Il Vicepresidente Moccia: la prossima sfida è l’organizzazione della didattica per settembre

“Nella Scuola Politecnica e delle Scienze di Base lavoriamo tutti fianco a fianco e in maniera trasversale. Io, chiaramente, ho una maggiore vicinanza e conoscenza dell’area Ingegneria. Ho coordinato la Commissione Orari della Scuola e sono in contatto con i rappresentanti degli studenti che hanno fatto delle richieste di approfondimento sul funzionamento di alcuni aspetti della Scuola. Seguire questi ragazzi è gratificante, sono giovani, pieni di entusiasmo e di idee”, afferma il prof. Antonio Moccia, docente di Impianti e Sistemi Aerospaziali al Dipartimento di Ingegneria Industriale, da un paio di mesi Vicepresidente della Scuola Politecnica e delle Scienze di Base della Federico II. Subentra alla prof.ssa Maria Rosaria Iesce, docente di Chimica Organica. Il prof. Moccia è stato, per sei anni, Direttore del Dipartimento di Ingegneria Industriale e quindi parte del Consiglio di Scuola, affianca ora il prof. Marco D’Ischia, Presidente della Scuola. “Penso che il compito principale della Scuola sia fornire un servizio agli studenti. Il nostro obiettivo deve essere quello di migliorare la didattica a tutti i livelli, dal punto di vista logistico, organizzativo, nelle strutture, fino agli aspetti sostanziali. Un punto fondamentale è l’orientamento. Tanto in ingresso, verso i più giovani per avviarli ad una scelta consapevole, tanto in uscita, per accompagnarli all’ingresso nel mondo del lavoro”, afferma il prof. Moccia. Che cita poi un paio di recenti iniziative della Scuola, la Virtual Fair, giornata di recruiting, e la giornata di presentazione dei Corsi di Laurea Magistrale: “La possibilità di fruire di contenuti a distanza, in certe attività, può portare anche dei vantaggi. I nostri studenti sono dei nativi digitali, hanno una maggiore capacità di fruire di queste piattaforme telematiche e senza dubbio hanno decretato il successo di queste iniziative”. Una grande sfi da, adesso, è settembre: con “l’organizzazione del prossimo semestre, cosa estremamente impegnativa alla quale stiamo lavorando. Bisogna capire quali saranno le direttive del Governo. Dobbiamo capire come impostare la didattica blended, questa modalità mista telematica e in presenza, come coinvolgere i Corsi di Laurea, come ottimizzare gli spazi. Al momento sono al vaglio una serie di ipotesi”.
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