L’esame di Matematica? “Un trauma”

La matematica non è un’opinione, ma ad Economia fa parlare di sé. Materia d’insegnamento del primo anno (percorso Triennale), propedeutica a Statistica e Matematica Finanziaria, Matematica per l’Economia prevede lo studio di funzioni, limiti e derivate, integrali e algebra lineare. Argomenti che per essere affrontati richiedono una buona base di algebra elementare, geometria analitica, goniometria, equazioni, disequazioni e sistemi. Ma non tutti gli studenti giungono all’università con queste competenze e così iniziano le prime difficoltà. “Avevo frequentato la Ragioneria e non avevo mai affrontato l’Analisi Matematica in questo modo”, dice Claudio De Simone, studente di Economia e Management. Stessa situazione per i suoi colleghi Flavio Panella e Lidia Di Sarno: “Non avevo alcuna base di Matematica e ho incontrato diverse difficoltà”, spiega Flavio, mentre per Lidia “a volte le scuole superiori non ti permettono di avere le competenze per affrontare Matematica all’Università. Io ero molto preparata in Geometria ma mi è servita ben poco per l’esame”. Qualche problema l’ha avuto anche chi proveniva dal Liceo Scientifico, come Angela Feola, studentessa di Economia e Management. Per lei “affrontare questa materia è stato un vero e proprio trauma. Ancora oggi, se ci penso, ho un brutto ricordo”. Angela è riuscita a superare l’esame al primo appello anche se il voto non è stato brillantissimo: “Presi 23, nonostante fossi  molto preparata nella teoria”. Così non è andata ai suoi colleghi. “E’ l’unico esame che non ho superato al primo tentativo; l’unico 18 della mia carriera”, racconta Raffaella Di Caterino. Rosa, proprio a causa di questa disciplina, si trova al terzo anno fuori corso. “Ho sostenuto l’esame talmente tante volte che non le ricordo”, dice la studentessa che, dopo essere stata bocciata al primo appello (cinque anni fa), spese 300 euro in lezioni private senza riuscire comunque a superare l’esame. Da quel momento “decisi di abbandonare e di dedicarmi ad altri esami”. Rosa è riuscita a superare l’esame lo scorso febbraio con 18. Stesso destino per Vittorio, al secondo anno fuori corso, con cui Rosa ha preparato l’esame: “Dopo Matematica per l’Economia, superata a febbraio con 18, ho sostenuto Matematica Finanziaria a luglio. Mi manca ancora Statistica”. 
Tanti i partecipanti ad ogni sessione d’esame. Claudio, anche lui un 18 (al quinto tentativo), lega Matematica per l’Economia “all’aula più grande della Facoltà”. “Eravamo almeno 150 persone per ogni appello ed ogni volta circa il 90% dei ragazzi veniva bocciato”, dice Dario D’Amico.
Il problema, però, non sono solo gli argomenti trattati. I ragazzi attribuiscono l’insuccesso anche al metodo d’insegnamento. Talvolta i docenti “hanno delle pretese troppo grandi per noi” (Claudio) o “danno molte cose per scontate” (Rosa Ferrara). Il mancato superamento dell’esame, che è propedeutico, provoca, purtroppo, un rallentamento negli studi. Ilaria Cristillo, studentessa di Economia e Management, ha superato l’esame al secondo anno con 18: “Mi trovai in difficoltà perché non ebbi la possibilità di sostenere né la prova intercorso di Statistica né quella di Matematica Finanziaria”. Giuliano, terzo anno di Economia Aziendale, dopo due bocciature ha accettato il 18: “Ho preferito prendermi l’esame per non rimanere indietro”. Una materia che, come raccontano i ragazzi, è stata spesso oggetto di petizioni scritte e incontri tra rappresentanti degli studenti e Preside. Per Rosa “è un insegnamento paragonabile all’esame di Analisi ad Ingegneria”, mentre Rosa Ferrara non si spiega ancora “l’utilità che ha lo studio della Matematica in un corso di Economia”.
Barbara Leone
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