Il Decreto 270 e le ipotesi di restyling delle Facoltà

Riduzione del numero degli esami e dei Corsi di laurea: i principali punti del Decreto ministeriale 270. Dettami che in un Ateneo come l’Orientale, con tanti corsi che si inseriscono nelle stesse classi di laurea, non è facile giostrare senza snaturalizzarne le caratteristiche precipue. “Sorge dunque il problema di non impoverire l’offerta didattica dell’Ateneo. A questo proposito sarebbe utile creare dei Poli didattici molto chiari per raggruppare i corsi in base alle lingue che si studiano”, dice il neo Preside di Lingue Augusto Guarino. Polarizzare i Corsi di laurea rendendo più chiari gli obiettivi anche agli  studenti, mantenendo intatta l’offerta generale di un Ateneo in cui si studiano oltre 40 lingue e culture diverse: così “che lo studente possa conoscere con chiarezza quali lingue andrà a studiare scegliendo un determinato percorso e quali no”. Ma a questo punto non c’è il rischio che molti corsi verranno disattivati? “Tutto dipende dalle prossime disposizioni del Ministero- assicura Guarino- Se l’interpretazione del 270 sarà più morbida, allora potremo tenere in piedi quasi tutti i Corsi di Laurea esistenti; al contrario, si punterà ad accorpare il numero maggiore di Corsi, prevedendo, comunque, un percorso che raccolga il testimone di tutto il lavoro svolto in precedenza e assicurando agli iscritti agli anni successivi al primo di poter terminare il proprio percorso fino ad esaurimento”.  Guarino ha incontrato le rappresentanze studentesche ed ha intenzione di coinvolgerle per ascoltare la loro opinione sull’argomento. Durante il colloquio gli studenti hanno esposto problemi di varia natura. “Per alcuni, ad esempio l’igiene nei bagni, posso fare poco, ma per le questioni più strettamente inerenti la didattica sono pronto ad accogliere le loro richieste”, dice il Preside. Lo slittamento di alcuni esami particolarmente ostici del primo anno dal primo semestre al secondo semestre, maggiori informazioni per le lauree specialistiche, la pubblicazione dei verbali sul sito di Facoltà: sono alcune delle segnalazioni avanzate dai rappresentanti. Un’iniziativa in cantiere per il 4 dicembre: una tavola rotonda sulle problematiche della traduzione realizzata in collaborazione con la Scuola per Interpreti e Traduttori di Ginevra.
Anche a Lettere si discute del Decreto 270. “Penso che la riforma sia un bene per tutti, studenti e docenti” afferma la neo Preside prof.ssa Amneris Roselli che vede positivamente la riduzione del numero di esami e l’attribuzione di più crediti “perché insegnamenti troppo spezzettati portano gli studenti a trascurare le attività didattiche per mancanza di tempo. Ci auspichiamo che presentare le materie di studio in maniera più organica possa essere loro d’aiuto”. Si cercano soluzioni anche ai vincoli imposti dal Ministero, ad esempio si richiede che almeno la metà dei docenti di ogni Classe di Laurea sia di ruolo. Non potendo procedere a nuove assunzioni si cerca allora di intervenire sui Corsi di Laurea “valutando – sottolinea la prof.ssa Roselli – diverse ipotesi restyling della Facoltà. Stiamo pensando, ad esempio, a raggruppamenti o a Corsi interfacoltà. Quello che posso assicurare ai ragazzi è che la nostra offerta didattica resterà inalterata. La nostra sarà una riorganizzazione per segmenti, però i contenuti non cambiano”.
(Va.Or.)
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