Il lavoro si cerca sui social

Cercare lavoro o esperienze professionali prima della laurea: neo laureati e studenti ricorrono, con sempre maggiore frequenza, al web. Ma come rendere appetibile il proprio profilo sui social? Risponde Germano Buttazzo, Sales Manager di LinkedIn, tra le realtà che ad ottobre hanno partecipato al ‘Job Days’ all’Università Suor Orsola Benincasa. Cosa è LinkedIn e quando nasce? “LinkedIn è il più grande social network per professionisti del mondo con più di 530 milioni di utenti a livello globale, di cui più di 10 milioni solo in Italia. LinkedIn è nato nel 2003 da un’idea di Reid Hoffman e di tre suoi colleghi. Uno dei
segmenti maggiormente in crescita al momento sulla piattaforma è proprio quello degli studenti visto che è sempre più necessario acquisire esperienze lavorative mentre si studia e costruirsi un’identità professionale anche on line. Sono oltre 40 milioni gli studenti su LinkedIn”. Come funziona? “Basta iscriversi e crearsi il proprio profilo. Il profilo deve essere il più completo possibile per poter dare una informazione esaustiva di sè e delle proprie competenze professionali e personali. Funziona come tutti i social network, quindi si iniziano a seguire persone che si conosce, ma per motivi professionali o che siano di ispirazione per la propria area di competenza. A differenza di altri social network, il successo della propria visibilità non è dettato dal maggior numero di contatti raggiunti ma dalla qualità di questi contatti. Cioè quanto le persone nel tuo network su LinkedIn siano pertinenti alla tua area di business. Per fare un esempio, non si chiede l’amicizia al vicino di casa o all’amico se non hanno nessuna pertinenza con il Corso di Laurea che si sta frequentando o il lavoro che si sta svolgendo o a cui si aspira, ma si chiederà l’amicizia a una persona incontrata, per esempio, durante un colloquio di lavoro”. Dove ha la sua sede principale?  LinkedIn ha sede a Mountain View in California, Stati Uniti, ma dal 2011 ha una sua sede anche in Italia, a Milano”. Quante persone lavorano con LinkedIn? “LinkedIn oggi è presente in oltre 200 paesi e disponibile in 24 lingue diverse, incluso l’Italiano. La nostra
compagnia offre lavoro a migliaia di professionisti in tutto il mondo, mentre nell’ufficio italiano siamo una trentina. Quando abbiamo cominciato nel 2011, eravamo in 4 e il network contava nel Belpaese appena 2 milioni di iscritti”. Quella con il Suor Orsola è stata la prima iniziativa pubblica a Napoli? “Sì, è stata la prima. Ma non è stata l’unica, in quanto svolgiamo costantemente attività di divulgazione presso le università pubbliche e private in tutta Italia (Università Bicocca, Università Statale di Milano, Politecnico di Milano, Università Bocconi, Università di Pavia, Università di Trento, Università di
Bologna, Università di Lecce, per citarne alcune) per spiegare agli studenti come trovare il lavoro dei loro sogni una volta completato il percorso di studi”.
Quali lauree oggi, secondo la vostra esperienza, sono più facilmente spendibili per cercare lavoro? “Non c’è una laurea in particolare. Dal nostro punto di vista, l’importante è che il professionista abbia l’opportunità di avvicinarsi sempre di più a ciò che considera davvero il lavoro dei propri sogni. Da ciò
che abbiamo potuto osservare in quest’ultimo periodo anche grazie ai dati a nostra disposizione, possiamo dire che alcuni particolari ambienti come quello tecnologico,finanziario e dei servizi alle imprese  sono molto importanti per il mercato italiano. Detto questo, possiamo aggiungere anche che al di là della specializzazione che ogni professionista potrebbe avere, sempre di più le aziende richiedono ai propri dipendenti di avere delle cosiddette soft skill (punti di forza personali) che possono rendere più fluidi e snelli i flussi lavorativi. Sotto questo profilo, in modo particolare, le nuove competenze digitali, come l’analisi di dati e il social media management stanno assumendo sempre più valore”. Cosa suggerite agli studenti ed ai neolaureati per rendere più efficiente ed incisiva la ricerca di lavoro in rete? “In primo luogo bisogna avere un’identità digitale coerente e ben definita che possa portare chi cerca talenti a individuare il giusto candidato al momento giusto. Sotto questo punto di vista, avere un profilo LinkedIn costantemente aggiornato, partecipare alle conversazioni nei gruppi di riferimento per il proprio settore lavorativo d’interesse e creare connessioni di qualità, può offrire numerose e nuove opportunità. La ricerca di un lavoro, come si suol dire, è un lavoro essa stessa e questo si riflette anche nell’attività di ogni professionista all’interno del network. Diventa importante quindi parlare dei propri progetti e dei successi raggiunti, delle proprie esperienze e competenze e anche offrire spunti di conversazione quando possibile per portare le persone a seguire il vostro profilo, in cerca di notizie e aggiornamenti interessanti”. Quali le più comuni truffe nelle quali rischia di imbattersi chi cerca lavoro on line? “In rete e sui social network in generale è sempre necessario agire con buon senso. Per aiutare i nostri iscritti abbiamo un LinkedIn Safety Center dove si possono trovare consigli per agire in sicurezza (https:// safety.linkedin.com/)”.
Fabrizio Geremicca
- Advertisement -





Articoli Correlati