“Valorizzare le conoscenze producendo competenze”, questa è l’idea di fondo che anima la JEAF (Junior Enterprise Agraria Federico II), l’associazione formata da studenti, laureati, laureandi, dottorandi della Facoltà di Agraria. Che ha un duplice obiettivo: curare la crescita professionale degli associati, offrendo loro la possibilità di mettere in pratica le conoscenze acquisite durante la vita universitaria mediante progetti e servizi per aziende private e pubbliche; proporre alle aziende agricole, alimentari e industriali un supporto operativo qualificato, a basso costo, con professionalità e competenza. Gli interessi dell’associazione spaziano in diversi ambiti: agricoltura, agroalimentare, ambiente, alimenti e salute. “Jeaf consente al giovane laureato o laureando di acquisire delle competenze pratiche per poi potersi inserire in maniera più consolidata nel mondo del lavoro. Intendiamo portare avanti un discorso di formazione pratica che accompagni quella puramente teorica, un training on the job”, spiega Nicola Caporaso, studente della Magistrale in Scienze e Tecnologie delle produzioni agrarie e Presidente dell’associazione che è nata nel novembre del 2011. Stretto il contatto con i docenti della Facoltà e con realtà associative similari: “partecipiamo ai meeting nazionali e internazionali JADE dove ci si confronta con altre Junior Enterprise”. L’associazione, che per ora interessa solo Agraria, ha l’ambizione di attecchire in altre Facoltà, “così come altro obiettivo è che negli anni si possa attivare una mailing list di aziende che aderiscono ai nostri progetti”.
Tra le iniziative in corso, che riguardano il settore agronomico e quello delle tecnologie e sicurezza alimentare: l’ottimizzazione della produzione di Lombri-Compost, progetto che vede la partecipazione di un’azienda di compostaggio di Eboli e che si pone l’obiettivo di produrre compost mediante lombrichi a partire da reflui; l’apertura di uno “Sportello Olio” presso una struttura del Laboratorio di Oli e Grassi della Facoltà che funga da “servizio di supporto per le aziende del settore oleicolo, frantoiani, produttori” e svolga “un’azione di comunicazione diretta ai cittadini circa le innovazioni del settore, al fine di migliorare gli aspetti qualitativi e nutrizionali dell’olio”; una campagna di sensibilizzazione sulle tematiche “della sostanza organica e della raccolta differenziata dei rifiuti nelle scuole napoletane, in collaborazione con la Provincia di Napoli”.
Interessante l’evento che si è da poco concluso, rivolto a studenti e laureati su novità che attengono la professione: “L’esame di Stato e la professione di Dottore Agronomo e Forestale e di Tecnologo Alimentare”. Quella del tecnologo alimentare, spiega Caporaso, “è ancora una figura nebulosa, neppure le aziende sanno bene come spendere questa professionalità e quale sia la sua giusta collocazione all’interno dell’azienda”. Hanno partecipato all’iniziativa rappresentanti dell’Ordine professionale degli agronomi, docenti della Facoltà presenti nelle commissioni degli esami di Stato, professionisti del settore.
Oltre al presidente Caporaso, nell’organigramma della Jeaf figurano Sara Iannelli (Laurea Magistrale in Scienze e Tecnologie delle produzioni agrarie) vice-presidente; Marco Marotta (Laurea Magistrale in Scienze forestali ed ambientali) segretario; Michela Pizzo (Laurea Magistrale in Scienze e Tecnologie alimentari) tesoriere; consiglieri Diego Formisano, Laurea in Tecnologie alimentari) e Gaspare Cesarano (Laurea Magistrale in Scienze e Tecnologie delle produzioni agrarie).
Gli studenti che vogliano associarsi, possono iscriversi sin dal primo anno della Laurea Triennale. “Gli studenti dopo l’esperienza all’interno della Jeaf escono rafforzati, acquisiscono competenze. Dopo un anno il percorso del singolo termina. Ogni sei mesi si apre la campagna di recruiting dei nuovi associati”, conclude Caporaso. Per tutte le altre informazioni e le attività della Jeaf consultare il sito jeaf.weebly.com.
Tra le iniziative in corso, che riguardano il settore agronomico e quello delle tecnologie e sicurezza alimentare: l’ottimizzazione della produzione di Lombri-Compost, progetto che vede la partecipazione di un’azienda di compostaggio di Eboli e che si pone l’obiettivo di produrre compost mediante lombrichi a partire da reflui; l’apertura di uno “Sportello Olio” presso una struttura del Laboratorio di Oli e Grassi della Facoltà che funga da “servizio di supporto per le aziende del settore oleicolo, frantoiani, produttori” e svolga “un’azione di comunicazione diretta ai cittadini circa le innovazioni del settore, al fine di migliorare gli aspetti qualitativi e nutrizionali dell’olio”; una campagna di sensibilizzazione sulle tematiche “della sostanza organica e della raccolta differenziata dei rifiuti nelle scuole napoletane, in collaborazione con la Provincia di Napoli”.
Interessante l’evento che si è da poco concluso, rivolto a studenti e laureati su novità che attengono la professione: “L’esame di Stato e la professione di Dottore Agronomo e Forestale e di Tecnologo Alimentare”. Quella del tecnologo alimentare, spiega Caporaso, “è ancora una figura nebulosa, neppure le aziende sanno bene come spendere questa professionalità e quale sia la sua giusta collocazione all’interno dell’azienda”. Hanno partecipato all’iniziativa rappresentanti dell’Ordine professionale degli agronomi, docenti della Facoltà presenti nelle commissioni degli esami di Stato, professionisti del settore.
Oltre al presidente Caporaso, nell’organigramma della Jeaf figurano Sara Iannelli (Laurea Magistrale in Scienze e Tecnologie delle produzioni agrarie) vice-presidente; Marco Marotta (Laurea Magistrale in Scienze forestali ed ambientali) segretario; Michela Pizzo (Laurea Magistrale in Scienze e Tecnologie alimentari) tesoriere; consiglieri Diego Formisano, Laurea in Tecnologie alimentari) e Gaspare Cesarano (Laurea Magistrale in Scienze e Tecnologie delle produzioni agrarie).
Gli studenti che vogliano associarsi, possono iscriversi sin dal primo anno della Laurea Triennale. “Gli studenti dopo l’esperienza all’interno della Jeaf escono rafforzati, acquisiscono competenze. Dopo un anno il percorso del singolo termina. Ogni sei mesi si apre la campagna di recruiting dei nuovi associati”, conclude Caporaso. Per tutte le altre informazioni e le attività della Jeaf consultare il sito jeaf.weebly.com.
