Al via il Laboratorio di giornalismo internazionale. Tra le finalità prefissate: “seguire, nell’ampio territorio della sociologia della cultura e della comunicazione, un percorso centrato sull’approfondimento, l’analisi e la comprensione delle tematiche specifiche. Insomma, si tenterà di riflettere sulle dinamiche dell’informazione nel contesto internazionale. Obiettivo è quello di offrire delle coordinate per comprendere e raccontare la realtà internazionale, fatta di movimenti sociali, politici e culturali, nell’ambito di una prospettiva antropologica oltre che storica e sociologica”, spiega la dott.ssa Marina Brancato, docente responsabile del Laboratorio. L’iniziativa (che si rivolge agli studenti dei Corsi di Laurea Magistrali e rientra nelle altre attività a scelta – con il conseguimento di 4 crediti – degli iscritti a Lingue e Comunicazione Interculturale in Area Euromediterranea, Studi Internazionali, Filosofia e Politica, Relazioni e Istituzioni dell’Asia e dell’Africa) si incastra perfettamente non solo con la molteplicità di studi offerti da L’Orientale, Università che “ha in sé una vocazione internazionale a 360 gradi per il ventaglio di contenuti presenti nell’offerta didattica”, ma che “inoltre si aggancia e si appoggia alla solida tradizione delle scienze sociali in quest’Ateneo”, sottolinea la docente.
Le tematiche affrontate sono numerose “e tutte tese a dare il senso dell’enorme complessità del giornalismo internazionale. Sulle tracce di fatti recenti, partiremo dal terrorismo internazionale per poi approfondire la controinformazione e la libertà di stampa. L’attenzione si sposterà poi su particolari temi come la politica internazionale, il rapporto tra media e immigrazione, il giornalismo di guerra e il lavoro dei corrispondenti di guerra”, afferma la dott.ssa Brancato.
Il laboratorio è organizzato in 12 incontri, la cui frequenza è obbligatoria, a partire dal 6 marzo fino alla metà di aprile, due volte a settimana, ogni lunedì e venerdì dalle 14.30 alle 16.30 presso l’aula informatica al II piano di Palazzo S. Maria Porta Coeli in via Duomo. A lezioni sia frontali che interattive “si aggiungono proiezioni di documentari e dibattiti insieme all’elaborazione di articoli critici sui temi discussi in classe che saranno pubblicati dopo una selezione sul blog del laboratorio (https://cocacolajournalism.wordpress.com/), un blog fatto dagli studenti che, in questo percorso, sono parte attiva del corso”, fa presente la docente. Che anticipa: “diverse lezioni saranno poi tenute da docenti ed esperti esterni e in aprile è prevista una tavola rotonda con alcuni corrispondenti esteri”.
Alla fine del corso, gli studenti sosterranno una prova che consisterà in “un colloquio orale a cui si somma la stesura di un articolo critico finale che, in caso di idoneità, sarà pubblicato sul blog”.
Sabrina Sabatino
Le tematiche affrontate sono numerose “e tutte tese a dare il senso dell’enorme complessità del giornalismo internazionale. Sulle tracce di fatti recenti, partiremo dal terrorismo internazionale per poi approfondire la controinformazione e la libertà di stampa. L’attenzione si sposterà poi su particolari temi come la politica internazionale, il rapporto tra media e immigrazione, il giornalismo di guerra e il lavoro dei corrispondenti di guerra”, afferma la dott.ssa Brancato.
Il laboratorio è organizzato in 12 incontri, la cui frequenza è obbligatoria, a partire dal 6 marzo fino alla metà di aprile, due volte a settimana, ogni lunedì e venerdì dalle 14.30 alle 16.30 presso l’aula informatica al II piano di Palazzo S. Maria Porta Coeli in via Duomo. A lezioni sia frontali che interattive “si aggiungono proiezioni di documentari e dibattiti insieme all’elaborazione di articoli critici sui temi discussi in classe che saranno pubblicati dopo una selezione sul blog del laboratorio (https://cocacolajournalism.wordpress.com/), un blog fatto dagli studenti che, in questo percorso, sono parte attiva del corso”, fa presente la docente. Che anticipa: “diverse lezioni saranno poi tenute da docenti ed esperti esterni e in aprile è prevista una tavola rotonda con alcuni corrispondenti esteri”.
Alla fine del corso, gli studenti sosterranno una prova che consisterà in “un colloquio orale a cui si somma la stesura di un articolo critico finale che, in caso di idoneità, sarà pubblicato sul blog”.
Sabrina Sabatino