Recuperare la vecchia tradizione napoletana attraverso uno strumento musicale che ha fatto battere il cuore di diverse generazioni: la Facoltà di Scienze della Formazione propone un Master di I livello in “Pedagogia della musica” con al centro lo studio del ‘Mandolino Classico Napoletano’. Il Corso, promosso in collaborazione con l’Accademia Mandolinistica napoletana e il Centro di Lifelong Learning d’Ateneo, ha il compito di far conseguire competenze pedagogico – didattiche connesse all’acquisizione e allo sviluppo di abilità musicali, nell’intento di dare risalto ad un pezzo di storia del nostro territorio, che non ha mai smesso di formare con la sua musica dolce e melodiosa. “Recuperare il mandolino come strumento musicale – racconta Pasquale Scialò, docente di Musicologia e Storia della musica, membro del Comitato scientifico del Master – è fondamentale sotto diversi punti di vista. Lo strumento non è solo il simbolo della napoletanità – veniva usato da Beethoven e Mozart – ed ha una forte matrice anche europea. Il mandolino è un simbolo transculturale che va nel tempo e nello spazio, identificando Napoli nella sua dimensione globalizzata”. Il docente terrà un Laboratorio musicale all’interno del Corso: “Mi occuperò del vissuto dello strumento tra passato e presente. Analizzerò con gli allievi gli ambienti acustici in cui abbiamo vissuto, educandoli al rumore, al suono e al silenzio. Dal punto di vista musicale, il silenzio è importante, ci dà l’idea dell’alternanza con il rumore. Senza spazi silenziosi la musica non potrebbe esistere”. Oltre all’approccio musicale, è prevista una parte teorica: “Affrontare la storia dello strumento, con le mille sfaccettature culturali che si porta dietro, sarà molto complesso. Mettere insieme l’anima pedagogica e quella musicale, in un excursus temporale senza limiti geografici o temporali, è una bella sfida. Dovremmo cercare di unire le due anime, quella locale e quella globale, studiando i linguaggi e l’uso dello strumento in diverse epoche. Basti pensare che attualmente il mandolino viene usato in una veste rock, del tutto diversa da quella a cui siamo abituati a pensare”. Non solo recupero della tradizione quindi. “Ogni volta che recuperiamo qualcosa, la stiamo già trasformando, riproponendola in una nuova veste. Il problema in questi anni è stata la forte assenza istituzionale, nei confronti di qualcosa che, invece, doveva essere valorizzata. La prima classe di studio del mandolino, ad esempio, è stata realizzata a Padova anni fa, impensabile per noi napoletani. Con il Master ci proponiamo di diffondere questa cultura, apportando la giusta dose di innovazione, indispensabile per chi voglia spendere queste competenze in ambito didattico o musicale”.
Il Corso ha una forte connotazione pedagogica. “Il nostro intento – spiega il prof. Fabrizio Manuel Sirignano, docente di Pedagogia sociale e membro del Comitato scientifico del Master, delegato del Rettore al Lifelong Learning – è dare risalto alla tradizione musicale napoletana, restituendole il giusto prestigio. Al contempo, il Corso ha la funzione di formare laureati (Triennali o Magistrali) che operano o vogliano operare nell’ambito musicale come docenti, fornendo competenze specifiche in determinati ambiti”. La Facoltà del Suor Orsola è molto legata alla città e tiene molto alla valorizzazione della sua cultura e delle sue risorse. “La Campania ha delle risorse straordinarie, se riuscissimo ad insegnare ai giovani come valorizzare il territorio, avremmo già fatto tanto”. Il prof. Siringano anticipa: “stiamo pensando di dare vita ad un altro Corso di alta formazione sul Presepe napoletano. Sarebbe una bella sfida puntare l’accento su un’altra magnifica attività ed esperienza”.
Le iscrizioni al Master in Pedagogia Musicale saranno aperte fino al 7 settembre. Il numero dei partecipanti è fissato a 40, per un totale di 1500 ore di formazione (otto incontri mensili fra settembre a maggio). Per ulteriori informazioni collegarsi al sito web www.unisob.na.it, sezione Master.
Susy Lubrano
Il Corso ha una forte connotazione pedagogica. “Il nostro intento – spiega il prof. Fabrizio Manuel Sirignano, docente di Pedagogia sociale e membro del Comitato scientifico del Master, delegato del Rettore al Lifelong Learning – è dare risalto alla tradizione musicale napoletana, restituendole il giusto prestigio. Al contempo, il Corso ha la funzione di formare laureati (Triennali o Magistrali) che operano o vogliano operare nell’ambito musicale come docenti, fornendo competenze specifiche in determinati ambiti”. La Facoltà del Suor Orsola è molto legata alla città e tiene molto alla valorizzazione della sua cultura e delle sue risorse. “La Campania ha delle risorse straordinarie, se riuscissimo ad insegnare ai giovani come valorizzare il territorio, avremmo già fatto tanto”. Il prof. Siringano anticipa: “stiamo pensando di dare vita ad un altro Corso di alta formazione sul Presepe napoletano. Sarebbe una bella sfida puntare l’accento su un’altra magnifica attività ed esperienza”.
Le iscrizioni al Master in Pedagogia Musicale saranno aperte fino al 7 settembre. Il numero dei partecipanti è fissato a 40, per un totale di 1500 ore di formazione (otto incontri mensili fra settembre a maggio). Per ulteriori informazioni collegarsi al sito web www.unisob.na.it, sezione Master.
Susy Lubrano