Interesse e curiosità per le attività di laboratorio

I veri protagonisti dell’Open Day sono i ragazzi, spesso non ancora maggiorenni, che spontaneamente hanno affrontato una trasferta piena di disagi a causa dello sciopero dei trasporti per avere l’occasione di verificare sul campo interessi e inclinazioni. Molti hanno le idee chiare sul proprio futuro, è il caso di Nicola Tavaglione che incontriamo nel Laboratorio di realtà virtuale. Viene da Roma e sogna di iscriversi ad Ingegneria Navale un Corso presente solo in alcune Università italiane fra cui la Federico II: “sono stato anche a Genova però penso che verrò a Napoli, la città è bella, più vicina a casa, i professori sono molto apprezzati e la vasca navale è unica in Italia. Questa giornata di orientamento mi ha davvero colpito perché nella mia città non ci sono iniziative del genere”. “Ho sempre amato l’Ingegneria, soprattutto l’automazione e l’aerospazio, ero convinto che si facesse solo tanta teoria ed è stato bello vedere un laboratorio di ricerca con tante applicazioni pratiche”, commenta Antonio Iovino. A Mario Sebastiano sono sempre piaciuti automobili e motori. Pur di visitare un laboratorio di ricerca, ha fatto un’assenza a scuola per la quale non riceverà alcun credito: “però mi sono divertito moltissimo. Ho visto motori di ogni genere, a combustione, a reazione, aerospaziale”. Sabrina Coraggio, 18 anni, dal canto suo, tira un sospiro di sollievo. Le piace la Matematica, è la sua materia preferita, e temeva che iscriversi ad Ingegneria significasse limitarne lo studio: “avevo paura di perdere il mio punto di riferimento, invece ho appurato che ci sono tante occasioni di applicazione per la mia vera passione”. Tullio Cascone è interessato al Corso di Laurea in Ingegneria Gestionale: “mi piacerebbe diventare dirigente d’azienda, ma con delle conoscenze tecniche”. All’evento ha partecipato anche chi ha ancora delle perplessità sull’indirizzo da scegliere, come Riccardo, 17 anni, quarto anno del Liceo Scientifico, ancora in bilico fra Ingegneria e Fisica: “le scienze mi hanno sempre affascinato e ultimamente, attraverso un programma scolastico, mi sono avvicinato alla programmazione informatica, c’è ancora un po’ di tempo per decidere. Spero di riuscire a chiarirmi un po’ le idee”. Claudia Coppola, figlia di una ricercatrice universitaria, è in dubbio fra un percorso scientifico, magari proprio nel campo dell’Ingegneria, e studi in Giurisprudenza: “mia madre mi ha spinta a partecipare a questa giornata, che è stata utile per avere una prospettiva più ampia, anche se non ho ancora alcuna certezza”. Ilaria Aurino ama scrivere, collabora con una testata locale per diventare giornalista, vorrebbe iscriversi a Lettere “ma le opportunità sono limitate. Ho partecipato a questa iniziativa per informarmi su percorsi che offrono sicuramente maggiori sbocchi, anche se penso di preferire indirizzi più vicini al ramo farmaceutico e alla biologia”. Laura Grilli, quarto anno di scuola superiore, ha seguito con interesse tutte le presentazioni e i laboratori, ma ha il pallino per Medicina: “mi spaventano il test di ingresso e soprattutto i dieci anni di studio necessari per realizzarsi professionalmente. Adesso sono forse più confusa di prima. Mi sono piaciute molto le applicazioni dell’Ingegneria Chimica, che è quella che più si avvicina all’ambito farmaceutico, ma penso che mi orienterò verso i Corsi di Laurea in Biotecnologie o Farmacia”. Molti ragazzi si sono entusiasmati. “Dicono tutti che ci sono stati tagli continui all’università ed alla formazione e altri ancora ce ne saranno nei prossimi anni, però oggi abbiamo visto apparecchiature molto sofisticate e costose, come la stampante 3D e i sistemi per la messa in sicurezza degli edifici nelle zone sismische”, commenta impressionato Valerio Grasso. “Mi sono appassionata a tutto quello che ho visto: pezzi di plastica trasformati in buste, stampanti in tre dimensioni, fermentazioni, laser”, racconta Miriana Caccavallo. Francesco Nigro è uno dei pochissimi ragazzi in cui ci imbattiamo a non frequentare una scuola ad indirizzo tecnico-scientifico. Studia al Liceo Classico ed ha colto l’occasione di scoprire cose nuove: “vorrei capire se queste materie potrebbero  interessarmi. É tutto molto coinvolgente, viene quasi voglia di appartenere a questo mondo”. Per ragioni analoghe sono intervenuti in questa giornata  Marco Rallo e Gennaro Longobardo, anche loro iscritti al Classico: “la filosofia fornisce alla nostra formazione molti strumenti per proiettarci con soddisfazione verso le scienze. Siamo venuti per completare la nostra formazione e ci siamo divertiti un sacco nei laboratori”, affermano i due ragazzi che si fanno fotografare con il camice da chimico. “Questa formula offre una buona panoramica sull’intero settore”, dicono il rappresentante degli studenti presso il Dipartimento di Ingegneria Civile Edile e Ambientale Antonio Chianese e il Senatore Accademico Giuseppe De Falco.
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