“Sicuramente il fatto di essere donna aggiunge alla gestione del Dipartimento quel tocco che è proprio di questo genere e che determina un approccio paragonabile a quello di una mamma che pensa prima di tutto alla famiglia”. Era il 2008 quando, a fare notizia, fu l’approdo al timone dell’allora Dipartimento di Economia Aziendale di una donna, la prof.ssa Adele Caldarelli, ordinario alla Federico II dove si occupa, tra le altre cose, di Controllo di Gestione. Scelta a quanto pare felice visto che quel rapporto dura ormai da otto anni ed è destinato a protrarsi. Infatti, dopo la conferma del 2012, che la vide conquistare ben 62 dei 64 voti disponibili, lo scorso 13 ottobre, dopo una due giorni di votazioni, è arrivato per la Direttrice un riconoscimento unanime che le ha consegnato le chiavi del Dipartimento di Economia, Management e Istituzioni (DEMI) per un ulteriore triennio. Niente onore delle armi per l’avversario, soprattutto perché un avversario non c’era: “ero l’unica candidata, quindi sarebbe stato strano se non fosse arrivata la maggioranza assoluta. Forse non c’è stata un’altra candidatura perché si è visto quanto di buono è stato fatto finora”. Meglio concentrarsi sulla squadra, quindi: “quello che mi piace è l’anima del Dipartimento. C’è sempre una grande collaborazione e pure i casi che hanno portato a punti di vista differenti sono stati affrontati sempre in modo dialettico e cordiale. L’atmosfera e l’ambiente qui fanno la differenza. Aiutano di certo a realizzare i progetti, perché il tempo e le energie che dovrebbero essere spesi per appianare i contrasti vengono impiegati per fare altro”. Ringraziamenti, quindi, a “colleghi e giovani meravigliosi. Un altro grazie va al personale amministrativo che non si è mai risparmiato”. Contribuendo a realizzare: “dalla cosa più semplice, come il compleanno della Federico II, ad altre più complesse, come l’organizzazione degli Open Day, che hanno coinvolto migliaia di studenti delle scuole superiori, il lavoro per il Placement e per il corso di perfezionamento per dottori commercialisti”. Rientrano nell’elenco, e vengono sottolineati come qualcosa di particolarmente bello, “i laboratori proposti dai miei colleghi. Sono stati veramente tanti e hanno affrontato di tutto, dal no profit al sociale, passando per turismo e tanto altro. Dimostrano la voglia di fare che hanno i docenti del Dipartimento e ci consentono di far sentire ai ragazzi un divario più piccolo rispetto agli Atenei del Nord”. La continuità dirigenziale, naturalmente, permette di parlare anche di quello che è in via di definizione, come la convenzione che rientra nell’ambito dell’alternanza scuola-lavoro o “il progetto del Dottorato regionale che stiamo per trasformare in Internazionale. Attira molti studenti stranieri qui da noi”. In un Dipartimento che ha cambiato volto, così come la sua Direttrice: “sono cresciuta moltissimo in questi anni. Ho imparato a fare un altro tipo di lavoro, sebbene non abbia mai smesso di insegnare, perché mi piace troppo. È stata un’esperienza enorme al servizio della quale ho messo le mie competenze. L’essere aziendalista mi ha aiutata a gestire il Dipartimento”. All’orizzonte “la speranza che possa prendere vita tutto quello che abbiamo in itinere. Poi ci sono sogni nel cassetto che vogliamo realizzare, ma di cui non parlo ancora”. Ermetismo a parte, come immagina il Dipartimento la prof.ssa Caldarelli tra tre anni? “Più forte di adesso! Mi auguro ci siano risorse nuove che consentano a tanti giovani studiosi di continuare qui la propria carriera. Il futuro è loro”.
Ciro Baldini
Ciro Baldini