Quello di Scienze e Tecnologie Ambientali, Biologiche e Farmaceutiche (Distabif) sarà il primo Dipartimento della Seconda Università a votare per la carica di Direttore il 9 e 10 giugno. Sono in scadenza, però, quasi tutti i mandati degli eletti tre anni fa alla guida delle strutture dipartimentali.
Il prof. Paolo Vincenzo Pedone, docente di Scienze Biologiche, alla direzione del Dipartimento dal 2012, e prima ancora Preside della ormai ex Facoltà di Scienze del Farmaco, sarà probabilmente l’unico candidato per questa tornata elettorale. Ha operato per traghettare la Facoltà attraverso la Riforma Gelmini e tiene a mettere la sua esperienza al servizio della comunità accademica per completare e raffinare questo percorso.
“Sono stati sicuramente anni intensi – evidenzia il prof. Pedone – Abbiamo vissuto un momento difficile perché la gestione delle trasformazioni imposte dalla Riforma, con le ristrettezze economiche che ci sono, mette il sistema universitario sotto pressione. Ho ricevuto attestati di stima da molti colleghi e offro la mia disponibilità per guidare il Dipartimento per un altro mandato. L’esperienza che ho maturato può essere utile e credo possa nascere da questa nuova grande realtà dipartimentale una nuova squadra di colleghi, con gli stessi obiettivi e interessi, con la quale lavorare per portare a termine i progetti iniziati”.
Tra gli obiettivi a breve termine del prossimo Direttore ci dovrà essere sicuramente – spiega Pedone – il completamento dell’operazione di Riforma, perché da questa fusione dei Dipartimenti possa nascere una struttura più forte. “Tre anni sembrano tanti, ma in realtà non lo sono per portare a compimento un processo così complesso. Bisogna fare in modo che il nuovo Dipartimento riesca ad esprimere al massimo tutte le sue forze e potenzialità. Dobbiamo ancora ‘conoscerci’ meglio dal punto di vista scientifico, arrivando a valorizzare chi è più avanti e attivando nel contempo il giusto potenziamento dove c’è bisogno. Dobbiamo cercare di prendere la parte migliore delle regole che ci vengono date per dare energia all’intero Dipartimento”.
In questo quadro andrà rivista anche l’offerta didattica, nell’ottica di una migliore armonizzazione: “I Corsi rimarranno gli stessi ma, laddove si può migliorare, in particolare sulle Lauree Magistrali, andremo ad operare. L’obiettivo sarà quello di creare maggiore sinergia tra i Corsi nati dalla fusione delle ex Facoltà, portando a termine l’ottimizzazione dell’offerta formativa anche riprendendo alcuni nostri vecchi progetti: penso ai corsi in lingua inglese o agli accordi di collaborazione con il CNR”.
Sul piano del personale si “spera di poter dare risposta agli idonei, per quanto il contesto normativo ed economico ci permette di riconoscere i giusti meriti a questi colleghi”. Lo scorso anno sono stati già chiamati 6 docenti di II fascia e 5 di prima, ma, ricorda Pedone, “la necessità è anche quella di inserire i giovani non strutturati per dare nuova linfa all’organico”.
Va.Or.
Il prof. Paolo Vincenzo Pedone, docente di Scienze Biologiche, alla direzione del Dipartimento dal 2012, e prima ancora Preside della ormai ex Facoltà di Scienze del Farmaco, sarà probabilmente l’unico candidato per questa tornata elettorale. Ha operato per traghettare la Facoltà attraverso la Riforma Gelmini e tiene a mettere la sua esperienza al servizio della comunità accademica per completare e raffinare questo percorso.
“Sono stati sicuramente anni intensi – evidenzia il prof. Pedone – Abbiamo vissuto un momento difficile perché la gestione delle trasformazioni imposte dalla Riforma, con le ristrettezze economiche che ci sono, mette il sistema universitario sotto pressione. Ho ricevuto attestati di stima da molti colleghi e offro la mia disponibilità per guidare il Dipartimento per un altro mandato. L’esperienza che ho maturato può essere utile e credo possa nascere da questa nuova grande realtà dipartimentale una nuova squadra di colleghi, con gli stessi obiettivi e interessi, con la quale lavorare per portare a termine i progetti iniziati”.
Tra gli obiettivi a breve termine del prossimo Direttore ci dovrà essere sicuramente – spiega Pedone – il completamento dell’operazione di Riforma, perché da questa fusione dei Dipartimenti possa nascere una struttura più forte. “Tre anni sembrano tanti, ma in realtà non lo sono per portare a compimento un processo così complesso. Bisogna fare in modo che il nuovo Dipartimento riesca ad esprimere al massimo tutte le sue forze e potenzialità. Dobbiamo ancora ‘conoscerci’ meglio dal punto di vista scientifico, arrivando a valorizzare chi è più avanti e attivando nel contempo il giusto potenziamento dove c’è bisogno. Dobbiamo cercare di prendere la parte migliore delle regole che ci vengono date per dare energia all’intero Dipartimento”.
In questo quadro andrà rivista anche l’offerta didattica, nell’ottica di una migliore armonizzazione: “I Corsi rimarranno gli stessi ma, laddove si può migliorare, in particolare sulle Lauree Magistrali, andremo ad operare. L’obiettivo sarà quello di creare maggiore sinergia tra i Corsi nati dalla fusione delle ex Facoltà, portando a termine l’ottimizzazione dell’offerta formativa anche riprendendo alcuni nostri vecchi progetti: penso ai corsi in lingua inglese o agli accordi di collaborazione con il CNR”.
Sul piano del personale si “spera di poter dare risposta agli idonei, per quanto il contesto normativo ed economico ci permette di riconoscere i giusti meriti a questi colleghi”. Lo scorso anno sono stati già chiamati 6 docenti di II fascia e 5 di prima, ma, ricorda Pedone, “la necessità è anche quella di inserire i giovani non strutturati per dare nuova linfa all’organico”.
Va.Or.