Perché studio Economia? Un interrogativo tanto semplice quanto fondamentale che ha dato il nome alla manifestazione promossa dal Dipartimento di Scienze Economiche e Statistiche (Dises) che si è svolta il 12 giugno presso l’Aula Azzurra di Monte Sant’Angelo. Giunto alla sua terza edizione, l’evento è insieme una festa durante la quale premiare i migliori studenti Triennali e Magistrali iscritti ai Corsi di Laurea incardinati presso la struttura didattica e un momento di confronto sui temi di ricerca sviluppati da ricercatori che in anni recenti abbiano conquistato un avanzamento di carriera. Moderata dal prof. Riccardo Martina, la prima parte della mattinata ha visto le presentazioni di Dionisia Russo Krauss e Vincenzo Scalzo, professori associati, rispettivamente, di Geografia Economico- Politica e di Metodi Matematici per l’Economia, che hanno illustrato agli studenti e alle loro famiglie alcuni contenuti fondamentali dei propri settori di studio. “Oggi siamo orgogliosi di presentare le ricerche del Dipartimento e premiare i migliori studenti con l’augurio di ottenere ulteriori successi”, commenta il Direttore del Dipartimento Tullio Jappelli. “È una festa per i ragazzi, che ci consente di avere al tempo stesso un momento di confronto”, commenta la prof. ssa Germana Scepi, Coordinatrice didattica del Corso di Laurea in Economia e Commercio.
Le lezioni di due docenti
La Geografia è destino. È la frase con cui inizia un manuale di alcuni anni fa, citata nella sua relazione dalla prof.ssa Russo Krauss. Con questa affermazione, gli autori intendevano evidenziare quanto, anche in un’epoca globale in cui distanze si sono enormemente ridotte, dal luogo di nascita dipendano ancora tante opportunità. “È una cosa da pazzi che oggi la Geografia non si studi quasi più. Cerchiamo, invece, di capire quali strumenti offra, in particolare a chi studia Economia”, dice la docente. La Geografia è alla base dell’agire umano, che si svolge in spazi definiti, il cui sfruttamento può determinare conflitti. Il nome, coniato da Eratostene, indica lo studio della superficie terrestre, o, meglio, intende la Terra come una scrittura da decifrare non solo come descrizione di mari, monti e fiumi, ma anche come interpretazione del modo in cui questi fattori, interferiscano sulla nostra vita. Da queste osservazioni nasce la Geografia Umana, sottosettore della disciplina principale insieme con la Geografia Politica, la Geografia Sociale e la Geografia
Economica che si occupa delle relazioni fra i soggetti e le attività economiche, in relazione alle caratteristiche del luogo. Per l’estrazione di un minerale utile, infatti, non basta l’esistenza del giacimento, occorrono anche le reti e le infrastrutture attraverso cui commercializzarlo. L’insieme di queste relazioni prende il nome di territorio che si connota come una porzione di spazio geografico sul quale insistono una serie di fattori antropici, organizzati in una società, frutto dell’evoluzione storica. “Molti settori economici non tengono sempre queste analisi nella giusta considerazione. Una divisione del sapere strumentale, perché le condizioni geografiche sono alla base di molte decisioni di economia aziendale e generale”, sottolinea ancora la docente. Teoria dei Giochi e rapporti fra giocatori attori del mercato, è il tema affrontato dal prof. Scalzo. Per definizione, un gioco è un’interazione fra più soggetti che attuano delle strategie, senza collaborare. Al termine, qualcuno avrà vinto e qualcun altro perso. È possibile realizzare una condizione di equilibrio in cui tutti sono soddisfatti dell’esito? Due produttori che vogliono entrare nel mercato con lo stesso bene potranno trovare posto solo attraverso un’adeguata politica che consenta a entrambi di avere lo stesso prezzo. Due contendenti che vogliono conquistare una rendita dovranno effettuare delle offerte su base probabilistica, il cui valore non potrà mai superare la rendita stessa. Un caso questo, in cui l’equilibrio non esiste. La ricerca matematica si occupa quindi di individuare la natura delle proprietà, di natura algebrica e topologica, che portano all’esistenza dell’equilibrio in condizioni differenti.
Simona Pasquale
Le lezioni di due docenti
La Geografia è destino. È la frase con cui inizia un manuale di alcuni anni fa, citata nella sua relazione dalla prof.ssa Russo Krauss. Con questa affermazione, gli autori intendevano evidenziare quanto, anche in un’epoca globale in cui distanze si sono enormemente ridotte, dal luogo di nascita dipendano ancora tante opportunità. “È una cosa da pazzi che oggi la Geografia non si studi quasi più. Cerchiamo, invece, di capire quali strumenti offra, in particolare a chi studia Economia”, dice la docente. La Geografia è alla base dell’agire umano, che si svolge in spazi definiti, il cui sfruttamento può determinare conflitti. Il nome, coniato da Eratostene, indica lo studio della superficie terrestre, o, meglio, intende la Terra come una scrittura da decifrare non solo come descrizione di mari, monti e fiumi, ma anche come interpretazione del modo in cui questi fattori, interferiscano sulla nostra vita. Da queste osservazioni nasce la Geografia Umana, sottosettore della disciplina principale insieme con la Geografia Politica, la Geografia Sociale e la Geografia
Economica che si occupa delle relazioni fra i soggetti e le attività economiche, in relazione alle caratteristiche del luogo. Per l’estrazione di un minerale utile, infatti, non basta l’esistenza del giacimento, occorrono anche le reti e le infrastrutture attraverso cui commercializzarlo. L’insieme di queste relazioni prende il nome di territorio che si connota come una porzione di spazio geografico sul quale insistono una serie di fattori antropici, organizzati in una società, frutto dell’evoluzione storica. “Molti settori economici non tengono sempre queste analisi nella giusta considerazione. Una divisione del sapere strumentale, perché le condizioni geografiche sono alla base di molte decisioni di economia aziendale e generale”, sottolinea ancora la docente. Teoria dei Giochi e rapporti fra giocatori attori del mercato, è il tema affrontato dal prof. Scalzo. Per definizione, un gioco è un’interazione fra più soggetti che attuano delle strategie, senza collaborare. Al termine, qualcuno avrà vinto e qualcun altro perso. È possibile realizzare una condizione di equilibrio in cui tutti sono soddisfatti dell’esito? Due produttori che vogliono entrare nel mercato con lo stesso bene potranno trovare posto solo attraverso un’adeguata politica che consenta a entrambi di avere lo stesso prezzo. Due contendenti che vogliono conquistare una rendita dovranno effettuare delle offerte su base probabilistica, il cui valore non potrà mai superare la rendita stessa. Un caso questo, in cui l’equilibrio non esiste. La ricerca matematica si occupa quindi di individuare la natura delle proprietà, di natura algebrica e topologica, che portano all’esistenza dell’equilibrio in condizioni differenti.
Simona Pasquale