’, sono molti gli studenti che preferiscono usarlo. “I manuali sono piuttosto simili, il numero delle pagine da studiare, invece, si riduce notevolmente fra un testo e l’altro – sottolinea Gianfranco, studente al secondo anno – In sede d’esame non ho notato alcuna differenza, ho studiato dal Ragguaglio, ottenendo lo stesso ottimi risultati”. Testo diverso per il prof. Vincenzo Giuffrè: ‘I diritti privati nell’esperienza romana’. “Il manuale è un po’ più complicato – dice Isabella Lubrano – e, seppur la cattedra lascia l’opzione con il Guarino, la maggior parte degli studenti che deve sostenere la prova preferisce usare il testo del professore”. “La parte speciale è la vera spina nel fianco della prima cattedra – incalza Pietro – Non risulta semplice per le matricole. Purtroppo è obbligatoria e, non essendoci alcuna opzione, conviene recarsi per spiegazioni in Dipartimento, qualora le difficoltà sembrino insuperabili”. 
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