Il Giappone: una passione coltivata fin da bambini

Alcuni sono del primo anno, provengono da diverse facoltà, sono quasi tutte donne: è la composizione del gruppo di quindici studenti che dal 23 marzo al 6 aprile andrà alla scoperta del Paese del Sol Levante. Promotore del viaggio, il prof. Salvatore Diglio. 
Appassionati del Giappone, gli studenti visiteranno, grazie ad una serie di appuntamenti organizzati dal professore, il municipio di Tokyo, l’Università di Kawahasai, la città della scienza di Kensei, le strade di Osaka.
“Per me è un sogno quello di poter visitare il Giappone – racconta Alessandra Pagano, iscritta al terzo anno di Relazioni Internazionali e Diplomatiche alla Facoltà di Scienze Politiche- Il fatto che il soggiorno sia organizzato dall’Università e sia inserito in un curriculum lo rende ancora più interessante”.
Gli studenti non solo avranno la possibilità di partecipare ad   viaggio unico nel suo genere e alla metà dei costi delle agenzie  turistiche (1950 euro per quindici giorni) ma anche l’opportunità di aggiungere tre crediti nel loro curriculum 
“Dal punto di vista economico è molto vantaggioso – spiega anche Kevin Young, studente al primo anno di Lingue e Culture dell’Asia e dell’Africa alla Facoltà di Lettere- Inoltre è organizzato bene e mi offre la possibilità di visitare le varie città e i luoghi che ho studiato, ad esempio con l’esame di Storiografia. Poter vedere con i propri occhi quello che si è letto sui libri è davvero una grande esperienza”.
Quasi tutti gli studenti che hanno deciso di partecipare a questo di viaggio sono da sempre interessati alla cultura giapponese e molto spesso anche autodidatti.
“Il Giappone è da sempre una mia grande passione – dice anche Kevin- Prima di iniziare l’Università l’ho studiato per due o tre anni da autodidatta. Mi affascina molto la lingua e il sistema di ideogrammi: ho una buona memoria visiva e una forte vena artistica che mi hanno facilitato l’apprendimento della scrittura”.
La scrittura sembra un polo d’attrazione anche per gli altri studenti che scoprono in questa particolarità l’aspetto più interessante. “E’ una passione che mi porto da bambino – commenta anche Stefano Pirone, iscritto al secondo anno di Lingue e Culture Comparate- Mi hanno sempre affascinato le scritture strane! Il viaggio mi darà ancora più spinta e maggiori motivazioni per continuare questo studio. Il fatto che sia un progetto organizzato dall’ateneo offre l’occasione di toccare luoghi che altrimenti non potrei visitare. Però c’è anche un lato negativo: ho paura che fra noi si parlerà molto in italiano”.
Ma questa esperienza non è solo di conoscenza della lingua, che sicuramente in due settimane non avrà molti spazi per l’approfondimento, quanto di conoscenza della vita e della cultura nipponica. “Il mio interesse nasce proprio per la differenza che c’è tra la nostra cultura e quella giapponese – continua Alessandra- e spero di poter continuare questi studi anche nella specialistica. Inoltre, questa esperienza all’estero è importante per il mio lavoro di tesi che verte sull’idea del viaggio e sullo studio delle città, lo sviluppo urbanistico e i processi di ricostruzione post-terremoto: tutti argomenti che fanno parte del programma di escursioni”.
Se per molti questo è il primo viaggio in estremo oriente, non sarà però l’ultimo. “Il mio desiderio- confessa Pirone- è seguire un corso di laurea specialistica in Giappone, anche se ancora non so come fare!”.
(Va. Or.)
- Advertisement -




Articoli Correlati