Il servizio tutorato alla pari a Psicologia: innovazione e trasversalità

Il servizio di tutorato alla pari al  Dipartimento di Psicologia ha riscosso ampio successo in questa sua prima tranche che si concluderà il prossimo 30 giugno. Una Commissione – formata dalla coordinatrice, prof.ssa Francesca D’Olimpio, unitamente al team composto dai docenti Marina Cosenza, Raffaella Perrella, Paola Spagnoli e Gennaro Cordasco – si è occupata di promuovere e gestire il servizio. L’impianto è centrato su un tutorato di tipo trasversale, sebbene vi siano poi dei tutor assegnati ai vari settori. “L’idea è quella di offrire un servizio che possa coprire l’intero fabbisogno del nostro
Dipartimento come pure quello di altri Dipartimenti”, spiega la prof.ssa Spagnoli. Si tratta, infatti, di un supporto mirato al superamento di quelle criticità che gli studenti si trovano comunemente a condividere. Criticità spesso sormontabili con l’acquisizione di un metodo di studio replicabile a qualsiasi disciplina, proprio perché non settoriale. “È un servizio sperimentale che non ha precedenti nella nostra Università. Abbiamo avuto molto successo perché sono stati realizzati seminari sia sul metodo di studio (intitolati ‘Lo studio intelligente’) sia sul supporto alla ricerca bibliografica e alla stesura dell’elaborato di tesi”, sottolinea la docente. Quindi si è risposto sia alle esigenze delle matricole, “e quindi ai problemi di socializzazione con il nuovo contesto e con l’apprendimento di un metodo di studio adeguato” , che a quelle degli iscritti all’ultimo anno della Laurea Triennale e al primo anno di Specialistica per la redazione della tesi di laurea, “un ostacolo per molti studenti”. Insomma, “è stato realizzato il vero concetto di tutorato fra pari, con gli studenti più anziani e
i dottorandi di supporto a quelli più giovani”. Un bilancio positivo, da un lato. Dall’altro qualche difficoltà di natura logistica perché il servizio è stato erogato in contemporanea alle lezioni relativamente “alla disponibilità delle aule e allo sdoppiamento del Dipartimento in due sedi: gli studi in Viale Ellittico e le aule in Via Vivaldi”. Nonostante tutto “la risposta è stata formidabile. I corsi erano tutti pieni e abbiamo avuto anche la richiesta di edizioni ulteriori. Presenti anche gli studenti di altri Corsi di Laurea”. Ben 1.200 i contatti Facebook, social attraverso il quale sono stati pubblicizzati gli eventi. Un’anticipazione: “stiamo realizzando un poster per presentarlo ad un convegno su questa prima valutazione dell’efficacia del servizio”. Difficoltà legate alla scarsa frequenza o con qualche disciplina in particolare perché mai incontrata prima, problemi di ambientamento e socializzazione con il contesto,
inadeguato metodo di studio: la radiografia delle esigenze della platea che ha utilizzato il servizio.
Maria Teresa Perrotta
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