Le lettere anonime appaiono periodicamente all’Università L’Orientale, l’ultima è dei primi di ottobre. In genere, vi si denunciano sprechi economici nel campo dell’edilizia universitaria, della guardiania o, come nell’ultimo caso, ai primi di ottobre: un buco di bilancio di 5 milioni di euro, riscontrato “all’indomani della riunione dei revisori dei conti (settembre 2007)”, sprechi e sperperi in Convegni con annessi “soggiorni di professori e luculliani pranzi e buffet” che “arricchiscono solo una ristretta cerchia”. Il tutto ai danni del personale: “ritardando i pagamenti accessori al personale, rallentando le procedure di avanzamento orizzontale”. Polemiche a parte, anche ad Ateneapoli risulta un certo disamore da parte di molti del personale, anche di chi in questi anni ha dato molto e forse ricevuto poco. Polemiche dovute al mancato riconoscimento di mansioni, di premialità, ma anche ai futuri concorsi, per elevate professionalità e per dirigenti, inferiori di certo al numero degli aspiranti. Ma cosa rispondono ai piani di governo dell’Università L’Orientale? Nulla! Di ufficiale. Di ufficioso invece: l’Ateneo non ha tempo per rispondere alle lettere anonime e non è opportuno rispondere a chi si nasconde dietro l’anonimato; nonostante le macroscopiche inesattezze delle lettere anonime come sulla Guardiania armata: che se da un lato fa somigliare le sedi de L’Orientale a quelle delle banche, dall’altro assicurano la sicurezza, ma anche la salvaguardia di strutture e tecnologie (si veda il furto di 42 computer alla Facoltà di Sociologia, in pratica buona parte del parco macchine; ma anche i precedenti de L’Orientale alla sede di via Duomo).
Il Rettore Pasquale Ciriello, da noi contattato, risponde solo indirettamente. “La ripresa delle attività dopo l’estate ha visto L’Orientale impegnato in molte delle sue componenti in tre eccellenti convegni: quello sull’Orientalistica, con 450 persone presenti, numeri simili per il maxi convegno sull’Italianistica, chiuso dal ministro Nicolais che ci ha onorato della sua attenzione, e la laurea honoris causa a Bartolomeo I, una giornata con momenti alti di internazionalità, multiculturalità e confronto tra culture, alla presenza di importanti autorità politiche e religiose italiane e dell’Asia. Tutto questo si è potuto realizzare anche grazie alla collaborazione puntuale, e all’impegno diffuso, del nostro personale tecnico-amministrativo e dei funzionari dell’Amministrazione. In periodo di vacche magre, non potendo offrire altro, almeno riconosciamo meriti, se non medaglie”.
Laureati all’IBM. Sulla polemica scoppiata sulla mancata assunzione dei laureati all’IBM (scorso numero di Ateneapoli), Ciriello puntualizza: “l’agitazione di cui avete dato notizia è avvenuta proprio mentre le assunzioni avvenivano. E comunque, va precisato che già 30 nostri studenti sono stati assunti a tempo indeterminato, a 1.400 euro al mese per 14 mensilità. Assunti che diventeranno 85 entro marzo 2008. Mentre per i primi tre mesi di stage essi hanno ricevuto, come da accordi, un rimborso spese di 300-350 euro. Insomma, i patti sono stati rispettati”.
Il dott. Giuseppe Giunto. Il dirigente vicario, nonché capo della Ragioneria, dott. Giunto, da noi interpellato ad un incontro scientifico de “La Corte di Federico”, sollecitato più volte sull’ipotesi sprechi, risponde: “per i convegni basta guardare il bilancio de L’Orientale, che è in rete: sulla voce convegni l’importo è sempre lo stesso da anni: circa 25.000 euro. Con cui è notorio si può fare ben poco. Chi in realtà paga quasi tutto è l’esterno: sponsor istituzionali o privati. Almeno per le grandi manifestazioni”. E i buchi di bilancio? “È una balla. Non c’è, assolutamente, nessun buco. Essendo il capo della Ragioneria lo avrei riscontrato. E, ulteriore inesattezza, i revisori dei conti si sono riuniti il 5 ottobre e non a settembre” come si dice nella lettera anonima.
Sui convegni aggiunge: “forse spendiamo anche poco. E chi può dire che quelle lezioni magistrali, come con Bartolomeo I, non contribuiscano a potenziare l’offerta didattica? Io a quella conferenza c’ero. E ne sono rimasto entusiasta”.
Attacchi e critiche pretestuose, forse tendenti anche a colpire il direttore amministrativo, il dott. Claudio Borrelli, che di frequente si dice voglia andare in pensione? “Ma il dott. Borrelli è già in pensione – ribatte Giunto -. Però ha un contratto di natura privata che, come direttore amministrativo, lo lega all’ateneo fino al 2009”. E dopo? “Dopo dipenderà da lui, se vorrà continuare ad offrire le proprie competenze o meno. Mi pare però che sia in buona forma”. E sul dott. Catalano, già a capo della Ragioneria e di recente della Segreteria, pare in procinto di collocarsi presso altro ateneo, afferma: “so essere un qualificato funzionario e gli auguro le migliori fortune”.
(P.I.)
Il Rettore Pasquale Ciriello, da noi contattato, risponde solo indirettamente. “La ripresa delle attività dopo l’estate ha visto L’Orientale impegnato in molte delle sue componenti in tre eccellenti convegni: quello sull’Orientalistica, con 450 persone presenti, numeri simili per il maxi convegno sull’Italianistica, chiuso dal ministro Nicolais che ci ha onorato della sua attenzione, e la laurea honoris causa a Bartolomeo I, una giornata con momenti alti di internazionalità, multiculturalità e confronto tra culture, alla presenza di importanti autorità politiche e religiose italiane e dell’Asia. Tutto questo si è potuto realizzare anche grazie alla collaborazione puntuale, e all’impegno diffuso, del nostro personale tecnico-amministrativo e dei funzionari dell’Amministrazione. In periodo di vacche magre, non potendo offrire altro, almeno riconosciamo meriti, se non medaglie”.
Laureati all’IBM. Sulla polemica scoppiata sulla mancata assunzione dei laureati all’IBM (scorso numero di Ateneapoli), Ciriello puntualizza: “l’agitazione di cui avete dato notizia è avvenuta proprio mentre le assunzioni avvenivano. E comunque, va precisato che già 30 nostri studenti sono stati assunti a tempo indeterminato, a 1.400 euro al mese per 14 mensilità. Assunti che diventeranno 85 entro marzo 2008. Mentre per i primi tre mesi di stage essi hanno ricevuto, come da accordi, un rimborso spese di 300-350 euro. Insomma, i patti sono stati rispettati”.
Il dott. Giuseppe Giunto. Il dirigente vicario, nonché capo della Ragioneria, dott. Giunto, da noi interpellato ad un incontro scientifico de “La Corte di Federico”, sollecitato più volte sull’ipotesi sprechi, risponde: “per i convegni basta guardare il bilancio de L’Orientale, che è in rete: sulla voce convegni l’importo è sempre lo stesso da anni: circa 25.000 euro. Con cui è notorio si può fare ben poco. Chi in realtà paga quasi tutto è l’esterno: sponsor istituzionali o privati. Almeno per le grandi manifestazioni”. E i buchi di bilancio? “È una balla. Non c’è, assolutamente, nessun buco. Essendo il capo della Ragioneria lo avrei riscontrato. E, ulteriore inesattezza, i revisori dei conti si sono riuniti il 5 ottobre e non a settembre” come si dice nella lettera anonima.
Sui convegni aggiunge: “forse spendiamo anche poco. E chi può dire che quelle lezioni magistrali, come con Bartolomeo I, non contribuiscano a potenziare l’offerta didattica? Io a quella conferenza c’ero. E ne sono rimasto entusiasta”.
Attacchi e critiche pretestuose, forse tendenti anche a colpire il direttore amministrativo, il dott. Claudio Borrelli, che di frequente si dice voglia andare in pensione? “Ma il dott. Borrelli è già in pensione – ribatte Giunto -. Però ha un contratto di natura privata che, come direttore amministrativo, lo lega all’ateneo fino al 2009”. E dopo? “Dopo dipenderà da lui, se vorrà continuare ad offrire le proprie competenze o meno. Mi pare però che sia in buona forma”. E sul dott. Catalano, già a capo della Ragioneria e di recente della Segreteria, pare in procinto di collocarsi presso altro ateneo, afferma: “so essere un qualificato funzionario e gli auguro le migliori fortune”.
(P.I.)