I ricercatori di Fisica ritirano l’indisponibilità ma la Facoltà “è ancora in mezzo al guado”

Consiglio interlocutorio ad Ingegneria il 28 ottobre. La Facoltà si è riunita per meglio definire il quadro degli affidamenti didattici ai docenti ancora in servizio ed a quelli ormai in pensione che continueranno a svolgere la propria attività tramite contratti privati. Nonostante il ritiro dell’indisponibilità ad assumere incarichi di docenza da parte dei ricercatori di Fisica, la Facoltà, per stessa ammissione del Preside Piero Salatino, è ancora ‘in mezzo al guado’. A dieci giorni dall’inizio delle lezioni, tanti insegnamenti sono ancora scoperti o affidati temporaneamente a supplenti. Costretti ad agire in tempo reale, Preside e Collegio dei Presidenti dei Corsi di Laurea hanno messo a punto una serie di interventi quasi chirurgici, posticipando insegnamenti da un semestre all’altro, accorpando canali di studio e disattivando alcuni insegnamenti specialistici – che verranno pertanto cassati – e magistrali “dove si è ritenuto che questo non pregiudicasse la formazione. Anche gli accorpamenti sono stati realizzati dopo aver verificato attentamente i vincoli logistici e la numerosità delle classi”, sottolinea il prof. Salatino che pubblicamente ringrazia il personale di presidenza e i colleghi che hanno collaborato alla redazione degli orari: “svolgendo, in tempi ridotti, un lavoro eccezionale. Uno straordinario esempio di abnegazione”. 
Due le comunicazioni di rilievo. La prima relativa alla procedura che assegna gli ultimi posti da ricercatore secondo i criteri stabiliti dal Decreto Mussi. La Facoltà si è, infatti, vista assegnare sei posti da ricercatore, uno dei quali in ‘coabitazione’ con Architettura ottenuto “mettendo insieme scampoli di budget. Il meccanismo di attribuzione che si vuole rendere sempre più sistematico applica un criterio storico e uno premiale, ribaltando i principi con i quali il Ministero attribuisce risorse agli Atenei”, spiega ancora il Preside. La seconda notizia rilevante riguarda il probabile ripristino delle procedure di mobilità per chiamate di docenti idonei, vincitori di concorsi e di chiara fama. “Le prime bozze parlano di una disponibilità di tre milioni di euro più altre aliquote, ma per ora sono solo voci. Come sempre in questi anni, dovremo tenere il motore al minimo, pronti ad apporre le nostre candidature”. Fra le comunicazioni di routine sono da segnalare il buon esito degli esami OFA, superati quest’anno da una percentuale di studenti maggiore rispetto a quella registrata negli ultimi anni, e le modifiche ai regolamenti didattici delle Lauree Magistrali in Ingegneria delle Telecomunicazioni, che sposta dal secondo al primo anno l’insegnamento di Teoria del Traffico e dal primo al secondo anno quello di Sistemi a Microonde e Antenne, e in Ingegneria per l’Ambiente e il Territorio che ha sostituito l’insegnamento di Sostenibilità Economico Ambientale dei Sistemi di Trasporto con gli insegnamenti a scelta alternativa di Progettazione dei Sistemi di Trasporto e Tecnologie dei Sistemi di Trasporto. La seduta si conclude con la proposta di accordo quadro con l’Università del Connecticut promossa dal prof. Vincenzo Naso. 
La Facoltà verrà riconvocata a breve per completare il quadro degli affidamenti ed avviare il dibattito interno sulla riorganizzazione degli organi di governo.
 Simona Pasquale
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