Un’informazione può essere recepita in maniera diversa a seconda del modo in cui viene proposta? Può il contesto influenzare il fruitore del messaggio? A questi interrogativi si è cercato di dare risposta il 10 marzo con la tavola rotonda: “Dal contenuto al contenitore: le vie del messaggio sono infinite”. L’incontro, promosso dalla cattedra del prof. Marco Santoro, ha avuto il compito di fornire un background di conoscenze agli studenti, prima dell’inizio del corso in Storia dell’editoria, nell’ambito del Corso di Laurea in Lingue e Culture moderne. “Punto centrale della discussione – spiega il prof. Santoro – è stato il paratesto, tutto ciò che vi è intorno ad un documento, ma messaggio non è. Ci siamo occupati ad esempio della copertina di un libro, dei colori utilizzati o dei caratteri di un titolo, qualsiasi cosa serva a distogliere l’attenzione del fruitore dal contenuto del messaggio”. A questo punto occorre chiedersi se è più importante come viene confezionata la notizia o il contenuto della stessa. “Un po’ come la vecchia diatriba sull’essere o sull’apparire – continua il docente – Nella comunicazione attuale, il modo in cui viene data la notizia è più importante dell’informazione stessa. Dobbiamo chiederci come trovare una via di mezzo, senza snaturare la validità del messaggio”. Basti pensare ad internet: “Dove è tutto basato sull’immagine, sul colpo d’occhio. Oramai l’informazione corre su un filo veloce ed è difficile far sedimentare nel fruitore le idee comunicate. Compito del corso, quindi, sarà proprio quello di ridare alle pagine scritte la loro valenza, volgendo lo sguardo alle interferenze esterne”. Su questa scia, la tavola rotonda ha proposto un excursus storico degli elementi che coesistono intorno al testo, verificando come siano diventati via via sempre più incisivi. “Ci siamo avvalsi della competenza di diversi esperti, ognuno ha portato il proprio punto di vista, elencandoci le difficoltà del mestiere in questo campo. C’è stato, ad esempio, l’intervento di Maurizio Zanardi, editore molto noto, il quale ha mostrato come scegliere la pubblicazione di un argomento su una rivista. La copertina ed il titolo – come tante altre cose – sono dettate da scelte di marketing, molto importanti nel campo dell’editoria. Un libro o un giornale non possono essere più considerati solo contenitori, ma vere e proprie attività che vanno gestite con diversi criteri”. Scelta particolare è stata quella di invitare Alberto Della Sala, libraio antiquario, tra i fondatori della Libreria “Iocisto” di Napoli. “Volevamo dare uno sguardo a piccole realtà, cercando di capire come un maestro libraio operasse le sue scelte in negozio. Ad esempio ci siamo chiesti come si decidono i libri da comprare e cosa esporre in vetrina. Anche posizionare i titoli sugli scaffali è un’operazione complessa. Insomma, gestire un negozio ha aspetti di ‘contorno’ da non dover sottovalutare assolutamente”. Gli ingredienti per il successo del corso ci sono tutti. “Come ogni anno, abbiamo scelto un ventaglio di argomenti da proporre ai nostri ragazzi che li abitui a fermarsi a riflettere. I ragazzi dovranno imparare a fronteggiare le apparenze per riuscire a penetrare nella profondità del messaggio che si vuole trasmettere”.
(Su.Lu.)
(Su.Lu.)