Si è svolta il 4 maggio, presso l’Aula Azzurra di Monte Sant’Angelo, la giornata di orientamento sull’offerta formativa avanzata, organizzata dal Dipartimento di Scienze Economiche e Statistiche (DISES), diretto dal prof. Tullio Jappelli. Relatori della giornata i Coordinatori dei tre Corsi di Studio Magistrali incardinati nella struttura didattica, ovvero Economia e Commercio, Finanza e la nuova Laurea Magistrale esclusivamente in lingua inglese in Economics and Finance, dal prossimo anno accademico laurea a sè, dopo essere stata per anni solo un curriculum. Insieme a loro, il dott. Giovanni Iuzzolino, dirigente della Banca d’Italia, laureatosi alla Facoltà fridericiana.
“Gli strumenti e il mondo stanno cambiando e oltre i profili tradizionali, tuttora validi, è importante imparare a sviluppare una mentalità imprenditoriale”, sottolinea il prof. Antonio Acconcia, introducendo la laurea in Economia e Commercio e raccomandando ai laureandi Triennali presenti regolarità e costanza nel seguire le attività didattiche: “È diventato indispensabile laurearsi presto e bene, sfruttando al meglio i servizi universitari. Seguire i corsi garantisce un notevole risparmio di tempo. Avere una buona media e scrivere una buona tesi permette di dimostrare di saper applicare, in maniera originale, le conoscenze apprese”. Gli esami sono circa una decina circa e diverse sono le occasioni di approfondimento tramite seminari e laboratori. “Abbiamo ampliato lo spettro degli insegnamenti a scelta dal taglio fortemente applicativo e le occasioni di tirocinio e incontro con il mondo del lavoro. Allo stesso tempo, è cresciuta l’attenzione alla progressione delle carriere e abbiamo diviso gli studenti in gruppi, assegnando loro un docente di riferimento, allo scopo di mantenere sempre aperto il dialogo con la struttura”. Tre le direttrici principali della formazione: discipline economiche, quantitative e una gamma di insegnamenti che spaziano fra l’ambito aziendale e quello giuridico. Una multidisciplinarità necessaria per comprendere e affrontare i problemi tipici dell’economia e tratteggiare i profili specifici dell’esperto di finanza e dell’analista economico che valuta i progetti di investimento. Figure nuove che si stanno rapidamente sviluppando e rappresentano una scommessa per il futuro, sia nel settore pubblico locale, che in quello privato.
La Magistrale in Finanza, presentata dalla Coordinatrice Rosa Cocozza, costituisce una classe disciplinare a sè, con abilitazioni e sbocchi tutti focalizzati sul settore finanziario. “La cassetta degli attrezzi è fatta di strumenti di carattere economico e gestionale, raffinati attraverso l’esperienza diretta in competizioni come le Universiadi del Trading, o le gare organizzate da Bloomberg sul Risk Management, che possono diventare vere e proprie occasioni di inserimento professionale qualificato, con significative esperienze all’estero”, afferma la docente. La quota di fuoricorso è minima, dovuta per lo più al precoce ingresso dei ragazzi nel mondo del lavoro. Altri sbocchi sono rappresentati dalle aziende finanziarie assicurative e dalla professione, poco nota, dell’attuario, un esperto nel valutare l’incertezza. “É un mestiere dalle potenzialità molto interessanti, tra i più richiesti con un rapporto molto vantaggioso fra domanda e offerta e con ottime opportunità di retribuzione”. Materiale, servizi e informazioni sono disponibili in rete, sui social network, in pagine create spontaneamente dai ragazzi o dalla docente, e sui più istituzionali siti docente della stessa prof.ssa Cocozza e del dott. Domenico Curcio, i quali curano insieme un servizio di tutoraggio via Skype. “Il counseling continuo funziona molto bene, soprattutto con i laureandi che cominciano a lavorare prima di aver terminato”, sottolinea la docente. Coloro i quali non provengono da percorsi Triennali strettamente economici, devono superare una prova d’ammissione in una qualsiasi delle sessioni ufficiali di settembre, dicembre e marzo a cui bisogna aggiungerne una ulteriore, a richiesta, nel mese di luglio. “I laureati in Finanza trovano facilmente una collocazione professionale adeguata, gli iscritti sono pochi, in media una quarantina l’anno, e il tasso di abbandono pressocché nullo. Questi numeri piccoli consentono un confronto continuo con gli studenti”.
Doppio titolo con l’Universidade Nova de Lisboa, e presto anche con l’Università di Francoforte, lezioni e materiale in inglese, frequenza obbligatoria cinque giorni a settimana, didattica articolata in tre periodi (settembre-dicembre, gennaio-marzo e aprile-giugno), verifiche settimanali. È l’identikit della Magistrale in Economics and Finance, della quale parla il prof. Marco Pagnozzi. Beneficia del bagaglio di conoscenze e relazioni accumulato con il Master in Economics and Finance istituito nel 1995 e del contributo di tanti ex-allievi. “Il punto cruciale è la prospettiva internazionale. Per tutti gli studenti è previsto, al secondo anno, un Erasmus, grazie al cospicuo numero di borse che il Dipartimento mette a disposizione insieme a quelle finanziate dalla Compagnia di San Paolo”. Fornisce una solida preparazione in Economia e Finanza garantendo tutti gli strumenti per l’analisi economica, statistica ed econometrica. Possono iscriversi tutti coloro che sono in possesso di una Laurea Triennale in Economia, o di un titolo straniero equipollente. “È cruciale essere motivati e avere curiosità – prosegue il professore – Seguire delle lezioni in inglese vuol dire saper leggere un testo universitario di Economia in questa lingua. Molti ne sovrastimano la difficoltà, ma si tratta dell’ultimo dei problemi. Molto più seri sono invece gli esami in Matematica per la Finanza, Econometria, Microeconomia e Macroeconomia Avanzata, Economia Finanziaria e una tesi da 24 crediti”. I laureati nel precedente curriculum sono stati, fino ad ora, quarantasette, tutti in corso e correntemente occupati, molti all’estero in importanti istituzioni, la metà circa lavora in ambito accademico.
Simona Pasquale
“Gli strumenti e il mondo stanno cambiando e oltre i profili tradizionali, tuttora validi, è importante imparare a sviluppare una mentalità imprenditoriale”, sottolinea il prof. Antonio Acconcia, introducendo la laurea in Economia e Commercio e raccomandando ai laureandi Triennali presenti regolarità e costanza nel seguire le attività didattiche: “È diventato indispensabile laurearsi presto e bene, sfruttando al meglio i servizi universitari. Seguire i corsi garantisce un notevole risparmio di tempo. Avere una buona media e scrivere una buona tesi permette di dimostrare di saper applicare, in maniera originale, le conoscenze apprese”. Gli esami sono circa una decina circa e diverse sono le occasioni di approfondimento tramite seminari e laboratori. “Abbiamo ampliato lo spettro degli insegnamenti a scelta dal taglio fortemente applicativo e le occasioni di tirocinio e incontro con il mondo del lavoro. Allo stesso tempo, è cresciuta l’attenzione alla progressione delle carriere e abbiamo diviso gli studenti in gruppi, assegnando loro un docente di riferimento, allo scopo di mantenere sempre aperto il dialogo con la struttura”. Tre le direttrici principali della formazione: discipline economiche, quantitative e una gamma di insegnamenti che spaziano fra l’ambito aziendale e quello giuridico. Una multidisciplinarità necessaria per comprendere e affrontare i problemi tipici dell’economia e tratteggiare i profili specifici dell’esperto di finanza e dell’analista economico che valuta i progetti di investimento. Figure nuove che si stanno rapidamente sviluppando e rappresentano una scommessa per il futuro, sia nel settore pubblico locale, che in quello privato.
La Magistrale in Finanza, presentata dalla Coordinatrice Rosa Cocozza, costituisce una classe disciplinare a sè, con abilitazioni e sbocchi tutti focalizzati sul settore finanziario. “La cassetta degli attrezzi è fatta di strumenti di carattere economico e gestionale, raffinati attraverso l’esperienza diretta in competizioni come le Universiadi del Trading, o le gare organizzate da Bloomberg sul Risk Management, che possono diventare vere e proprie occasioni di inserimento professionale qualificato, con significative esperienze all’estero”, afferma la docente. La quota di fuoricorso è minima, dovuta per lo più al precoce ingresso dei ragazzi nel mondo del lavoro. Altri sbocchi sono rappresentati dalle aziende finanziarie assicurative e dalla professione, poco nota, dell’attuario, un esperto nel valutare l’incertezza. “É un mestiere dalle potenzialità molto interessanti, tra i più richiesti con un rapporto molto vantaggioso fra domanda e offerta e con ottime opportunità di retribuzione”. Materiale, servizi e informazioni sono disponibili in rete, sui social network, in pagine create spontaneamente dai ragazzi o dalla docente, e sui più istituzionali siti docente della stessa prof.ssa Cocozza e del dott. Domenico Curcio, i quali curano insieme un servizio di tutoraggio via Skype. “Il counseling continuo funziona molto bene, soprattutto con i laureandi che cominciano a lavorare prima di aver terminato”, sottolinea la docente. Coloro i quali non provengono da percorsi Triennali strettamente economici, devono superare una prova d’ammissione in una qualsiasi delle sessioni ufficiali di settembre, dicembre e marzo a cui bisogna aggiungerne una ulteriore, a richiesta, nel mese di luglio. “I laureati in Finanza trovano facilmente una collocazione professionale adeguata, gli iscritti sono pochi, in media una quarantina l’anno, e il tasso di abbandono pressocché nullo. Questi numeri piccoli consentono un confronto continuo con gli studenti”.
Doppio titolo con l’Universidade Nova de Lisboa, e presto anche con l’Università di Francoforte, lezioni e materiale in inglese, frequenza obbligatoria cinque giorni a settimana, didattica articolata in tre periodi (settembre-dicembre, gennaio-marzo e aprile-giugno), verifiche settimanali. È l’identikit della Magistrale in Economics and Finance, della quale parla il prof. Marco Pagnozzi. Beneficia del bagaglio di conoscenze e relazioni accumulato con il Master in Economics and Finance istituito nel 1995 e del contributo di tanti ex-allievi. “Il punto cruciale è la prospettiva internazionale. Per tutti gli studenti è previsto, al secondo anno, un Erasmus, grazie al cospicuo numero di borse che il Dipartimento mette a disposizione insieme a quelle finanziate dalla Compagnia di San Paolo”. Fornisce una solida preparazione in Economia e Finanza garantendo tutti gli strumenti per l’analisi economica, statistica ed econometrica. Possono iscriversi tutti coloro che sono in possesso di una Laurea Triennale in Economia, o di un titolo straniero equipollente. “È cruciale essere motivati e avere curiosità – prosegue il professore – Seguire delle lezioni in inglese vuol dire saper leggere un testo universitario di Economia in questa lingua. Molti ne sovrastimano la difficoltà, ma si tratta dell’ultimo dei problemi. Molto più seri sono invece gli esami in Matematica per la Finanza, Econometria, Microeconomia e Macroeconomia Avanzata, Economia Finanziaria e una tesi da 24 crediti”. I laureati nel precedente curriculum sono stati, fino ad ora, quarantasette, tutti in corso e correntemente occupati, molti all’estero in importanti istituzioni, la metà circa lavora in ambito accademico.
Simona Pasquale