Inaugurata l’aula informatizzata

Riapre l’aula informatizzata della Facoltà di Sociologia, completamente messa a nuovo, sotto la gestione del CSI (Centro di Ateneo per i Servizi Informativi). “Non si tratta di uno spazio da adibire alla didattica, – ha detto il prof. Guglielmo Tamburrini, direttore del CSI, in occasione dell’inaugurazione lo scorso 8 marzo – ma di un’aula studio per gli allievi dell’intero Ateneo. In un periodo di ristrettezze economiche, quale quello attuale, questa inaugurazione non può essere che un fatto positivo, un bene comune che dobbiamo saper conservare”. Sedici le postazioni presenti, e altrettanti posti per il collegamento dal proprio pc, un sistema di audio-video sorveglianza già attivo e il servizio wi-fi. “Sono sorpreso e felice nel vedere quest’aula, – ha detto il Preside della Facoltà prof. Gianfranco Pecchinenda – è una delle rare occasioni in cui ci si sente bene. Mi auguro che, nel tempo, riusciremo a mantenerla così come ci è stata consegnata”. Soddisfazione anche nelle parole del prof. Enrico Rebbegiani, docente di Sociologia economica: “La rete telematica, la connettività, sono beni comuni a cui tengo molto, grandi risorse che questo posto ci permetterà di utilizzare”. Non si avverte la stessa positività tra i pochi studenti presenti. “Era ora! Il laboratorio è stato chiuso fin troppo tempo – ha detto Giuseppe, laureando in Sociologia – Dopo aver seguito il corso di Statistica col prof. Giancarlo Ragozini, siamo stati impegnati nella realizzazione del software SPSS, e ognuno ha dovuto lavorare a casa propria, con l’aiuto delle slides forniteci dal docente”. Giuseppe ha ricordato la sua esperienza Erasmus in Francia. “Sono stato all’Università di Rouen, lì ci si può collegare ad Internet dappertutto, ci sono prese per la corrente anche nei corridoi. E’ un’organizzazione molto migliore della nostra”. Fabrizia, altra studentessa di Sociologia, commenta: “il numero delle postazioni è ancora limitato. Prima ce n’erano una decina, ma solo la metà dei computer erano funzionanti. Ora il numero è aumentato ma non è mai a sufficienza, oltretutto manca una stampante e le prese per collegare i portatili sono poche, ci dovrebbero essere anche in biblioteca”. Lamentele anche sul servizio wi-fi. “Non abbiamo ancora capito le modalità di accesso al servizio – hanno detto Adelaide e Stefania, entrambe iscritte a Politiche sociali e del territorio – speriamo che, dall’aula, risulti più semplice”.
 
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