Il 65 per cento si laurea in corso

“Il Nuovo Ordinamento sta prendendo pian pian piede. Abbiamo avuto delle piccole difficoltà gestionali che ora si stanno appianando”, afferma il Presidente del Corso di Laurea in Medicina di Napoli Bartolomeo Farzati. Le procedure di transizione al Nuovissimo Ordinamento sono state appena rodate. Dallo scorso ottobre, infatti, per gli iscritti ai primi tre anni della Facoltà di Medicina è entrato in vigore il Decreto 270 mentre gli studenti del quarto, quinto e sesto anno hanno proseguito gli studi con il precedente Ordinamento. Questa transizione ha creato alcune complicazioni di ordine pratico: “C’erano studenti del III anno del Vecchio Ordinamento che non erano in regola con gli esami per passare all’anno successivo e, dunque, occorreva farli convergere nel III anno del Nuovo Ordinamento. Ci siamo impegnati, assieme alla segreteria, per garantire che nulla andasse perso delle prove che avevano già sostenuto”. Il prof. Farzati spiega che, in virtù dell’abolizione del III anno del Vecchio Ordinamento, si è reso necessario approntare una tabella di equipollenza relativa agli esami che presentano differenze di crediti, in modo da convalidare alcuni esami del III anno già superati. La transizione al Nuovo Ordinamento – ritiene il Presidente – offre alcuni vantaggi agli studenti più giovani: prima di tutto il numero ridotto di esami che sono passati da 40 a 36 ed in secondo luogo la possibilità di svolgere in ciascun anno un’attività professionalizzante, ovvero un corso pratico a contenuto clinico.
Il bilancio della valutazione del rendimento degli studenti del Corso di Laurea in Medicina è molto positivo. “Il 65% degli iscritti si laurea in 6 o al massimo in 7 anni. Molti di loro con voti eccellenti. Più del 50% di coloro che si laureano in 7 anni ottengono un voto superiore al 105 – dichiara il professore – Il numero dei vecchi fuoricorso è ancora elevato ma quello di coloro che sono andati fuori corso di recente è molto più limitato”.
Gli studenti che si iscrivono a Medicina sono particolarmente diligenti: “Coloro che ottengono le prime posizioni in graduatoria sono quelli che andavano meglio alle superiori. Sebbene il test di accesso sia molto contestato, è efficace nel mettere in prima linea chi è bravo a scuola”.
Le donne
 sono più brave
Negli ultimi anni si è registrato un progressivo aumento della popolazione studentesca femminile che, secondo il professore, ha influito decisamente sul rendimento didattico. “Oggi le ragazze sono il 60% degli iscritti. Si impegnano nello studio più dei loro colleghi. Non so se diverranno ottimi medici ma hanno dato un grosso input al miglioramento delle prestazioni studentesche”.
Le cause dell’incremento dei voti medi di Laurea e dell’accorciamento del periodo necessario all’ottenimento del titolo sono ancora tutte da indagare. “Potrebbe essere che i professori sono diventati più generosi, gli studenti più volenterosi e i programmi più semplici? – domanda ironicamente il professore – I docenti sono sempre gli stessi ed anche i programmi. Abbiamo ridotto solo qualche argomento che risultava ripetitivo nel percorso didattico. Io ritengo che l’unica spiegazione valida sia che vi sia stato un effettivo miglioramento complessivo della preparazione”.
L’accresciuto impegno è evidente anche durante le sedute d’esame?, chiediamo al professore. “Sì, certamente. Anche se io, in verità, non faccio testo in tal senso perché non boccio mai: ai ragazzi che  non vanno bene allo scritto di Immunologia, permetto di ripetere la prova. Mi sforzo di fare in modo che la loro preparazione sia adeguata alle necessità”.
Nel secondo triennio, con gli esami dell’area clinica, i voti lievitano: “Sono materie che consentono una maggiore duttilità. Spesso si registra una capacità di apprendimento delle materie cliniche superiore a quella delle materie biologiche”.
Il netto mutamento delle performance degli studenti è suffragato dai dati relativi all’ultimo triennio che il professore sta raccogliendo: “Ci stiamo occupando di stilare delle statistiche per mettere in evidenza le trasformazioni avvenute nel percorso didattico degli studenti. I dati definitivi saranno pronti a breve. Abbiamo effettuato queste ricerche per mostrare al Rettore e al Consiglio di Facoltà quanto sia migliorata la nostra platea studentesca”. 
Manuela Pitterà
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